199052 - Lapide ai Caduti di Valentano nella Grande Guerra

Lapide commemorativa dei Caduti di Valentano nella prima guerra mondiale. Fu collocata nella loggia del Palazzo Comunale di Valentano il 20 settembre 1919. La lapide marmorea riporta un elenco di 46 nomi, 3 aggiunti posteriormente, di soldati valentanesi periti nel corso del primo conflitto mondiale. Il totale delle vittime belliche del paese fu di 66 soldati: molti militi morirono a causa di malattie contratte al fronte ma non vennero inseriti nella pietra.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Cavour, 1
CAP:
01018
Latitudine:
42.5691439
Longitudine:
11.8183682

Informazioni

Luogo di collocazione:
Loggia del Palazzo Comunale
Data di collocazione:
20/09/1919
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lapide è realizzata in marmo: è assai probabile che l'Amministrazione comunale si sia rivolta al Laboratorio di Marmi e Pietre di Alfredo Maggini di Viterbo che negli stessi anni eseguì altri lavori per il Comune di Valentano
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
A poche settimane dal termine della "Grande Guerra" , il 30 novembre 1918, il Comune di Valentano decretò l'apposizione della targa dei Caduti nel conflitto da collocare nel porticato del Municipio. L'epigrafe presente nella lapide è opera di Fausto Salvatori (1870-1929) celebre autore del testo "Inno a Roma" con musica di Giacomo Puccini.
Il monumento, più semplice rispetto ad altri presenti nelle varie comunità della Tuscia, è tra i primi, in termini cronologici, ad essere realizzato dopo la fine della prima guerra mondiale. La lapide venne inaugurata con una una grande celebrazione pubblica il 20 settembre 1919.

Contenuti

Iscrizioni:
A GLORIA

DEI SOLDATI MORTI DI VALENTANO
EROICA IN OFFRIRE ALLA PATRIA
I GENEROSI FIGLI
CHE TINSERO DI VERMIGLIO IL TRICOLORE NOSTRO
FULGIDO NELLA QUARTA GUERRA DI LIBERAZIONE
D'ANIME E DI TERRE DALLO STRANIERO
E
AD AMMONIMENTO DEI VIVI
QUESTA PIETRA
MEN SALDA NELLA MEMORIA
DI COLORO CHE SONO DI COLORO SARANNO
IL COMUNE ITALICO
TENACISSIMO IN FEDE E VOLONTA DI VITTORIA
SCOLPÍ MURÓ FECE SACRA PIÚ CHE ARA VOTIVA

CADDERO PER LA PATRIA

Baldi Domenico CLASSE 1886
Bandiera Francesco 1896
Bandiera Nazzareno 1893
Battellocchi Angelo 1876
Biagini Domenico 1892
Borchio Cristoforo 1888
Cardarelli Sante 1884
Cardarelli Vincenzo 1899
Cionco Giuseppe 1895
Cionco Giustino 1890
Cesarini Cesare 1896
Codoni Andrea 1890
Del Signore Benedetto 1893
Faggiolani Ulisse 1894
Falaschi Giuseppe 1890
Flamini Salvatore 1884
Fratini Simone 1884
Grossi Carlo 1895
Guerrieri Angelo 1893
Lodolini Arcangelo 1885
Lottatori Giuseppe 1879
Madrigani Giusppe 1893
Marinetti Primo 1898
Marinetti Roberto 1893
Massetti Domenico 1893
Momi Lorenzo classe 1881
Moscini Amilcare 1897
Moscini Angelo 1883
Nicolai Pietro 1884
Onori Nazzareno 1885
Pensalfine Adorno 1880
Ranucci Antonio 1881
Ranucci Francesco 1889
Ranucci Italo 1896
Ricci Fermino 1883
Saraconi Domenico 1890
Scorzetti Giuseppe 1894
Venanzi Antonio 1894
Moretti Sante 1895
Petroselli Sante 1895

MORIRONO
IN PRIGIONIA DEL NEMICO

Biagini Basilio CLASSE 1897
Lottatori Paolo 1897
Navarra Angelo 1897
Parronchi Bernardini 1895
Santi Giovanni 1895
Biagini Brunone 1882

IL XX SETTEMBRE MCMXIX
ANNO 1° DELLA PIÚ GRANDE ITALIA
Simboli:
Nella parte superiore della lapide è ubicato lo stemma del Comune di Valentano: un albero di "ontano nodrito nella pianura" posto dentro ad uno scudo sormontato da una corona.
Nella parte inferiore è incisa, invece, la palma del martirio.
Il monumento è contornato da una cornice con bassorilievi rappresentati alloro e fasci littori, collocata nel maggio del 1937 e realizzata sempre da Alfredo Maggini di Viterbo.

Altro

Osservazioni personali:
Bibliografia
Bonafede Mancini, Valentano: la Guerra 1915-1918. “…Si sta colla morte alla bocca” in: Dal solco alla trincea. La Grande Guerra nel territorio del lago di Bolsena attraverso i suoi protagonisti. Sistema Bibliotecario Lago di Bolsena, 2017.

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