164762 - Lastra a Evandro Luzi – Sant’Ippolito

Lastra a perenne ricordo di Evandro Luzi, eroe di guerra. E’ stata posta a Sant’Ippolito in occasione del 75° anniversario dal gesto di eroismo compiuto il 24 febbraio 1945 a Dedelstorf, vicino al campo di concentramento di Unterluss. Luzi è stato uno dei 44 ufficiali Internati Militari Italiani che si offrirono volontari per salvare la vita di 21 ufficiali connazionali destinati alla fucilazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via del Mercato, 41
CAP:
61040
Latitudine:
43.685645
Longitudine:
12.870975

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete destra ex Palazzo Luzi
Data di collocazione:
24/02/2020
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
I 44 eroi di Unterlüss sono i protagonisti di un avvenimento storico avvenuto durante la seconda guerra mondiale, il 24 febbraio 1945 quando 44 ufficiali del Regio Esercito italiano, prigionieri dei tedeschi, si ribellarono alle imposizioni tedesche sostituendosi a 21 loro compagni scelti per la fucilazione.
L'episodio nacque dal rifiuto di 214 ufficiali del Regio Esercito che, presi prigionieri dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, si rifiutarono così come fecero altri 600.000 militari italiani di sottoscrivere l'adesione alla Repubblica Sociale Italiana o di far parte dell'esercito del Reich.
Classificati come Internati Militari Italiani o I.M.I. (per non riconoscere loro le garanzie della Convenzione di Ginevra),
furono impiegati coattivamente in lavori pesanti nei campi di concentramento tedeschi e polacchi.

Il 16 febbraio 1945, rinchiusi presso l'Oflag 83 di Wietzendorf, furono trasferiti nell'aeroporto di Dedelsdorf ormai in disuso per costruire quello che sarebbe dovuto essere un campo “civetta” su cui attirare i bombardamenti Alleati.
Gli ufficiali italiani si rifiutarono di lavorare per i tedeschi e dopo sei giorni consecutivi di rifiuto, nella mattina del 24 febbraio 1945 un ufficiale della Gestapo con un reparto di SS scelse 21 prigionieri a caso dal gruppo dei dissidenti per la fucilazione immediata; ma 44 ufficiali italiani si offrirono volontariamente al posto dei compagni.
Dopo alcune ore di consiglio i tedeschi, sorpresi e colpiti dal gesto eroico dei militari italiani, disposero il loro immediato trasferimento nel KZ-AEL di "rieducazione al lavoro" di Unterlüss, tra i più duri di tutta la Germania, dove furono sottoposti fino all'aprile successivo a lavori forzati, torture, trattamento di stenti.
Sei di loro morirono, tre di questi uccisi dalle botte dei sorveglianti, tra i quali il tenente Alberto Pepe di Teramo e il tenente Giuliano Nicolini di Stresa , amico fraterno di Evandro Luzi.
La liberazione dei 38 sopravvissuti avvenne il 9 aprile 1945. L'episodio è testimoniato sia da dichiarazioni rilasciate alla Croce Rossa Internazionale subito dopo la guerra, sia da cittadini tedeschi presenti nel campo, tra cui il signor Otto Wahl di Unterlüss, oltre che dai resoconti anche scritti dei sopravvissuti.
Con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri i 44 eroi di Unterlüss sono stati insigniti della Medaglia d'onore ai deportati e internati nei lager nazisti e di un encomio solenne (B.U. del Ministero della Difesa del 1949, disp. 6 pag. 1022).

Contenuti

Iscrizioni:
QUI NACQUE
EVANDRO LUZI
UNO DEI 44 EROI DI UNTERLÜSS
CHE OFFRIRONO LA VITA AL POSTO DI ALTRI 21 UFFICIALI IL 24.02.1945 A DEDELSTORF (D)
LA CITTADINANZA POSE IL 24.02.2020
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Notizia relativa alla cerimonia di inaugurazione all'indirizzo https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2020/02/24/santippolito-scoperta-la-pietra-della-memoria-nel-ricordo-di-evandro-luzi-eroe-di-guerra/
In occasione dell'inaugurazione della lapide, sono state promosse varie iniziative

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