Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Largo Porta Sant'Agostino, 228
- CAP:
- 41121
- Latitudine:
- 44.6484958
- Longitudine:
- 10.921702900000013
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Atrio monumentale d'ingresso; dopo il cancello, in una sorta di area sacra, parete destra, a sinistra dell'ingresso della farmacia.
- Data di collocazione:
- non nota
- Materiali (Generico):
- Bronzo
- Materiali (Dettaglio):
- Fusione di metallo con lettere a sbalzo cornice modanata, elegante. A destra sono presenti stemmi di Gorizia , Pola e Dalmazia intercalati da due gladi e dal fascio. A sinistra gli stemmi di Trento, Trieste e Fiume, intercalati da un elmetto e dal fascio. All’interno della lastra a seguito di alcune righe, come intercalare, sono presenti alcuni simboli come ornamento: rametti di alloro e ghiande, una baionetta, una pallottola, un elmetto.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Fondazione cassa di Risparmio di Modena
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Situato alle porte del centro storico di Modena, il complesso edilizio Sant'Agostino è un ex ospedale sorto nel 1753 per volontà del Duca d'Este Francesco III. É rimasto in funzione per oltre due secoli, sino al 2004, quando il personale e l'attività sanitaria sono stati trasferiti nel nuovo ospedale di Baggiovara. Tra il 2007 e il 2008 la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha acquisito l'intero complesso. In attesa della riqualificazione è utilizzato come sala espositiva.
Il Bollettino della Vittoria è il documento ufficiale con cui il generale Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la vittoria dell’Italia e la disfatta nemica nella prima guerra mondiale. Per il primo anniversario della fine vittoriosa della Grande Guerra furono organizzate commemorazioni in tutta Italia. Le celebrazioni prevedevano l’inaugurazione in quasi tutti i Municipi, in tutte le Caserme e in molte scuole, di targhe e lapidi recanti il Bollettino della Vittoria, il cui testo era stato realizzato con lettere in bronzo o in targhe in bronzo, ricavato dalle artiglierie catturate al nemico.
Per il primo anniversario della fine vittoriosa della Grande Guerra furono organizzate commemorazioni in tutta Italia. Le celebrazioni prevedevano l’inaugurazione in quasi tutti i Municipi e in tutte le Caserme, in molte scuole, di targhe e lapidi recanti il Bollettino della Vittoria, il cui testo era stato realizzato con lettere in bronzo o in targhe in bronzo, ricavato dalle artiglierie catturate al nemico.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12
Bollettino di guerra n. 1268
BOLLETTINO DELLA VITTORIA
4 NOVEMBRE 1918
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELLA VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE. L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA. »
DIAZ
PROP.ART.RISERVATA
MARIO NELLI CASA DI BENVENUTO CELLINI FIRENZE
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Lastra censita dagli studenti del Liceo Muratori San Carlo classe 4C durante l'Alternanza scuola lavoro presso ANMIG sez, di Modena, a.s. 2017-2018