274638 - Lastra a ricordo di Carlo Ferretti – Milano

La lastra a ricordo di Carlo Ferretti, è in marmo fortemente rosato, quasi privo di venature, con le incisioni a caratteri capitali smaltati in nero. La elaborata ‘smussatura’ del perimetro aggrazia l’opera che è fissata alla parete mediante quattro chiodi metallici intestati con borchie piramidali.
La lastra è posizionata a circa 5 metri di altezza, circa 5 metri a destra del portone del palazzo dove egli abitò.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Stazione Centrale
Indirizzo:
via Ponte Seveso 19
CAP:
20125
Latitudine:
45.488959847332
Longitudine:
9.2041343235314

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna dello stabile dove abitò
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
A.N.P.I.
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Carlo Ferretti
    figlio di Gerolamo e Maria Triulzi, nacque il 30 maggio 1900 a Milano.
    Coniugatosi con Luigia Giacobbi abitarono in via Ponte Seveso 19 a Milano.
    Di idee socialiste fin da giovane, dopo lo scissione del PSI nel congresso di Livorno, aderì al PCI.

    Arrestato per la prima volta il 16 giugno 1927 con altri compagni della Associazione Proletari Escursionisti, rimase incarcerato a San Vittore fino al 17 agosto 1927, a disposizione del Tribunale Speciale.
    Dopo il rilascio riprese la sua attività clandestina di antifascista ed il 16 novembre 1943, a Castione della Presolana, fu nuovamente arrestato dai repubblichini e carabinieri a Castiglione della Presolana (provincia di Bergamo) che lo consegnarono alle S.S. che lo rinchiusero nel carcere di Clusone (provincia di Bergamo) per cinque mesi.

    Nell'Aprile del 1944 fu interrogato nel famigerato Hotel Regina di Milano per essere incarcerato il 5 aprile 1944 con matricola 1886 a San Vittore: vi rimase per due mesi, nei quali con altri prigionieri fu incaricato della ricerca delle bombe inesplose lungo gli snodi ferroviari di Lambrate (Milano).
    In questa fase avrebbe potuto fuggire con minimo rischio, ma rinunciò per evitare feroci rappresaglie dei tedeschi cadessero sui suoi compagni.

    Il 9 giugno 1944 fu deportato nel campo di Fossoli dove ritrovò molti compagni del. C.L.N. clandestino.
    Dopo lo smantellamento del campo di Fossoli fu traferito a Bolzano, da cove col trasporto 73 del 5 agosto 1944 fu deportato a Mauthausen dove giunse il 7 agosto 1944.
    Matricolato col numero 82357, al su arrivo dichiarò la professione di falegname.
    In seguito fu Trasferito al campo di sterminio di Gusen per fargli trovare la morte il 17 febbraio 1945, all'età di 44 anni.

    Oltre che da questa lastra, Carlo Ferretti è ricordato in:
  • una pietra d'inciampo allo stesso indirizzo;
  • ai Caduti per la Libertà, Loggia dei Mercanti (lastra 08) - Milano
  • ai Caduti per la Libertà (cippo E3 lastra 4) – Cimitero Maggiore – Milano
  • ai Caduti nei Lager in Germania (lastra C) – Cimitero Monumentale - Milano

    FONTI
  • A.N.P.I. scheda anagrafica
  • Progetto Pietredinciampo

    APPROFONDIMENTI
  • Pietredellamemoria: Hotel Regina - Lapide commemorativa
  • Pietredellamemoria: San Vittore – Lastra in memoria dei detenuti
  • Pietredellamemoria: Fossoli - cippo ai fucilati
  • Pietredellamemoria: Fossoli - sacrario ai Caduti
  • Pietredellamemoria: Fossoli - monumento ai Caduti
  • Wikipedia: Mauthausen-Gusen
  • ANED: i sottocampi di Gusen
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    IN QUESTA CASA
    CARLO FERRETTI
    PIONIERE DELLA LIBERTÁ
    VISSE LOTTANDO
    MORÍ IN TERRA TEDESCA
    RIVIVE NEL CUORE DEGLI ITALIANI
    MILANO 1900 - MAUTHAUSEN 1945


    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    A ricordo di Carlo Ferretti, nel 2022 fu posta una 'pietra d'inciampo' nel marciapiede di fronte al numero 19 di via Ponte Seveso.

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