218544 - Lastra a ricordo ospedale militare Grande Guerra nella Regia Accademia di Belle Arti – Firenze

All’ingresso del corridoio dei bassorilievi, accessibile dal primo cortile dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, sono apposte due lastre, una sulla parete destra e una su quella sinistra. La prima risale al 1936 e ricorda i nomi degli enti e delle persone che contribuirono al restauro della porzione dell’accademia rivolta verso via Cesare Battisti mentre la seconda ricorda come dal 1915 al 1919 questa istituzione si sia trasformata in ospedale militare che ha accolto circa 20.000 soldati e i nominativi del personale militare sanitario che perse la vita durante il conflitto, a cui venne attribuita la medaglia al valore militare, indicandone data, luogo e motivo del decesso.

NOTA: Per completezza si riporta anche il testo della lastra affissa nel 1936.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Bettino Ricasoli, 66
CAP:
50122
Latitudine:
43.77714374378
Longitudine:
11.259447030671

Informazioni

Luogo di collocazione:
Ingresso del corridoio dei bassorilievi
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Ganci di supporto in metallo e lastra in marmo bianco
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Accademia di Belle Arti di Firenze
Notizie e contestualizzazione storica:
L'accademia svolse un ruolo importante durante entrambe le guerre mondiali: durante la prima diventò un ospedale militare accogliendo circa 20mila soldati provenienti dal fronte e durante la seconda un luogo di riparo per antifascisti, fuggitivi e artisti e professori d’arte presenti a Firenze in quel periodo storico. Durante il bombardamento della città un pezzo delle rotaie del tram che attraversava il ponte alla Carraia fu scaraventato in una delle sue aule e, al momento liberazione, nel 1944, il tricolore con le tre corone al centro, che è il simbolo dell’istituzione e delle tre arti del disegno (architettura, pittura e scultura), fu posto a sventolare sull’edificio in via Bettino Ricasoli, dove ancora oggi è presente
(FONTE: Accademia di Belle Arti di Firenze - https://www.accademia.firenze.it/it/component/k2/342-eventi/l-accademia-nei-primi-50-anni-del-900?jjj=1659031666191&jjj=1659040768972)

L'aggettivo "barbari" inserito prima di "tedeschi", nella lastra a ricordo dell'ospedale militare, molto probabilmente, fu rimosso nel periodo fascista (1922 - 1943) e fu riapposto negli anni Quaranta del Novecento
(FONTE: Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Accademia_di_belle_arti_di_Firenze)

Contenuti

Iscrizioni:
(Lastra sulla parete destra)
LA R. ACCADEMIA DI BELLE ARTI
INCIDE IN QUESTO MARMO I NOMI
DI COLORO CHE CONTRIBUIRONO
ALLA RINNOVATA MAGNIFICENZA
DI QUESTO EDIFICIO

Fernanda Oietti
Principe sen. Piero Ginori Conti
Princ.sa Giuseppina di Soragna Gonzaga
Cassa di Risparmio di Firenze
Azienda Autonoma di Turismo
Giovanni e Ruby Roatta
Conte sen. Alessandro Contini Bonacossi
Comm. ing. Fortunato Pontello

4 nov. 1936

(lastra sulla parete sinistra)
In questo luogo sacro all'arte
dall'ottobre 1915 al febbraio 1919
durante la immane guerra mondiale
scatenata e mantenuta dai BARBARI TEDESCHI
a scopo di tirannico dominio
ebbero ospitale ricovero 20.000 soldati
Personale di servizio che ha perduto la vita per la patria
Dr ARNALDO BARSANTI - Lucca - S. ten. med. dei bombardieri
m. sul Carso il 1°.11.916 colpito da granata austriaca
premiato con medaglia al valor militare
prof. RODOLFO PANICHI - Pietrasanta - Magg. medico
direttore di sezione di sanità
m. a Firenze il 18.4.918 per malattia contratta al fronte
premiato con medaglia al valore
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
L'accademia, nella lastre della parete destra, viene indicata come "Regia Accademia di Bella Arti". Le date inserite nella parte terminale della lastra a ricordo dell'ospedale militare sono indicate senza l'"1" iniziale (916 e 918 al posto, rispettivamente, di 1916 e 1918).
La lastra è normalmente accessibile agli studenti e al personale dell'Accademia di Belle Arti, mentre per il pubblico esterno risulta visitabile solo in occasione di aperture straordinarie.

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