236664 - Lapidi ai Caduti partigiani e alla liberazione di Ciano d’Enza – Canossa (RE)

A memoria della liberazione di Ciano d’Enza avvenuta il 10 aprile 1945, e a ricordo dei Caduti partigiani, all’estremo margine sinistro di Piazza Matilde di Canossa, sotto ad un albero, sono state collocate due grandi lapidi marmoree incastellate in una struttura formata da tubolari di ferro. Di forma rettangolare, sono disposte in maniera tale che l’una sia perpendicolare all’altra. Quella più grande, parallela al muro laterale della piazza, è dedicata alla liberazione di Ciano d’Enza, posta nel XX Anniversario del fatto d’arme. L’epigrafe riporta incisi, inoltre, i nomi di 44 partigiani (suddivisi in quattro file da undici, elencati senza un apparente ordine) fucilati o caduti in questo territorio, essenzialmente ad opera del Lehrstab fur Bandenbekampfung e la data di posa. Sul margine superiore sinistro (rispetto a chi osserva) è collocata una piccola croce cristiana di metallo argentato. L’altra lapide è dedicata ai partigiani originari di Canossa caduti nella Resistenza. Sono 10 nominativi disposti in ordine alfabetico; per nove di essi è presente anche il nome di battaglia. Di ogni Caduto sono riportati gli estremi anagrafici. Sul margine sinistro, sono inseriti i relativi fotoritratti, impressi in ovali di ceramica. Sul margine superiore sinistro della lapide è presente una piccola croce cristiana di metallo argentato. Tutte le incisioni presenti su entrambe le lapidi sono state riempite con vernice di colore nero. A destra della lastra dedicata ai partigiani di Ciano d’Enza è stato piantato un paletto di metallo atto a sostenere un vaso portafiori verniciato con il tricolore nazionale. Completa la descrizione del sito la presenza di un pannello metallico facente parte dei “Sentieri partigiani – Appennino di Parma” (tappa n. 2), completamente scolorito e parzialmente leggibile. Questo itinerario è stato promosso dalla Regione Emilia-Romagna, da SOPRIP – g.a.l. leader Parma Piacenza (agenzia per lo sviluppo di queste due province), Provincia di Parma, Comunità montana Appennino Parma Est, Comunità montana delle Valli del Taro e del Ceno, in collaborazione dell’Isrec (Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea) di Parma.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Ciano d'Enza
Indirizzo:
Piazza Matilde di Canossa
CAP:
42026
Latitudine:
44.5937941
Longitudine:
10.4093269

Informazioni

Luogo di collocazione:
All'estremo margine sinistro della Piazza Matilde di Canossa dinanzi al numero civico 1.
Data di collocazione:
10 Aprile 1965
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per le due lapidi. Ceramica per i fotoritratti dei Caduti. Vernice di colore nero a riempimento dei caratteri di entrambe le epigrafi. Metallo per i tubolari di sostegno delle due lapidi, per il vaso portafiori, per il supporto di quest'ultimo e per il pannello facente parte dell'itinerario storico. Metallo argentato per le due croci cristiane.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Canossa
Notizie e contestualizzazione storica:
Ciano d'Enza fu l'ultima sede del Lehrstab fur Bandenbekampfung, unità addestrativa antipartigiana comandata dal capitano Volkmar Seifert ed alle dipendenze del 51° Gebirgs-Armeekorps. A partire dal 18 Ottobre 1944, data del suo insediamento in questa cittadina, fino alla fine del Marzo successivo, compì una serie di azioni che procurarono numerose vittime tra i partigiani reggiani e parmensi presenti nelle valli della zona. Se non caduti in combattimento, i resistenti catturati venivano torturati e poi fucilati, singolarmente o a gruppi, nei dintorni di Ciano d'Enza. Il 10 Aprile 1945, un'azione congiunta condotta dai partigiani della 144a Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”, della 285a Brigata Garibaldi S.A.P. “Montagna” e della 143a Brigata Garibaldi, contro il locale presidio nazista portò alla definitiva liberazione del territorio dalla presenza dell'occupante. In quest'attacco caddero i garibaldini Bruno Bocconi, Nando Mattioli ed Erminio Paietta.

• Arturo Barchi (“Giuseppe”), classe 1921, residente a Cavriago (Re). Partigiano appartenente al Distaccamento “Fratelli Rosselli” della 144a Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci” (all'epoca dei fatti ancora 26a bis Brigata Garibaldi). Nell'archivio dei Caduti partigiani presente nel sito dell'Istoreco (Ist. Storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Reggio Emilia) risulta caduto in combattimento a Monchio di Vedriano (Ciano d'Enza) il 2 Ottobre 1944. Guerrino Franzini nel suo libro “Storia della Resistenza reggiana” lo riporta come caduto in combattimento contro i tedeschi a Trinità il 3 Ottobre 1944.

• Alcide Beggi (“Battaglia”), classe 1926, residente a Vezzano sul Crostolo (Re). Partigiano appartenente al Distaccamento “Gaetano Bedeschi” della 26a Brigata Garibaldi “Enzo Bagnoli” (secondo Guerrino Franzini) o alla 76a Brigata garibaldi SAP “Angelo Zanti” (secondo Istoreco). Fucilato a Ciano d'Enza il 17 Dicembre 1944.

• Ido Beltrami (“Gianni”), nato il 24 Febbraio 1914, residente a Rubiera (Re). Commissario politico del Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Catturato dai nazifascisti il 17 Novembre 1944 a Legoreccio di Vetto (Re) e fucilato a Ciano d'Enza il 21 Novembre 1944. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani di Rubiera. Nella lapide del loculo la data di morte indicata è quella 21 Settembre 1944 (sic!).

• Sergio Celio Beretti (“Marco”), nato a Reggio Emilia il 13 Ottobre 1911. Partigiano della 143a Brigata Garibaldi “Aldo” (Divisione “Ottavio Ricci”). Nell'elenco dei Caduti partigiani rilevabile nel sito dell'Istoreco vi compare con il ruolo di Ispettore di Battaglione, mentre ho rilevato da altra fonte che risulterebbe comandante delle Squadre di Azione Patriottica (S.A.P.) di Bazzano Parmense (Neviano degli Arduini). Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945. Decorato di medaglia d'Argento al Valor Militare “alla Memoria”.

• Bruno Bocconi (“Fulmine”), nato a Vaestano di Palanzano (Pr) il 14 Luglio 1921, residente a Mezzano Inferiore (nel Comune parmense di Mezzani, ora Sorbolo Mezzani) operaio, già sergente nel Regio esercito. Militante nell'Azione cattolica, abbracciato il movimento partigiano divenne comandante del Distaccamento “Rodolfo Sambuchi”, II Battaglione “Guerriglieri della Montagna” della 143a bis Brigata Garibaldi “Franci” (Divisione “O. Ricci”). Nella banca dati del partigianato parmense, rilevabile nel sito dell'Isrec di Parma, risulta appartenere, invece, alla 143a Brigata Garibaldi “Aldo”. Caduto in combattimento contro il presidio tedesco di Ciano d'Enza il 10 Aprile 1945. Medaglia d'Oro al Valor Militare “alla memoria”.

• Aldo Bolzanetti (“Vento”), nato a Ciano d'Enza il 5 Agosto 1927. Partigiano appartenente alla 144a Brigata “A. Gramsci” (all'epoca dei fatti 26a bis Brigata Garibaldi), secondo Istoreco o al Distaccamento “Prampolini” della 143a Brigata Garibaldi “Aldo” come indicato dall'Isrec di Parma Caduto in combattimento a Madurera di Tizzano Val Parma il 24 Ottobre 1944.

• Domenico Bondi (“Fioravante”), nato a Morsiano di Villa Minozzo (Re) il 19 Settembre 1908, carabiniere. Partigiano già appartenente alla 26a Brigata Garibaldi “Enzo Bagnoli”, poi nell'Intendenza generale delle Divisioni partigiane reggiane. Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945. Decorato di medaglia d'Oro al Valor Militare “alla Memoria”.

• Walter Borelli (“Enos”), classe 1922, residente a Correggio (Re). Partigiano appartenente al Distaccamento “Gaetano Bedeschi” della 26a Brigata Garibaldi “E. Bagnoli”. Fucilato a Ciano d'Enza il 1° Novembre 1944. Gli è stato intitolato lo stadio di calcio di Correggio.

• Vittorio Borghi (“Porthos”), classe 1925, residente a Pratofontana (frazione di Reggio Emilia). Caposquadra nel Distaccamento “Fratelli Rosselli” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (all'epoca dei fatti ancora 26a bis Brigata Garibaldi). Caduto in combattimento contro i tedeschi a Trinità il 3 Ottobre 1944. Nell'archivio dei Caduti partigiani presente nel sito dell'Istoreco è indicato come caduto a Vedriano (Canossa) il 30 Ottobre 1944. Decorato con la medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Pratofontana.

• Giuseppe Bregni (“José”), classe 1914, residente a La Spezia. Vice comandante del Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Catturato dai nazifascisti il 17 Novembre 1944 a Legoreccio e fucilato a Ciano d'Enza il 17 Novembre 1944.

• Fausto Burani (“Pastis”), nato a San Polo d'Enza (Re) il 6 Luglio 1921. Partigiano appartenente alla 143a Brigata Garibaldi “Franci” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945.

• Luciano Casoli (“Falco”), classe 1920, residente a San Pellegrino, frazione di Reggio Emilia. Caposquadra nel Distaccamento “Camillo Prampolini” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 26a bis Brigata Garibaldi). Caduto in combattimento presso Ciano d'Enza il 17 Agosto 1944. A suo nome sarà intitolata la 145a Brigata Garibaldi.

• Bruno Cavandoli (“Moietta”), classe 1925, residente a Canossa. Partigiano appartenente alla 144a Brigata “A. Gramsci” (all'epoca dei fatti 26a bis Brigata Garibaldi). Annegato durante il guado dell'Enza, presso il mulino di Bazzano (Neviano degli Arduini) , il 6 Ottobre 1944 (secondo Istoreco) o lo stesso giorno, ma a Buvolo di Vetto (Re) secondo il sito dell'Anpi di Reggio Emilia.

• Pietro Cerati (“Pietro”), nato a Musiara di Tizzano Val Parma (Pr) il 4 Giugno 1921. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza il 14 Dicembre 1944.

• Giulio Conti (“Alto”), nato l'11 Aprile 1911, residente a Rubiera. Vice commissari politico del Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Catturato dai nazifascisti il 17 Novembre 1944 a Legoreccio e trucidato lo stesso giorno nei pressi di questa località. Secondo l'archivio dei Caduti partigiani presente nel sito dell'Istoreco è indicato con il ruolo di commissario politico. Dallo stesso si rileva che la morte sarebbe riconducibile al forzato trascinamento ad un cavallo al cui Conti era stato legato. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Rubiera. Nella lapide del loculo la data di morte riportata è quella del 2 Settembre 1944 (sic!).

• Pietro Copellini (“Tarzan”), classe 1926, residente a Canossa . Partigiano appartenente alla 284a Brigata Garibaldi S.A.P. “Montagna”. Deceduto in seguito allo scoppio di un ordigno esplosivo, a Casina (Re), il 4 Maggio 1945.

• Nello Cozzi (“Nello”), nato a Musiara di Tizzano Val Parma il 4 Novembre 1925. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato a Ciano d'Enza il 17 Dicembre 1944.

• Idris Faccini, nato a Copparo (Fe) il 2 Dicembre 1923. Partigiano caduto o fucilato a Ciano d'Enza il 1° Novembre 1944.

• Abele Fantini (“Pietranera”), nato a Gaida, frazione di Reggio Emilia, nel 1920 e qui residente. Partigiano appartenente al Distaccamento “Brenno Casini” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (all'epoca 32a Brigata Garibaldi). Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d'Enza il 25 Dicembre 1944, sebbene la data ufficiale lo indichi al 22 Dicembre precedente.

• Emidio Fantuzzi (“Emidio”), nato il 23 Luglio 1924 a Quattro Castella (Re). Partigiano appartenente alla 76a Brigata Garibaldi S.A.P. “Angelo Zanti”. Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza l'11 Novembre 1944.

• Dante Ficarelli (“Ciapaief”), nato il 1° Gennaio 1923, residente a Masone, frazione di Reggio Emilia. Vice comandante del Distaccamento “Fratelli Rosselli” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”. Caduto in combattimento sul Monte Tesa il 21 Marzo 1945 in uno scontro con soldati tedeschi. Nell'archivio del Caduti presente nel sito dell'Istoreco vi compare con il ruolo di caposquadra nella stessa Brigata e caduto il giorno 23 Marzo 1945.

• Pellegrino Fornaciari (“Abbo”), nato il 14 Aprile 1920 a Vezzano sul Crostolo, residente a Ciano d'Enza. Partigiano appartenente alla 144a Brigata “Antonio Gramsci” (all'epoca dei fatti 26a bis Brigata Garibaldi). Secondo il sito dell'Isrec di Parma avrebbe militato nella 143a Brigata Garibaldi “Aldo”. Caduto in combattimento a Madurera di Tizzano Val Parma il 24 Ottobre 1944.

• Alfredo Gabrielli (“Vabene”), classe 1921, residente a Vetto (Re), appartenente al Corpo della Polizia partigiana di Reggio Emilia. Ucciso presso Vedriano il 23 Febbraio 1945 in un agguato tesogli da soldati tedeschi.

• Gino Ganapini (“Leone”), classe 1926, da Monchio di Felina in Castelnovo ne' Monti (Re). Caposquadra nel Distaccamento “Pasquino Pigoni” della 26a Brigata Garibaldi “E. Bagnoli”. Catturato dai tedeschi l'8 Gennaio 1945 a Gatta di Castelnovo ne' Monti e fucilato a Ciano d'Enza il 26 Gennaio 1945.

• Ugo Gennari, nato a Terenzo (Pr), il 17 Ottobre 1918. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza il 12 Novembre 1944. Medaglia d'Argento al Valor Militare “alla Memoria”.

• Rolando Iotti (“Remo”), nato il 1° Maggio 1922, residente a Roncocesi, frazione di Reggio Emilia. Partigiano appartenente al Distaccamento “Fratelli Rosselli” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”. Caduto in combattimento sul Monte Tesa il 21 Marzo 1945 in uno scontro con soldati tedeschi. Sepolto nel Cimitero di Roncocesi.

• Ettore Magri (“Fieramosca”), nato a Calestano (Pr) il 18 Marzo 1920. Partigiano appartenente alla 12a Brigata Garibaldi “Fermo Ognibene” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato a Ciano d'Enza il 12 Novembre 1944.

• Nando Mattioli (“Stalin”), nato a Casina (Re) il 2 Luglio 1927. Partigiano appartenente al Distaccamento “R. Sambuchi”, II Battaglione “Guerriglieri della Montagna”, della 143a bis Brigata Garibaldi “Franci” (Divisione “O. Ricci”). Nella banca dati del partigianato parmense dell'Isrec di Parma risulta appartenere alla 143a Brigata Garibaldi “Aldo”. Ferito in combattimento durante l'attacco al presidio tedesco di Ciano d'Enza il 10 Aprile 1945 e deceduto lo stesso giorno a Lodrignano (Neviano degli Arduini). Medaglia d'Argento al Valor Militare “alla Memoria”.

• Adriano Melegari, nato a Villafranca Lunigiana (Ms) il 19 Agosto 1925. Partigiano appartenente alla II Brigata Julia (Divisione “Val Taro”). Caduto a Ciano d'Enza per causa imprecisata (in combattimento o fucilato) il 19 Dicembre 1944.

• Ulderico Miselli (“Rolando”), classe 1916, da Sesso, frazione di Reggio Emilia. Già sergente maggiore nel Regio esercito. Comandante del Distaccamento “Giovanni Amendola” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (all'epoca ancora 32a Brigata Garibaldi). Catturato dai tedeschi a Succiso di Ramiseto il 25 Novembre 1944 e fucilato a Ciano d'Enza il 27 Novembre 1944. Il padre Ferdinando e il fratello, anch'essi attivi nella Resistenza, saranno fucilati dai fascisti nei pressi dell'allora Cooperativa di Sesso il 20 Dicembre successivo. Riposa insieme ai sui congiunti nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Sesso.

• Renato Musi (“Walter”), classe 1920, residente a Ciano d'Enza. Vice-comandante di Battaglione nella 285a Brigata Garibaldi S.A.P. “Montagna”. Caduto a Ciano d'Enza il 20 Aprile 1945.

• Dante Notari (“Saetta”), classe 1920, residente a San Polo d'Enza (Re). Caposquadra nella 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (secondo Guerrino Franzini) o nella 77a Brigata Garibaldi SAP “F.lli Manfredi” (Istoreco). Caduto in combattimento contro i fascisti a Cerredolo dei Coppi (Canossa) il 7 Marzo 1945.

• Giuseppe Notari (“Meri” o “Merico”), classe 1926, residente a Busana (Re). Caposquadra appartenente al Distaccamento “Gaetano Bedeschi” della 26a Brigata Garibaldi “E. Bagnoli”. Ucciso da fuoco amico l'11 Marzo 1945 durante un attacco al presidio di Cervarezza (all'epoca frazione del Comune reggiano di Busana, ora in quello di Ventasso).

• Carlo Pignedoli (“Mitra”), nato il 10 Maggio 1922 a Felina di Castelnuovo ne' Monti . Caposquadra nel Distaccamento “P. Pigoni” della 26a Brigata Garibaldi “E. Bagnoli”. Catturato dai tedeschi l'8 Gennaio 1945 a Gatta di Castelnovo ne' Monti e fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Felina.

• Erminio Paietta, partigiano probabilmente appartenente al Distaccamento “R. Sambuchi”, II Battaglione “Guerriglieri della Montagna”, della 143a bis Brigata Garibaldi “Franci” (Divisione “O. Ricci”). Caduto in combattimento contro il presidio tedesco di Ciano d'Enza il 10 Aprile 1945.

• Andrea Pallai (“Demo” o “Alpino”), classe 1925, residente a Collagna (Re). Caposquadra nel Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Catturato dai nazifascisti il 17 Novembre 1944 a Legoreccio e fucilato lo stesso giorno a Ciano d'Enza.

• Giuseppe Pinotti (“Tito”), da Vigatto, frazione del Comune di Parma. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza il 12 Novembre 1944.

• Giovanni Possentini (“Nero”), classe 1924, residente a Ciano d'Enza. Caposquadra della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (all'epoca 32a Brigata Garibaldi). Fucilato dai fascisti a Parma il 30 Gennaio 1945.

• Nando Prandi (“Rameris”), nato il 15 Maggio 1927, residente a Masone (Reggio Emilia). Partigiano appartenente al Distaccamento “Fratelli Rosselli” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci”. Caduto in combattimento sul Monte Tesa il 21 Marzo 1945 in uno scontro con soldati tedeschi. Nell'archivio dei Caduti presente nel sito dell'Istoreco è indicato come caduto lo stesso giorno ma a Casina. Guerrino Franzini nel suo libro “Storia della Resistenza reggiana” lo indica con il nome di battesimo di Dante.

• Re Albino (“Carlos”), classe 1925, residente a Ciano d'Enza. Partigiano appartenente al Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Trucidato dai nazifascisti a Legoreccio il 17 Novembre 1944.

• Francesco Schianchi (“Biondo”), nato a Vigatto il 5 Maggio 1921, Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza il 12 Novembre 1944. Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla Memoria”.

• Eufemio Sensioni, nato a Vigatto il 4 Giugno 1914. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato dai tedeschi a Ciano d'Enza il 12 Novembre 1944. Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla Memoria”

• Aronne Simonini (“Capelli”), nato a Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia (Mo), il 10 Febbraio 1920, operaio. Comandante della Brigata Garibaldi S.A.P. “Aldo Casalgrandi” (II Divisione “Modena Pianura”). Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945. Decorato di medaglia d'Argento al Valor Militare “alla Memoria”.

• Aldo Soliani (“Aldo”), nato a Boretto (Re) il 22 Agosto 1922. Partigiano appartenente alla III Brigata Julia “Artoni” (Divisione “O. Ricci”). Fucilato a Ciano d'Enza il 17 Dicembre 1944.

• Angelo Luciano Tondelli (“Baracca”), nato a Collagna (ora inclusa nel Comune di Ventasso) il 24 Aprile 1924. Caposquadra nel Distaccamento “F.lli Cervi” della 144a Brigata Garibaldi “A. Gramsci” (allora 32a Brigata Garibaldi, VI Battaglione). Catturato dai nazifascisti il 17 Novembre 1944 a Legoreccio e fucilato a Ciano d'Enza il 19 Novembre 1944. Medaglia d'Oro al Valor Militare “alla Memoria”.

• Armando Tosi (“Randell”), nato a Ciano d'Enza il 15 Marzo 1924. Partigiano appartenente alla 6a Brigata Garibaldi “Nello”. Ucciso dai tedeschi lungo la strada per Campello, a Piana di Forno (nel Comune di Valstrona, Verbano-Cusio-Ossola) il 1° (secondo la relazione dell'allora parroco di Forno, don Giulio Zolla) o il 4 Ottobre 1944 (come nella lapide posta sul luogo della sua morte).

• Giorgio Trenti (“Giorgio”), nato a Castelvetro di Modena (Mo) nel 1925. Partigiano appartenente alla Brigata “Selvino Folloni” (Divisione Modena “Armando”). Fucilato al Prato della Fiera di Ciano d’Enza il 26 Gennaio 1945. Riposa nel Sacrario dei Caduti partigiani del Cimitero di Castelvetro di Modena.

Non ho reperito nessuna notizia per quanto riguarda Ostilio Di Forsolo, Domenico Cassinadri, Alberto Pini, Giacomo Gibertini e Francesco Pelagatti.

Principali fonti consultate:

1. Guerrino Franzini “Storia della Resistenza reggiana”, a cura dell'Anpi di Reggio Emilia, Tecnostampa, Reggio Emilia 1966

2. Massimo Storchi “Anche contro donne e bambini”. Stragi naziste e fasciste nella terra dei fratelli Cervi”, Imprimatur, Reggio Emilia 2016

3. Istoreco - Gli Albi della Memoria: (https://www.albimemoria-istoreco.re.it/)

4. Isrec Parma – Caduti della Resistenza parmense: (https://database.istitutostoricoparma.it/archivio/database/caduti-della-resistenza.html)

Contenuti

Iscrizioni:
Lapide dedicata alla liberazione di Ciano d'Enza e ai Caduti partigiani:

DA QUESTO LUOGO E DA CIANO IL 10 APRILE 1945 PARTIGIANI DI REGGIO E DI PARMA
CACCIARONO UN PRESIDIO TEDESCO MACCHIATOSI DI INFAMIE SENZA NOME
NEL VENTENNALE DEL FATTO D'ARME IL COMUNE E LA POPOLAZIONE POSERO A RICORDO
DI PARTIGIANI E CIVILI CADUTI A CIANO PER LA LIBERTA' DI TUTTI

BERETTI CELIO SERGIO
SIMONINI ARONNE
MELEGARI ADRIANO
SOLIANI ALDO
CERATI PIETRO
COZZI NELLO
DI FORSOLO OSTILIO
BURANI FAUSTO
CASSINADRI DOMENICO
NOTARI ICILIO
NOTARI GIUSEPPE

CONTI GIULIO
FANTUZZI EMIDIO
FACCINI IDRIS
BORELLI WALTER
BONDI DOMENICO
BEGGI ALCIDE
MAGRI ETTORE
SCHIANCHI FRANCESCO
BREGNI GIUSEPPE
BOCCONI BRUNO
PALLAI ANDREA

TONDELLI ANGELO
PINI ALBERTO
PIGNEDOLI CARLO
GENNARI UGO
SENSIONI EUFEMIO
BARCHI ARTURO
BORGHI VITTORIO
CASOLI LUCIANO
FANTINI ABELE
FICARELLI DANTE
IOTTI ROLANDO

MISELLI ULDERICO
GANAPINI GINO
MUSI RENATO
BELTRAMI IDO
NOTARI DANTE
GABRIELLI ALFREDO
PRANDI NANDO
TRENTI GIORGIO
PINOTTI GIUSEPPE
MATTIOLI NANDO
PAIETTA ERMINIO

10 APRILE 1965

Lapide dedicata ai Caduti partigiani originari di Ciano d'Enza:

CIANO AI SUOI CADUTI
PER LA LIBERTA'
E L'INDIPENDENZA NAZIONALE

BOLZANETTI RINO . VENTO .
1927 – 1944

CAVANDOLI BRUNO . MOIETTA .
1925 – 1944

COPELLINI PIETRO . TARZAN .
1928 – 1945

FORNACIARI PELLEGRINO . ABBO .
1920 – 1945

GIBERTINI GIACOMO . PORO .
1925 – 1946

MUSI RENATO . SAETTA .
1920 – 1945

PELAGATTI FRANCESCO
1914 – 1946

POSSENTINI GIOVANNI . NERO .
1924 – 1945

RE ALBINO . CARLOS .
1925 – 1945

TOSI ARMANDO . RANDELLI .
1924 – 1944

Pannello itinerario storico:

“Ciano fu un presidio tedesco che ebbe una fuzione strategica nelle operazioni di rastrellamento e di repressione
delle formazioni partigiane. L'importanza del paese era anche ben presente alla Missione Alleata. Dall'autunno
del 1944 divenne sede del Lehrstab fur Bandenbekampfung, il “Centro-scuola per la lotta alle bande”, che aveva
il compito di addestrare alla controguerriglia i quadri della 14a Armata tedesca. In realtà, questa unità effettuava
azioni di rappresaglia, arresti e fucilazioni. Era formata dai peggiori elementi delle varie armi dell'esercito tedesco e / divenne, in breve, responsabile di molti eccidi e rappresaglie in Emilia. Sfruttando la collaborazione di qualche fa- / scista e di alcune spie, il Centro inviava informazioni alla GNR di Reggio, oltre ad intervenire direttamente.
Il suo comandante, il capitano Seifert, venne ucciso il 20 dicembre '44 nei pressi di Vercallo dai partigiani della
26a Brigata Garibaldi. Furono così recuperati preziosi documenti del servizio informazioni tedesco che permisero di / smascherare alcune spie.
Qualche giorno dopo i tedeschi fucilarono, per rappresaglia, dodici ostaggi detenuti nelle carceri fasciste.
Ai primi di aprile '45 si decise l'attacco.
Fu una battaglia lunga che vide la partecipazione anche delle formazioni reggiane.”
Simboli:
Piccole croci cristiane di metallo argentato collocate sul margine superiore sinistro di entrambe le lapidi.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.5937941, 10.4093269

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