Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Italia, 1
- CAP:
- 65100
- Latitudine:
- 42.464443
- Longitudine:
- 14.213594000000057
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Facciata del comune
- Data di collocazione:
- 25/04/1947
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in Marmo
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Pescara
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Renato Berardinucci nacque a Filadelfia nel 1921 da famiglia di emigrati italiani. Tornò in Italia nel 1939 e frequentò il liceo a Pescara. Dopo l'8 settembre 1943 entrò nelle file della resistenza abruzzese impegnandosi, grazie alla conoscenza della lingua, nell’aiutare i prigionieri anglo-americani fuggiti dai campi di concentramento. Arrestato dai tedeschi, fu condannato alla fucilazione insieme con altri partigiani prigionieri. Morì ad Arischia l’11 giugno 1944 e fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“A capo di una banda di partigiani ha strenuamente lottato contro le truppe tedesche finché catturato e messo al muro insieme ad altri compagni per essere passato per le armi non si dava per vinto, ma con un gesto di sublime follia, si scagliava armato soltanto della volontà e della fede contro il plotone di esecuzione. Col gesto disperato che gettava lo scompiglio nelle file dei carnefici, egli dava a se stesso la morte degli eroi, ai compagni la salvezza e la libertà.Cimitero di Arischia (L'Aquila), 11 giugno 1944.”
Vermondo Di Federico nacque a Piccianello (Pescara) nel 1924. Arruolato nell'11º Reggimento di Fanteria "Forlì", dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 tornò al paese d'origine e aderì alla banda partigiana creata dall'italo-americano Renato Berardinucci che operava nell'area vestina. Nel giugno del 1944, i partigiani guidati dal Berardinucci cercarono di raggiungere i Patrioti della Maiella, ma vennero consegnati da un delatore ai tedeschi che li fucilarono nel cimitero di Arischia. Morì l’11 giugno 1944 e fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“A capo di una banda di partigiani ha strenuamente lottato contro le truppe tedesche finché catturato e messo al muro insieme ad altri compagni per essere passato per le armi non si dava per vinto, ma con un gesto di sublime follia, si scagliava armato soltanto della volontà e della fede contro il plotone di esecuzione. Col gesto disperato che gettava lo scompiglio nelle file dei carnefici, egli dava a se stesso la morte degli eroi, ai compagni la salvezza e la libertà. Arischia (L'Aquila), 11 giugno 1944.”
I destini di Renato Berardinucci e Vermondo Di Federico ebbero gloriosa fine congiunta ad Arischia dove, insieme ad altri partigiani, furono condannati alla fucilazione. Quando i tedeschi ebbero allineati i condannati contro il muro del cimitero, poco prima della scarica del plotone di esecuzione, con uno sguardo di intesa Berardinucci e Di Federico decisero di tentare il tutto per tutto e come ricorda la motivazione della decorazione al valore, ''con un gesto di sublime follia, si scagliarono armati soltanto della loro volontà e della fede contro il plotone di esecuzione''. Un gesto disperato che non salvò loro la vita, ma che gettò scompiglio tra i militari tedeschi, e consentì la fuga di alcuni compagni. Per questo gesto vennero entrambi insigniti di Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Fonte : http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/
Contenuti
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- NELLA LOTTA CRUENTA PER RIDARTI O POPOLO QUELLA LIBERTA' CHE E' RETAGGIO E SOGNO D'OGNI VIVERE CIVILE CADDERO TRUCIDATI DALL'ULTIMA RABBIA DI UNA MORIBONDA TIRANNIDE
BERARDINUCCI RENATO MEDAGLIA D'ORO
DI FEDERICO GIUSEPPE / DI BERARDINO CARLO ALBERTO
FIORENZA GIUSEPPE / CAMPLONE ALFONSO
INNAMORATI FRANCESCO / DI COLA ANTONIO
NATALI ERMANNO / FILIPPINI ANGELO
OCCHIUZZI DELFO / MANCINI GIUSEPPE
TUCI MARCELLO / MARINANGELI ADRIANA
VERMONDO / MARTELLA FRANCESCO
DI FEDERICO MEDAGLIA D'ORO
SCORRANO CARMINE
1945 XXV APRILE 1947
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- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Gli aggiornamenti a completamento della scheda sono forniti dal dott. Giovanni Carlucci.
- alcuni riferimenti storici sulle 2 M.O. citate
- alcune foto per individuare la zona dove è posizionata