251509 - Lapide in memoria dei Caduti e Dispersi nella Grande Guerra di Pincara (RO)

Lapide in marmo in memoria dei Caduti e Dispersi nella Grande Guerra di Pincara affissa nel porticato del Municipio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Giacomo Matteotti, 287
CAP:
45020
Latitudine:
44.992945
Longitudine:
11.6113466

Informazioni

Luogo di collocazione:
Portico della Casa comunale
Data di collocazione:
6 Maggio 1923
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo bianco con iscrizioni incise e decorata con elementi in bronzo; le sue misure: larghezza 110 cm, altezza ai lati 181 cm, al centro 196 cm.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Dal 24 maggio 1915 al 4 novembre 1918, l'Italia combatté nella Prima Guerra Mondiale al fine di completare l'unificazione del territorio nazionale con i territori di Trento e Trieste.
Lungo il confine Nord Est vennero adunati soldati da tutta la nazione.
Osservando la lapide ed il cartoncino celebrativo dei reduci e combattenti si apprendono queste informazioni:
-Caduti iscritti al Monumento n° 38
-nominativi dei reduci tornati dal fronte n° 131
-totale dei “chiamati alle armi” n° 169 su una popolazione di 2.300 abitanti circa dell’epoca.
Il 7,5% della popolazione fu chiamata al fronte; il 23% dei soldati partiti da Pincara persero la vita.

Per ricordare i Caduti il 6 maggio 1923 fu inaugurata la lapide commemorativa applicata sulla facciata del municipio, poi collocata sotto il portico dopo l'incendio che distrusse l'edificio.

ATTRAVERSO LA RICERCA NEI REGISTRI DEI MORTI DELL'ARCHIVIO COMUNALE DAL 1915 AL 1922 SONO STATE TROVATE VARIE INFORMAZIONI SU QUASI TUTTI I CADUTI ISCRITTI SULLA LAPIDE(grado militare, età, data, luogo e motivo della morte, per alcuni il luogo di sepoltura) E DI INDIVIDUARE UN NOMINATIVO MANCANTE.

Cuccolo Celio mancato alla vita a 39 anni il 14 maggio 1920 a Pincara alle ore dieci nella sua abitazione.

Soldato Pavanello Paolo mancato alla vita a 19 anni il 7 febbraio 1916 ad Asti per malattia.

Soldato Chieregatto Giovanni mancato alla vita all’età di 21 anni il 2 agosto 1915 alle 21,30 presso l’ospedale da campo 24 per enterite, sepolto a Cormons - Gorizia (nel registro il cognome è Chieregato).

Soldato Sanità Italo mancato alla vita a 27 anni alle ore tre del pomeriggio il 5 dicembre 1915 all’ospedale militare di riserva di Milano per malattia.

Soldato Zannini Giovanni mancato alla vita a 34 anni il 23 maggio 1917 sul Carso per ferite riportate in combattimento.

Soldato Bariani Severino mancato alla vita a 20 anni alle ore dieci antimeridiane del 7 agosto 1916 a Mariano per ferite da schegge.

Soldato Rizzi Dante mancato alla vita a 37 anni il 25 ottobre 1918 presso l’ospedale 146 per malattia.

Caporale Ottoboni Dante mancato alla vita a 23 anni alle ore sedici e venti del 15 gennaio 1916 a Rodi per peritonite e lì sepolto.

Fogagnolo Giuseppe non sono stati trovate informazioni nei registri consultati.

Soldato Viaro Bonafede mancato alla vita all’età di 25 anni il 14 settembre 1916 sul lago di Doberdò (Gorizia) per scheggia di granata.

Soldato Mora Severo mancato alla vita all’età di 21 anni l’1 aprile 1916 presso l’ospedale da campo 125 per ferite al torace con lesione al midollo.

Soldato Bariani Giuseppe Enrico mancato alla vita a 29 anni alle ore otto e venti del 20 ottobre 1916 presso l’ospedale da campo 31 per ferite da schegge.

Caporale Ganzaroli Primo mancato alla vita a 28 anni alle ore tre e quindici minuti del 29 giugno 1917 a Lendinara per malattia.

Soldato Rizzi Gino mancato alla vita il 27 ottobre 1915 a 21 anni nell’ospedale da campo n° 11 per palla da fucile e sepolto a Quero.

Soldato Chiarion Ferruccio mancato alla vita a 20 anni alle ore sedici del 26 maggio 1917, sul Monte Santo (Slovenia) per ferite riportate in combattimento e lì sepolto.

Soldato Sportaro Giovanni mancato alla vita a 22 anni alle ore diciassette del 23 maggio 1917 a Lisert (Carso) per ferite riportate in combattimento.

Soldato Satin Feliciano Antonio, mancato alla vita a Chioggia il 24 giugno 1915 all’età di 27 anni per malattia.

Soldato Bellini Giustiliano mancato alla vita a 29 anni il 4 novembre 1917 a Vercelli per ferite riportate in combattimento.

Soldato Loato Rosmida mancato alla vita a 18 anni alle ore sedici del 23 dicembre 1917 nell’ospedale di Asti per ferite riportate in combattimento.

Soldato Maragno Lorenzo disperso dalle ore sedici del 16 giugno 1918 in combattimento, 18 anni (registrato nel 1922).

Caporale Andreasi Abele mancato alla vita a 32 anni il 15 dicembre 1915 ad Oslavia per ferite riportate in combattimento.

Chinaglia Pasquale non sono state trovate informazioni nei registri consultati.

Soldato Pizzo Eugenio mancato alla vita all’età di 18 anni il 26 novembre 1917 a Musile per ferite riportate in combattimento.

Caporal maggiore Trombini Primo mancato alla vita a 26 anni il 30 luglio 1918 sul Monte Cornone per ferite riportate in combattimento.

Soldato Veronesi Luigi mancato alla vita a 22 anni il 5 novembre 1918 ad Este (Padova) per malattia (nel registro il cognome riportato è Veronese).

Soldato Tromba Angelo mancato alla vita a 27 anni il 16 dicembre 1918 alle ore una e cinque presso l’ospedaletto 314 per malattia.

Soldato Salamon Edmondo è mancato alla vita a 27 anni il 21 aprile 1918 in prigionia per malattia.

Soldato Bellettato Armando mancato alla vita a 27 anni il 24 ottobre 1918 sul Monte Grappa per ferite riportate in combattimento.

Soldato Pezzolo Giuseppe mancato alla vita a 22 anni il 30 gennaio 1920, a Verona per malattia.

Soldato Navini Giuseppe mancato alla vita a 19 anni il 17 dicembre 1918 a Brescia per polmonite e sepolto a Chiari.

Soldato Ferrari Rizzieri è mancato alla vita all’età di 24 anni il 2 giugno 1918, in prigionia a Kleimunchen (Austria) per catarro intestinale.

Soldato Liboni Pietro è mancato alla vita a 20 anni il 23 febbraio 1918, per edema nel campo prigionieri di Miloviz (Milovice -Repubblica Ceca).

Caporale bersagliere Stroppa Roberto mancato alla vita a 28 anni il 20 novembre 1918 a Trieste per bronco polmonite.

Soldato Pirolo Amedeo mancato alla vita a 22 anni il 24 novembre 1918 a Trieste per bronco polmonite.

Sottotenente di complemento Marega Antonio disperso dal 29 agosto 1917 durante il combattimento del medio Isonzo, 23 anni.

Soldato Chieregato Pietro disperso dal 15 luglio 1918, sul fronte del Piave in Combattimento, 20 anni.

Soldato Pinotti Sante disperso sul monte Zebio dal combattimento del 6 luglio 1916, 19 anni.

Soldato Bolognese Ferruccio disperso sull’Altipiano di Asiago dal combattimento del 16 giugno 1916, 29 anni .

Cercando nei registri è stato trovato, anche se non presente sulla lapide:
soldato Bolognesi Ferdinando mancato alla vita a 22 anni il 18 febbraio 1918, in prigionia per malattia a Sigmundsherberg (Austria).

Contenuti

Iscrizioni:
PINCARA
NELLA PIETRA INCORRUTTIBILE
INCIDE DE’ SUOI EROI CADUTI I NOMI
SACRANDOLI DELLA PATRIA
“NOVELLI LARI”
CUCCOLO CELIO
PAVANELLO PAOLO
CHIEREGATTO GIOVANNI
SANITÀ ITALO
ZANNINI GIOVANNI
BARIANI SEVERINO
RIZZI DANTE
OTTOBONI DANTE
FOGAGNOLO GIUSEPPE
VIARO BONAFEDE
MORA SEVERO
BARIANI GIUSEPPE ENRICO
GANZAROLI PRIMO
RIZZI GINO
CHIARION FERRUCCIO
SPORTARO GIOVANNI
SATIN FELICIANO ANTONIO
BELLINI GIUSTILIANO
LOATO ROSMIDA
MARAGNO LORENZO
ANDREASI ABELE
CHINAGLIA PASQUALE
PIZZO EUGENIO
TROMBINI PRIMO
VERONESI LUIGI
TROMBA ANGELO
SALAMON EDMONDO
BELLETTATO ARMANDO
PEZZOLO GIUSEPPE
NAVINI GIUSEPPE
FERRARI RIZZIERI
LIBONI PIETRO
STROPPA ROBERTO
PIROLO AMEDEO
DISPERSI
MAREGA ANTONIO
CHIEREGATO PIETRO
PINOTTI SANTE
BOLOGNESE FERRUCCIO
Simboli:
Sulla lapide sono presenti i seguenti simboli in bronzo:
- stella simbolo dell’Italia e della luce perenne emanata dai Caduti
- aquila con le ali spiegate simbolo della vittoria
- corona di alloro attorno all’aquila simbolo di onore e sapienza
- lato sinistro 1915 anno di inizio del conflitto
- lato destro 1918 anno di conclusione
- il ramo di palma simbolo del martirio
- borchie floreali per il fissaggio alla parete
- la data di inaugurazione della lapide.

Altro

Osservazioni personali:
LAPIDI BIANCHE CON INCISE SCRITTE SCURE
RICORDANO NOMI SENZA VOLTO
DI SOLDATI CHE HANNO DATO LA VITA
PER UN NUOVO FUTURO.

IL LORO VOLTO ERA RIMASTO
NELLA MEMORIA DI MADRI, PADRI,
MOGLI E FIGLI,
FRATELLI E SORELLE
CHE PER LORO HANNO PIANTO.

PER RICORDARLI E’ STATA ISTITUITA LA GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE:
GIORNATA DI INCONTRO,
RIFLESSIONE
E SPERANZA

INCONTRO PER RICORDARE I LORO NOMI.
INCONTRO PER SENTIRCI LIBERI GRAZIE A LORO,
INCONTRO PER SENTIRCI UN UNICO POPOLO.

RIFLETTERE PER PROGETTARE IL FUTURO,
RIFLETTERE PER ESSERE PERSONE UMANE.
RIFLETTERE PER PENSARE A COME EVITARE I CONFLITTI.

RIFLETTERE
AFFINCHE’ NON CI SIANO PIU’ MADRI, PADRI, FRATELLI E SORELLE
CHE PIANGANO SOLDATI CADUTI SUL FRONTE.

SPERANZA
AFFINCHE’ NON CI SIANO LAPIDI,
SPERANZA
AFFINCHE’ LA PAROLA GUERRA SCOMPAIA NEL MONDO DI OGGI E DOMANI.

SPERANZA
AFFINCHE’ NESSUNO DEBBA LASCIARE LA PROPRIA CASA
PERHE’ NON SI SENTE AL SICURO.

QUESTE LAPIDI CI AFFIDANO UN RICORDO
UN RICORDO PER IL NOSTRO FUTURO
AFFINCHE’ DI GUERRA VENGA RACCONTATO
MA SOLO AL TEMPO PASSATO.

Pincara, 5 novembre 2023

Questa è la riflessione condivisa in occasione della commemorazione dei Caduti da parte degli alunni svolta nella piazza di Pincara in occasione della celebrazione del 4 Novembre

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