5954 - Lastra agli illustri recanatesi – Recanati

La lastra in marmo è stata apposta nel Loggiato del Palazzo Comunale il 23 aprile 2009, in occasione di un convegno celebrativo in memoria di 4 illustri recanatesi vissuti tra il 1800 e il 1900. Tra di loro compaiono le figure di Filippo Acciarini (1888- 1945) morto il 1 marzo 1945 a Mauthausen, dove era stato internato per la sua attività politica clandestina antifascista, e Nicola Badaloni (1854-1945).

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza G. Leopardi
CAP:
62019
Latitudine:
43.4038834
Longitudine:
13.5488882

Informazioni

Luogo di collocazione:
Loggiato del Palazzo Comunale
Data di collocazione:
23/04/2009
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Recanati
Notizie e contestualizzazione storica:
Filippo Acciarini nacque a Sellano (Pg) il 5 marzo 1888 da genitori recanatesi. Tornata la famiglia a Recanati, il giovane Filippo svolse in questa città gli studi medi e aderì giovanissimo al movimento socialista. Successivamente si trasferì a Roma, dove entrò come impiegato nelle Ferrovie di Stato, e quindi nel 1913 a Torino che diventò la sua città.
Nel 1921 Acciarini partecipò al Congresso socialista di Livorno e fu corrispondente e redattore dell' ”Avanti!” Licenziato dalle Ferrovie perché antifascista, nel 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale: il processo si concluse però con un'assoluzione per insufficienza di prove.
Nel 1940 Acciarini fu tra i socialisti piemontesi che - in collegamento con Nenni, Saragat e Buozzi, espatriati in Francia- iniziarono la difficile e pericolosa opera di ricostruzione del partito. Tre anni dopo, nell’agosto del 1943, entrò a far parte della Direzione Centrale del Partito socialista di unità proletaria e gli venne affidata la direzione dell' “Avanti!” clandestino. Nel marzo del 1944 fu tra gli organizzatori, a Torino, dello sciopero generale e, proprio in conseguenza di questa grande mobilitazione operaia contro i fascisti e gli occupanti tedeschi, fu arrestato.
Rinchiuso dapprima nel carcere di San Vittore a Milano, fu poi trasferito, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Fossoli. Venne quindi deportato a Mauthausen, dove morì il 1 marzo 1945, stroncato dagli stenti e dalle sevizie.
A Filippo Acciarini la città di Torino ha dedicato una delle prime “pietre d’inciampo” incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione dei deportati: si trova in via Carlo Alberto 22 e vi è stata posizionata il 10 gennaio 2015.
A Recanati la lastra è stata il primo e unico ricordo marmoreo in suo onore sino al 2014, quando a Filippo Acciarini è stato intitolato un piazzale a Recanati insieme alla inaugurazione di una formella in ceramica.

Contenuti

Iscrizioni:
Città di Recanati
IN MEMORIA
DEGLI ILLUSTRI RECANATESI

GIOVANNI FALLERONI (1837-1890)
NICOLA BADALONI (1854-1945)
FILIPPO ACCIARINI (1888-1945)
GIACOMO BRODOLINI (1920-1969)
FRANCO FOSCHI (1931-2007)

L’amministrazione Comunale
pose in occasione del Convegno celebrativo
tenutosi in Recanati
a perenne ricordo ad esempio
per le future generazioni
Recanati, 23 aprile 2009
Simboli:
Stemma del Comune di Recanati

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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