90922 - Lastra a Giovi Quinto e Sassi Elidio – Lusana

Lastra commemorativa di forma rettangolare in marmo bianco, recante iscrizione incisa in ricordo del soldato Giovi Quinto, disperso nella campagnia di Russia, e del partigiano Sassi Elidio di Lusana, caduto nel 1944.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Lusana
Indirizzo:
Strada Provinciale 21
CAP:
54021
Latitudine:
44.289903260575045
Longitudine:
10.023305118083954

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete laterale della chiesa parrocchiale di Lusana
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco di Carrara
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il vescovo di Pontremoli Giovanni Sismondo si prodigò molto per alleviare le sofferenze della popolazione lunigianese. La sua opera emerse e acquistò particolare rilievo durante il periodo bellico, quando operò con vigore intervenendo ripetutamente contro i rastrellamenti e tutte le forme di violenza, salvò dalla morte moltissimi partigiani dando appoggio alla Resistenza. Fu due volte fatto prigioniero dai tedeschi; di lui si ricorda in particolare un episodio. Al tenente prussiano venuto ad arrestarlo ed ad annunciargli i prossimi borbardamenti a tappeto sulla Lunigiana, monsignor Sismondo disse: "voi non avete il diritto di infierire contro le popolazioni inermi, nessuna legge può giustificare la vostra violenza. Se volete del sangue prendete il mio".

Contenuti

Iscrizioni:
PERCHÉ LA PACE DI CRISTO
ARRIDA ALL'ITALIA
NELLA RUSSIA LONTANA
MORIVA PRIGIONIERO
GIOVI QUINTO
E MARTIRE DEL PATRIOTTISMO
VERSAVA IL SUO SANGUE
LO STUDENTE
SASSI ELIDIO
QUÌ LI RICORDA LUSANA
DOVE DUE ALTRE VITTIME
CADEVANO IN OLOCAUSTO
1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
E' da sottolineare come il sentimento religioso sia presente e di conforto in questi momenti drammatici per la popolazione che affida a Dio, nell'impotenza degli uomini di fermare tante e tali stragi, i loro cari morti nelle guerre. Tante lapidi e lastre commemorativi sono per questo poste nelle facciate delle chiese.

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