
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Largo delle Culture
- CAP:
- 20144
- Latitudine:
- 45.452219588153
- Longitudine:
- 9.1645971386404
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete in prossimità del luogo del loro assassinio, oggi intitolato Largo delle Culture.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- A.N.P.I. porta Genova
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Enrico Torchio
figlio di Giacomo, nacque a Firenze il giorno 11 luglio 1913, ed abitò a Milano in via Beatrice d'Este 40.
Umberto Retta
figlio di Umberto e di Maria Fusco, nacque a Sondrio il 13 settembre 1923, ed abitò a Milano in via Coni Zugna. 14.
Entrambi sfollati a Cabiate, in provincia di Como, fecero parte della divisione di Mariano Comense nella rete di spionaggio di Edgardo Sogno detta 'Organizzazione Franchi', in stretta collaborazione con l'Intelligence Service britannico.
La sera del 24 aprile 1945, giorno precedente alla Liberazione, i fascisti della 'Brigata nera Aldo Resega' avendoli riconosciuti, inseguirono l'auto su cui Enrico ed Umberto ritornavano a casa. Costretti a fermarsi in via Canova, il 25 aprile furono condotti all'ingresso della fabbrica C.G.E. e fucilati, allo scopo di intimidire gli operai in sciopero, ormai decisi ad resistere e reagire alle ultime vergognose azioni del regime.
Enrico aveva 30 anni ed Umberto ne aveva solo 20.
Enrico Torchio è sepolto nel sacrario di Piazza Sant'Ambrogio a Milano.
Umberto Retta è sepolto nel cimitero di Cabiate.
A Cabiate è stata a loro intitolata una via.
FONTI:
- A.N.P.I. porta Genova
- Stragi nazifasciste
- Comune di Cabiate
- A.N.P.I. porta Genova
Contenuti
- Iscrizioni:
DOPO MESI DI ASPRE BATTAGLIE
ALL'ALBA DELLA LIBERAZIONE
IL 25 APRILE 1945
QUI CADDERO
ENRICO TORCHIO UMBERTO RETTA
A RICORDO LE MAESTRANZE
DELLA C. G. E.
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Al di sotto della lapide resta un piccolo aggancio metallico per l'eventuale posa di una corona d'alloro, ma fortunatamente a questa lapide, le due corone di alloro vengono poste lateralmente. Oltre ad essere esteticamente una buona soluzione, questa scelta evita che le corone d'alloro vadano a coprire le lapidi, cosa che purtroppo accade a diverse altre opere alla memoria.