Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza G. Leopardi
- CAP:
- 62019
- Latitudine:
- 43.4038834
- Longitudine:
- 13.5488882
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Loggiato del Palazzo Comunale
- Data di collocazione:
- 23/04/2009
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Recanati
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Filippo Acciarini nacque a Sellano (Pg) il 5 marzo 1888 da genitori recanatesi. Tornata la famiglia a Recanati, il giovane Filippo svolse in questa città gli studi medi e aderì giovanissimo al movimento socialista. Successivamente si trasferì a Roma, dove entrò come impiegato nelle Ferrovie di Stato, e quindi nel 1913 a Torino che diventò la sua città.
Nel 1921 Acciarini partecipò al Congresso socialista di Livorno e fu corrispondente e redattore dell' ”Avanti!” Licenziato dalle Ferrovie perché antifascista, nel 1928 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale: il processo si concluse però con un'assoluzione per insufficienza di prove.
Nel 1940 Acciarini fu tra i socialisti piemontesi che - in collegamento con Nenni, Saragat e Buozzi, espatriati in Francia- iniziarono la difficile e pericolosa opera di ricostruzione del partito. Tre anni dopo, nell’agosto del 1943, entrò a far parte della Direzione Centrale del Partito socialista di unità proletaria e gli venne affidata la direzione dell' “Avanti!” clandestino. Nel marzo del 1944 fu tra gli organizzatori, a Torino, dello sciopero generale e, proprio in conseguenza di questa grande mobilitazione operaia contro i fascisti e gli occupanti tedeschi, fu arrestato.
Rinchiuso dapprima nel carcere di San Vittore a Milano, fu poi trasferito, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Fossoli. Venne quindi deportato a Mauthausen, dove morì il 1 marzo 1945, stroncato dagli stenti e dalle sevizie.
A Filippo Acciarini la città di Torino ha dedicato una delle prime “pietre d’inciampo” incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione dei deportati: si trova in via Carlo Alberto 22 e vi è stata posizionata il 10 gennaio 2015.
A Recanati la lastra è stata il primo e unico ricordo marmoreo in suo onore sino al 2014, quando a Filippo Acciarini è stato intitolato un piazzale a Recanati insieme alla inaugurazione di una formella in ceramica.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Città di Recanati
IN MEMORIA
DEGLI ILLUSTRI RECANATESI
GIOVANNI FALLERONI (1837-1890)
NICOLA BADALONI (1854-1945)
FILIPPO ACCIARINI (1888-1945)
GIACOMO BRODOLINI (1920-1969)
FRANCO FOSCHI (1931-2007)
L’amministrazione Comunale
pose in occasione del Convegno celebrativo
tenutosi in Recanati
a perenne ricordo ad esempio
per le future generazioni
Recanati, 23 aprile 2009
- Simboli:
- Stemma del Comune di Recanati
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita