Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Aldo Ferrari
- CAP:
- 19122
- Latitudine:
- 44.10955924689317
- Longitudine:
- 9.80802297592163
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Muro originale della Caserma, lato strada (viale A. Ferrari), parte interna che da sul parco.
- Data di collocazione:
- 14 marzo 1976
- Materiali (Generico):
- Altro
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in cemento con iscrizioni di colore rosso.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune della Spezia
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Verso la metà del XIX secolo fu costruita, nella zona nord occidentale della città, una caserma intitolata al Re Vittorio Emanuele II, ma conosciuta dagli spezzini semplicemente come il “il Ventunesimo”, in quanto sede del XXI Reggimento di Fanteria del Regio Esercito. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale il reggimento fu trasferito ad Asti e l’edificio rimase in gran parte inutilizzato. Dopo l’8 SETTEMBRE 1943 - data dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati Anglo-americani - divenne la sede delle cosiddette Brigate Nere, sorta di polizia fascista che, in collaborazione con i militari tedeschi, aveva il compito di effettuare rastrellamenti per arrestare antifascisti e sostenitori della Resistenza partigiana nella nostra zona. La caserma divenne il luogo più triste della città. Verso la fine della guerra la Caserma fu bombardata e semidistrutta; successivamente fu rasa al suolo dagli artificieri e restò a lungo uno spazio incolto, dove i ragazzi giocavano tra macerie e pozzanghere e dove talvolta sostavano i Circhi e i Luna Park. Alla fine degli anni ’50 l’area fu acquistata dal Comune e destinata alla costruzione di un complesso scolastico corredato da impianti sportivi. Il progetto fu affidato ad un famoso pedagogista, Andrea Visalberghi, e ad un noto architetto, Giovanni Romano.
Contenuti
- Iscrizioni:
- DENTRO QUESTE MURA
FINO ALL’ANNO QUARANTATRE
COLTIVARONO ONORE E DOVERE
I FANTI DEL VENTUNESIMO
DOPO IL TRAGICO OTTO SETTEMBRE
I BRIGATISTI DELLA VIOLENZA
FECERO DI CASERMA CARCERE
E FU IL DOLORE DI TANTA GENTE
LA TRAGEDIA DELL’INFERNO NAZISTA
LA TORTURA E LA MORTE
DI PATRIOTI ANTIFASCISTI
DENTRO QUESTE MURA RINATE A SCUOLA PER VOLONTÀ DEMOCRATICA
NEL NOME DELLA REPUBBLICA
VOTATA IL DUE GIUGNO DEL ‘46
DIVERRANNO CITTADINI
TANTI GIOVANI DELLA NUOVA ITALIA
CONSAPEVOLI CHE GRANDI LOTTE
SANGUE E PIANTO
INDICARONO LIBERTÀ E GIUSTIZIA
14 MARZO 1976
- Simboli:
- Non sono presenti simboli.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita