
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Niccolò Paganini, 22
- CAP:
- 10154
- Latitudine:
- 45.085359
- Longitudine:
- 7.704646
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Atrio interno di un edificio scolastico
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in due placche rettangolari in marmo di colore chiaro con striature grigie e bruno-aranciate, giustapposte e incassate in un vano della parete. Iscrizioni incise.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- IPS J.B. Beccari
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il contesto storico-memoriale a cui va riferita la Pietra qui analizzata è quello della seconda guerra mondiale, a cui riportano le date di decesso dei quattro caduti ricordati (1942-1944).
Le ricerche effettuate sulle loro storie non hanno chiarito, per i primi tre (Aimone, Bianchi e Monaco), se si tratti di vittime delle persecuzioni razziali antisemite, di civili coinvolti in rastrellamenti nazifascisti o di caduti in battaglia. È stato possibile invece ricostruire la vicenda biografica dell'ultimo dei quattro, Giorgio Ravaz, studente torinese e giovane partigiano.
Figlio di Paolo Augusto Ravaz e Teresa Reviglio, era nato a Torino il 17 ottobre 1923 e aveva frequentato l'ITIS per tessili e chimici tintori dal 1939 al 1943; istituto che allora aveva sede in Via Niccolò Paganini 22, l'attuale sede dell'IPS Beccari. Per l'anno scolastico 1943/44 Giorgio Ravaz risulta iscritto al quarto anno.
Allora residente a Torino, il ragazzo venne chiamato alle armi, in forza all'8^ Regimento Autieri (Roma), il 16 gennaio 1943.
Disertando la chiamata dello Stato, dal 1° febbraio 1944, Giorgio Ravaz si arruolò tra le fila della resistenza partigiana. Entrò nella Banda Marmore (poi 101^ Brigata Autonoma Marmore), operante in Valtournanche (Valle d'Aosta), e assunse qualifica gerarchica partigiana di sottotenente già dal 15 agosto 1944.
Altrettanto presto però perse la vita: morì durante un rastrellamento a Chesod, in combattimento contro una truppa di nazifasciti proveniente da Promiod e Col Saint Pantaléon, il 23 ottobre del 1944.
A causa di una forte nevicata, avvenuta tra il 28 e il 29 ottobre 1944, solo il 12 aprile del 1945 la salma verrà ritrovata, recuperata e seppellita in Valtournanche.
La data di collocazione della lastra è sconosciuta, si presume che sia avvenuta su iniziativa dell'istituzione scolastica, ma non sono stati rinvenuti documenti in archivio.
Contenuti
- Iscrizioni:
- AIMONE ALBERTO 20/III/1918 - 22/VIII/1944
BIANCHI GIUSEPPE 28/I/1913 - 29/III/1942
MONACO SILVESTRO 5/IX/1912 - 3/XII/1944
GIORGIO RAVAZ 17/X/1923 - 23/X/1944
CADUTI PER LA PATRIA
- Simboli:
- Una croce latina, collocata al centro della parte superiore della lastra commemorativa.
Altro
- Osservazioni personali:
- La suddetta lastra è sempre stata presente all'ingresso della scuola (oggi I.P.S. J.B.Beccari), ma nessuno aveva mai intrapreso delle ricerche su di essa. Durante l'anno scolastico 2015/2016, ad alcuni studenti della scuola viene assegnato il compito di ricercare notizie sui personaggi ricordati dall'incisione memoriale.
Non è stato possibile rinvenire informazioni soddisfacenti su tutti e quattro i Caduti, ma le ricerche effettuate dai ragazzi hanno condotto alla sorprendente scoperta della storia di Giorgio Ravaz, ex studente del loro stesso edificio scolastico ma anche, al tempo stesso, partigiano. L'interesse a verificare le informazioni rinvenute sul web ha spinto la scuola ad approfondire le indagini e a contattare l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). La collaborazione tra le due istituzioni ha permesso la ricostruzione della vicenda biografica del partigiano Giorgio Ravaz.
Il monumento è conservato in ottime condizioni, al coperto e per tanto al riparo dagli agenti atmosferici.