4216 - Lastra ai patrioti caduti nella guerra di Liberazione – Urbino

Lastra che commemora sei patrioti urbinati che hanno perso la vita in combattimento nel 1944, durante la guerra di Liberazione.

NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 06/02/2020

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Vittorio Veneto, 2
CAP:
61029
Latitudine:
43.726255
Longitudine:
12.636461

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato piazza, su facciata edificio
Data di collocazione:
18/02/1945
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo sorretta da supporti in bronzo a forma di stella
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Urbino
Notizie e contestualizzazione storica:
Alceo Bernardi classe 1925 il giorno 7/7/1944 in località fra Sant' Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro il Bernardi cadeva in combattimento durante un rastrellamento ad opera dei Nazi-Fascisti

Nel maggio 1944 nella villa di Ca’ Mangano si asserragliano diversi repubblichini capeggiati dal pesarese federale Gasperini. I partigiani della zona di "Battaglia" decidono immediatamente l’attacco. Noncuranti del pericolo gravissimo di combattere allo scoperto, assaltano la villa ben difesa, si arrampicano sulle inferriate delle finestre, ma una scarica di mitra sparata dallo stesso Gasperini uccide il partigiano Elso Ruggeri e ne ferisce gravemente un secondo. La popolazione rurale della zona insorge e accorre in aiuto. Recupera il partigiano morente, gli presta le prime cure e, dopo averlo tenuto nascosto a "Battaglia ", lo porta all’ospedale di Urbania dove viene curato e salvato e dove, con l’aiuto deciso del personale sanitario e col rischio della fucilazione del primario chirurgo, riesce a fuggire nonostante il picchetto dei tedeschi e dei repubblichini che minacciano inutilmente gravi rappresaglie

Ferdinando Salvalai ventiduenne di Urbino insieme all'amico Giannetto Dini di soli 17 anni, durante un’azione viene intercettato ed isolato da truppe nazi-fasciste. Dopo un lungo scontro a fuoco, solo dopo aver esaurito le munizioni i due giovani partigiani sono costretti ad arrendersi. Vengono condotti prima nelle carceri di Pesaro e poi da qui tradotti a Forlì. All’insaputa dei parenti vengono poi trasferiti a Massa Lombarda. Nonostante la loro giovanissima età, Salvalai e Dini vengono uccisi mediante fucilazione dai tedeschi presso il campo sportivo di Massa Lombarda, il 1° aprile 1944.

Oliano Tempesta classe 1923 rimase ucciso mentre stava facendo un'operazione di recupero materiale spedito dagli americani con altri partigiani della Va Brigata Garibaldi di Pesaro, distaccamento Picelli. Il suo mitra Sten non ben fissato alla cinghia cadde facendo partire un colpo che colpì al petto il Tempesta, soccorso e ricoverato poco dopo morì.

Gli altri partigiani sono morti in azioni di guerriglia.

Contenuti

Iscrizioni:
IN MEMORIA DEI PATRIOTI URBINATI

BERNARDI ALCEO
CANGINI SEVERINO
RUGGERI ELSO
SALVALAI FERDINANDO
TEMPESTA OLIANO
TIBONI FRANCESCO

CADUTI IN COMBATTIMENTO
DAL MARZO AL LUGLIO 1944
PER LA LIBERAZIONE DELLA PATRIA

URBINO 18-2-1945
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: scheda aggiornata in data 06/02/2020

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