262066 - Lastra a Simonelli Pietro – Manoppello (PE)

Lastra posta sulla facciata della cappella di famiglia del cimitero comunale per ricordare il sergente maggiore Pietro Simonelli. Egli fu disperso nel Mar Egeo a causa dell’affondamento del piroscafo Oria su cui viaggiava come prigioniero dei tedeschi nella seconda guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Cappuccini
CAP:
65024
Latitudine:
42.250134264832
Longitudine:
14.063239906885

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parte vecchia del cimitero, cappella al termine del viale alberato vicino al muro di cinta di separazione dal nuovo cimitero.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo bianco venata di nero. Iscrizione in caratteri a rilievo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Pietro Simonelli nacque a Manoppello il 12 ottobre 1910. Durante la seconda guerra mondiale fu sergente maggiore nella sezione 41 del Servizio di sanità militare dell’Esercito Italiano. Fu fatto prigioniero in Grecia dai tedeschi. Fu disperso nel Mar Egeo l’11 febbraio 1944 nell’affondamento del piroscafo Oria che trasportava migliaia di prigionieri italiani verso i campi di concentramento in Germania.
Fonte: http://www.adamoli.org/giovanni/guerra/caduti/PAGE0075.HTM

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, i tedeschi catturarono in Grecia decine di migliaia di militari italiani che si rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana. I tedeschi decisero quindi il loro trasferimento via mare verso i campi di prigionia nazisti in Europa. Questi trasferimenti furono effettuati usando navi mercantili e stipando i prigionieri nelle stive oltre ogni limite. Diverse navi affondarono, per attacco delle forze alleate anglo-americane o per incidente, con la morte di circa 15.000 soldati. Il piroscafo da carico norvegese Oria, adibito al trasporto di carbone, fu tra le navi scelte per il trasporto dei prigionieri italiani. L'11 febbraio del 1944 partì da Rodi diretto al Pireo con a bordo 4046 militari italiani (43 ufficiali, 118 sottufficiali, 3885 soldati), 90 tedeschi e l'equipaggio. Nella notte, colto da una tempesta, l'Oria naufragò dopo essersi infranto contro l'isolotto di Patroclo, presso Capo Sunio. I soccorsi, ostacolati dalle pessime condizioni meteorolgiche e giunti il giorno seguente all'incidente, consentirono di salvare solo 37 italiani, 6 tedeschi, 1 greco, 5 uomini dell'equipaggio. Tutti gli altri persero la vita.

Contenuti

Iscrizioni:
SERG. MAG. PIETRO SIMONELLI
N. 12 10 1910 M. 11 2 1944
PER NAUFRAGIO NEL M. EGEO
Simboli:
Sulla lastra è posta la fotoceramica ovale del disperso in abiti civili.

Altro

Osservazioni personali:
Pietro Simonelli è anche ricordato nella pietra 192319 - Lastra ai Caduti nella seconda guerra mondiale – Manoppello.

I caduti della tragedia dell’Oria sono ricordati nella pietra 181374 - Monumento in memoria dei Caduti del piroscafo Oria a Patroklos – Grecia.

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