Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Vittorio Veneto, 2
- CAP:
- 61029
- Latitudine:
- 43.726255
- Longitudine:
- 12.636461
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Lato piazza, su facciata edificio
- Data di collocazione:
- 18/02/1945
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo sorretta da supporti in bronzo a forma di stella
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Urbino
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Alceo Bernardi classe 1925 il giorno 7/7/1944 in località fra Sant' Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro il Bernardi cadeva in combattimento durante un rastrellamento ad opera dei Nazi-Fascisti
Nel maggio 1944 nella villa di Ca’ Mangano si asserragliano diversi repubblichini capeggiati dal pesarese federale Gasperini. I partigiani della zona di "Battaglia" decidono immediatamente l’attacco. Noncuranti del pericolo gravissimo di combattere allo scoperto, assaltano la villa ben difesa, si arrampicano sulle inferriate delle finestre, ma una scarica di mitra sparata dallo stesso Gasperini uccide il partigiano Elso Ruggeri e ne ferisce gravemente un secondo. La popolazione rurale della zona insorge e accorre in aiuto. Recupera il partigiano morente, gli presta le prime cure e, dopo averlo tenuto nascosto a "Battaglia ", lo porta all’ospedale di Urbania dove viene curato e salvato e dove, con l’aiuto deciso del personale sanitario e col rischio della fucilazione del primario chirurgo, riesce a fuggire nonostante il picchetto dei tedeschi e dei repubblichini che minacciano inutilmente gravi rappresaglie
Ferdinando Salvalai ventiduenne di Urbino insieme all'amico Giannetto Dini di soli 17 anni, durante un’azione viene intercettato ed isolato da truppe nazi-fasciste. Dopo un lungo scontro a fuoco, solo dopo aver esaurito le munizioni i due giovani partigiani sono costretti ad arrendersi. Vengono condotti prima nelle carceri di Pesaro e poi da qui tradotti a Forlì. All’insaputa dei parenti vengono poi trasferiti a Massa Lombarda. Nonostante la loro giovanissima età, Salvalai e Dini vengono uccisi mediante fucilazione dai tedeschi presso il campo sportivo di Massa Lombarda, il 1° aprile 1944.
Oliano Tempesta classe 1923 rimase ucciso mentre stava facendo un'operazione di recupero materiale spedito dagli americani con altri partigiani della Va Brigata Garibaldi di Pesaro, distaccamento Picelli. Il suo mitra Sten non ben fissato alla cinghia cadde facendo partire un colpo che colpì al petto il Tempesta, soccorso e ricoverato poco dopo morì.
Gli altri partigiani sono morti in azioni di guerriglia.
Contenuti
- Iscrizioni:
- IN MEMORIA DEI PATRIOTI URBINATI
BERNARDI ALCEO
CANGINI SEVERINO
RUGGERI ELSO
SALVALAI FERDINANDO
TEMPESTA OLIANO
TIBONI FRANCESCO
CADUTI IN COMBATTIMENTO
DAL MARZO AL LUGLIO 1944
PER LA LIBERAZIONE DELLA PATRIA
URBINO 18-2-1945
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 06/02/2020