237588 - Lapide nella cripta di S. Restituta – Cagliari

La cripta di Santa Restituta è un ipogeo situato sotto l’omonima chiesa del XVII secolo nel quartiere di Stampace. All’interno una lastra, di pietra o materiale cementizio con dei simboli del periodo, ricorda l’utilizzo di questo antico luogo sacro come ricovero durante i bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale.

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Sant'Efisio, 18
CAP:
09124
Latitudine:
39.218969672478
Longitudine:
9.1128073515379

Informazioni

Luogo di collocazione:
Interno della cripta
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
lastra in pietra o materiale cemntizio
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La cripta di Santa Restituta situata nel cuore dell'antico quartiere di Stampace è in realtà una grotta naturale ampliata nel tempo con vari adattamenti architettonici la cui frequentazione è pressoché ininterrotta fino ai giorni nostri e si può fari risalire al periodo nuragico. E' consacrata a Santa Restituta tradizionalmente indicata come madre di Eusebio Vescovo di Vercelli che qui fu imprigionata e trovò il martirio. L'origine del culto tuttavia è da ricercarsi in ambito Nord-africano e sarebbe connesso ai martiri abitinesi, le cui reliquie giunsero in Sardegna nel V secolo.
In epoca precristiana la grotta fu utilizzata prima come deposito di merci, poi come luogo di sepoltura e infine come area sacra connessa al culto delle acque lustrali vista la presenza di due cisterne ancora in uso in età romana
Dell'epoca paleocristiana sono testimonianza varie epigrafi, che si conoscono nella trascrizione interpretativa degli autori seicenteschi, e l'edicola sacra del IV-V secolo che ospita l'arcaico simulacro marmoreo della Santa titolare, affine stilisticamente all'arte copta del V-VI secolo. Nel periodo bizantino alto-medioevale (VII-XI secolo) la grotta fu ampliata e adattata alle necessità di culto di una comunità monastica ortodossa fu anche affrescata, ma unico lacerto superstite di tale decorazione è una figura di San Giovanni Battista. Il sito restò abbandonato fino ai primi del seicento quando dopo i lavori di scavo alla ricerca delle reliquie dei "corpi santi" fu risistemato lo spazio interno secondo le norme controriformate e venne costruita la chiesa soprastante.
Ancora due secoli fa la grotta ospitò rituali di culto pagano di tipo fertilistico (connessi con la colonna) e taumaturgico (protezione dal vaiolo) e per impedirli intervenne l'autorità ecclesiastica.
Nel secolo scorso la cripta servì come rifugio antiaereo durante l'ultimo conflitto mondiale e venne poi abbandonata. E' stata di recente restaurata e restituita alla città.
Lateralmente è presente una targa risalente all'epoca fascista che ricorda l'utilizzo come ricovero durante i bombardamenti.

Contenuti

Iscrizioni:
QUESTA GROTTA GIÀ
CARCERE S. RESTITUITA
SERVÌ DA RICOVERO ANTIAEREO
NELLA GUERRA CONTRO GLI
ANGLO, RUSSI, AMERICANI
SECCHI GAETANO
CAGLIARI 13-12-1942 XXI
Simboli:
Nella parte superiore un fascio littorio, immediatamente sotto ancora un fascio, la scritta XXI e una svastica.

Altro

Osservazioni personali:
La cripta è liberamente visitabile negli orari di apertura.
Crediti fotografici: Simone Bifani

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