73984 - Lapide ai partigiani caduti a Upega – Briga alta (CN)

Lapide in marmo a perenne ricordo di un combattimento e rastrellamento durante la Guerra di Liberazione avvenuto a Upega (Briga Alta) il 17 ottobre 1944. La lapide, circondata da una sottile cornice in pietra, è applicata al muro, in pietra e cemento, di un’edicola con tetto a due spioventi e reca una scritta con lettere a rilievo.

Staff Pietre: Pietra censita anche da I. C. S. Nazario Sauro – Primaria Castelvecchio – Imperia.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Upega
Indirizzo:
Via A. Lanteri
CAP:
18025
Latitudine:
44.128589302803
Longitudine:
7.725545603952014

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Ricorda gli eventi accaduti nell’ottobre del 1944 e 11 Caduti
A Upega si erano radunate le forze partigiane contro cui era iniziato un rastrellamento di oltre 5000 militari tedeschi, avevano portato lì anche i feriti per essere al sicuro avendo il Mongioie alle spalle: era la metà di ottobre del 1944 e i partigiani che erano arrivati a Upega dopo giorni di cammino, col freddo e la fame erano stremati: non sapevano che la spia che avevano tra loro aveva già segnalato la loro posizione ai nazisti che poterono così sorprenderli, uccidendo le sentinelle che non poterono dare l’allarme. Due comandanti Partigiani cercano di contrastare il più possibile l’avanzata, per permettere ai feriti di mettersi in salvo. Il Partigiano “Cion” Silvio Bonfante, che era ferito e che si ucciderà in quell’occasione. (era stato raggiunto dai genitori e dalla sorella; nel momento dell’assalto dei nazisti il medico De Marchi e altri cercano di metter al sicuro il ferito, ma cadono colpiti a morte mentre trasportano la sua barella. A questo punto il comandante Cion capisce che non c’è più speranza e chiede la pistola e, mentre la madre si buttava su di lui perché aveva intuito la sua intenzione, si uccide, sparandosi al cuore. I Partigiani hanno infinite perdite, di molti non si sa neppure dove caddero. I tedeschi devastano le case e rastrellano la zona: alcuni catturati verranno fucilati a Saorge, altri vagano senza cibo nei boschi, finché la colonna dei superstiti si mise in cammino per arrivare in Piemonte attraverso il Mongioie, con una epica e tragica avanzata nella notte, nella neve, nel freddo, con gli abiti stracciati senza alcuna protezione dal gelo, senza cibo alcuno).

Contenuti

Iscrizioni:
PARTIGIANI CADUTI A UPEGA
IL 17-X-1944

BONFANTE SILVIO MEDAGLIA D'ORO
DE MARCHI FRANCESCO MEDAGLIA D'ARGENTO
ACQUARONE LORENZO
AGNESE FRANCESCO
BORTOLOTTI GIANNINO
BRIGANTI LIBERO MEDAGLIA D'ARGENTO
GASPARI GIUSEPPE
GAZZELLI FRANCESCO
ITALIANO EMANUELE
MIAZZO ATTILIO
VASSALLO FRANCESCO
IGNOTO
IGNOTO

DIO ACCOGLI QUESTI ELETTI FIGLI
CHE CADDERO PER LA LIBERTA' D'ITALIA
E FA CHE IL LORO SANGUE NON SIA STATO
VERSATO INVANO
Simboli:
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Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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