
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Al Santuario
- CAP:
- 26041
- Latitudine:
- 44.9914679
- Longitudine:
- 10.4306729
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Cimitero Monumentale di Casalmaggiore CR
- Data di collocazione:
- 1916-1918
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lapidi in marmo bianco
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il comune di Casalmaggiore, nel 2016 ha sposato in pieno l’idea del cavalier Claudio Mantovani della Federazione cremonese dell’Istituto del Nastro Azzurro, di progettare un restauro conservativo del monumento ai caduti della prima guerra mondiale nel cimitero di Casalmaggiore, realizzato dall’artista Aroldi negli anni ’20 ossia dopo il conflitto. Il cimitero di Casalmaggiore è sottoposto a vincolo artistico, per questo è stato un percorso difficile. Ultimato il restauro, alla cerimonia hanno partecipato anche i consoli generali a Milano di Austria e Ungheria, oltre a una delegazione nazionale della Croce Nera Austriaca. L’insegnamento di Casalmaggiore è stato proprio questo: essendo stato un conflitto mondiale, il ricordo non è andato soltanto verso i Caduti italiani, ma anche verso i “vicini di casa”, all’epoca visti come nemici. Per questo sono stati suonati, dopo l’inno di Mameli, anche gli inni nazionali di Austria e Ungheria. La scoperta del monumento e di quelle lapidi, che finalmente hanno trovato un nome e più dignità è stato un fatto importante. Otto giovani soldati stranieri sono sepolti nel cimitero di Casalmaggiore da almeno cento anni: la scoperta è stata fatta dall’Amministrazione comunale che, grazie ad una certosina ricerca da parte dall’ingegner Enrico Rossi e di alcuni volontari, ha potuto dare un nome a ciascuno di questi militari caduti certamente durante la Prima Guerra Mondiale del 1915-1918. Rimane il mistero su come abbiano potuto finire i loro giorni a Casalmaggiore essendo la linea di combattimento abbastanza lontana da questi luoghi. La considerazione è che la morte li possa avere colti mentre si trovavano rinchiusi nelle varie prigioni del Nord Italia, là dove erano stati suddivisi. Una delegazione austriaca ha fatto visita al Cimitero casalese ricevuta da un folta rappresentanza di varie associazioni combattentistiche oltre che da Carabinieri, Esercito e Polizia locale. La cerimonia ha vissuto momenti di elevato valore morale ed alto significato patriottico, specialmente quando il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha ricordato l’importanza della Unione Europea, il cui anticipato raggiungimento avrebbe sicuramente contribuito ad evitare la morte di quei giovani come di milioni di altri insieme a loro. Prima di scoprire la piccola lapide realizzata accanto al monumento costruito dall’artista casalese Aroldi in onore dei caduti del ’15-’18 aveva preso la parola il colonnello in congedo Friederich Schuster per ringraziare il Comune per essersi preso cura dei resti di quei soldati, garantendo che stessa sorte sarebbe stata riservata ai soldati italiani ritrovati nei cimiteri in Austria. A tradurre in simultanea questo intervento così come quello del sindaco Bongiovanni ha pensato Mario Eitcha (amico d’infanzia e concittadino di Alcide De Gasperi), commissario della Fondazione incontro Italia Austria per la pace. Attestati di riconoscenza e stima per l’attenzione dimostrata nei confronti dei soldati sepolti a Casalmaggiore sono stati attribuiti dalla delegazione straniera al sindaco Bongiovanni, al vicesindaco Giovanni Leoni e ad Enrico Rossi.
A quest’ultimo è stato anche affidato da Claudio Mantovani, tra i principali fautori dell’iniziativa, il labaro del Nastro Azzurro, l’Associazione istituita per le decorazioni al valor militare. Tra squilli di tromba e note del silenzio un ultimo sguardo è andato alle otto piccole lapidi bianche (solo una delle quali spezzata e ancora priva di nome), tutte allineate una di fianco all’altra ad accomunare otto soldati stranieri sepolti così lontano dalla loro patria, che almeno hanno ritrovato un nome dopo il certosino lavoro di restauro. Su una di quelle lapidi oltre al nome, una stella e la mezzaluna a distinguere la fede islamica di uno di loro.
Contenuti
- Iscrizioni:
- -JOSEPHUS FIALA /MILES LEGIONIS /AUSTRIACO-HUNGARICUS EXERCITUS /DIE XVI NOVEMBRES MCMXV MORTUUS EST/ PAX TIBI AETERNA
-MUHAREM IANIARAC /MILES AUSTRO-HUNGARICI EXERCITUS/DIE UNI DECEMBRIS MCMXV MORTUUS EST/ PAX TIBI AETERNA
-GERCTIY BACS MILES LEGIONIS AUSTRO-HUNGARICUS EXERCITUS/DIE XXV DICENBRI MCMXV/ MORTUUS EST /PAX TIBI AETERNA
-TITI LAJUS/EXERCITUS AUSTRO-HUNGARICUS/DIE XXIII JANOARII MCMXVI MORTUUS EST /PAX TIBI AETERNA
-BARICZ ISTVAN/MILES LEGIONIS XXXII C.E.I.R AUSTREACO -HUNGARIS/ DIE XIIIFEBRUARI MCMXVI/MORTUUS ES /PAX TIBI AETERNA
-RESCH MICHAIL /MILES LEGIONIS XLV /C.F.T.AUSTRIACO HUNGARICUS EXERCITUS/DIEXXV.....MXXI /MORTUUS ES /PAX TIBI AETERNA
-FORNAL KAROL /MILES LEGIONIS/C.E.T.R. AUSTRIACO HUNGARICI EXERCITUS/DIE III SEPTEMBER MCXVII /MORTUUS EST /PAX TIBI AETERNA
PURTROPPO LE ALTRE LAPIDI NON RIESCO A LEGGERLE PERCHE' ,NONOSTANTE IL RESTAURO, ADESSO, DOPO 10 ANNI I LICHENI LE HANNO RICOPERTE.
- Simboli:
- Sulle lapidi è incisa una croce.
Una stella e la mezzaluna su un'altra lapide a confermare la religione musulmana del militare.
Altro
- Osservazioni personali:
- In questi tempi di guerra ai nostri confini e guerre dimenticate, mette sempre una sottile tristezza vedere nomi di giovani ventenni morire per un pezzo di terra , pensare alla crudeltà, stupidità e inutilità della guerra. Tutti i giovani, di qualsiasi nazionalità, meritano di riposare in pace,