66220 - Lastra alla Liberazione di Poggibonsi

Lastra commemorativa di forma rettangolare posta in ricordo del 18 luglio 1944, giorno in cui Poggibonsi venne liberata dagli Alleati, i soldati marocchini al comando del generale Juin.

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza XVIII luglio
CAP:
53036
Latitudine:
43.469383463908606
Longitudine:
11.149671971797943

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde rialzata, sul muro
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Poggibonsi
Notizie e contestualizzazione storica:
Per liberare Poggibonsi ci fu una vera e propria battaglia tra Tedeschi da una parte e Alleati e Brigate partigiane dall'altro. La battaglia per la liberazione di Poggibonsi durò ben dieci giorni.
La popolazione di Poggibonsi era sfollata nelle campagne circostanti già a partire dai terribili bombardamenti iniziati nel dicembre 1943.
Nel luglio del 1944 il fronte si sposta nella zona senese. La divisione tedesca che difendeva Siena era la Fallschirm Jager-Division.
Già alla fine di giugno il territorio intorno a Poggibonsi fu minato dai tedeschi e il 30 di giugno venne fatto saltare il ponte ferroviario che collegava Colle a Poggibonsi.
Ai primi di luglio, mentre si avvicinavano i cannoneggiamenti francesi, i tedeschi effettuarono una serie di rastrellamenti in caccia di uomini per terminare i lavori della linea gotica. Gli uomini vennero concentrati all'Enopolio, molti di loro riuscirono a scappare grazie all'intercessione del parroco Fosco Mezzedimi. Altri furono deportati prima a Firenze, poi a Bologna e alcuni infine in Germania.
A partire dal 6 luglio i tedeschi fucilarono arbitrariamente per rappresaglia dei contadini sospettati di essere antifascisti.
Il 9 luglio un cannoneggiamento alleato colpì la basilica di San Lucchese che bruciò per due giorni (e con essa numerose opere d'arte).
A liberare Poggibonsi sarà il 4° Reggimento di Tiragliatori Marocchini agli ordini del capitano Alphonse Juin. Il 15 giugno i tedeschi si ritirarono lungo la strada Poggibonsi-Castellina in Chianti.
Il 14 luglio Siena era già stata liberata e vi fu una parata grandiosa per la liberazione. Nello stesso giorno i francesi erano entrati a Poggibonsi, ma due giorni dopo, venne captato da una radio tedesca l'ordine di riprendere Poggibonsi. Dopo due giorni di combattimenti, il 18 luglio i tedeschi si allontanarono definitivamente.
Molti furono i morti e feriti tra i civili durante la lunga battaglia per la liberazione di Poggibonsi. E non dobbiamo dimenticare che per molti il pericolo non finì con la liberazione: oltre vittime delle mine, ricordiamo le violenze delle truppe marocchine subite da numerose donne.
Anche la Piazza in cui si trovano le lastre commemorative prende il nome dal giorno della Liberazione di Poggibonsi. Interamente ricostruita nel dopoguerra, si trova vicino alla stazione, obiettivo dei bombardamenti alleati.

Contenuti

Iscrizioni:
POGGIBONSI
NELLA DATA DEL 18 LUGLIO 1944
RICORDA
LA FINE DEI SOFFERTI ORRORI DI GUERRA ESECRATA
ESALTA
NELLA RAPIDA RINASCITA DEL DILANIATO PAESE
IL PRODIGIO DELL'UMANO LAVORO
RIAFFERMA
LA DECISA VOLONTÀ
DI PACE
NELLA FRATELLANZA UNIVERSALE
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Si tratta di due lastre commemorative identiche. La prima è stata posizionata sul muro di un'abitazione privata; la seconda, in posizione più centrale rispetto alla piazza, su un muretto che circonda l'aiuola. Il basamento dove è collocata la lapide e il muretto sono rovinati da scritte.

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