Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale Brianza 1
- CAP:
- 20900
- Latitudine:
- 45.5934375
- Longitudine:
- 9.2716875
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Inizio viale Brianza sul muro della VIlla Reale
- Data di collocazione:
- 25 Aprile 2015
- Materiali (Generico):
- Marmo, Ottone
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo bianco inciso e borchie in ottone
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Monza
- Notizie e contestualizzazione storica:
- L'8 settembre 1943, in occasione dell'armistizio, Gianni Citterio, con i membri del "Fronte d'azione antifascista" e i rappresentanti dei partiti democratici, si rivolse alla cittadinanza dal balcone del Municipio, incitando i monzesi alla resistenza e alla lotta armata contro il fascismo e contro l'invasore tedesco. Pochi giorni dopo, il 12 settembre 1943, ebbe inizio l'occupazione nazista di Monza, le truppe della Wehrmacht entrarono in città e insediarono il comando presso il macello comunale (tra via Mentana e via Buonarroti). Seguì una capillare occupazione della città con la complicità dei comandi fascisti locali, l'insediamento del comando di piazza nella casa del Fascio, di un presidio militare presso San Fruttuoso e del comando operativo delle SS per tutta l'Italia settentrionale ovest nelle ville attorno la Villa Reale. Nel corso dell'occupazione, dall'aprile 1944, si distinse per brutalità e torture l'Ufficio politico investigativo, istituito dai fascisti repubblicani in dipendenza della Guardia Nazionale Repubblicana con compiti di investigazione e repressione dei reati politici, di cui uno dei tre distaccamenti aveva sede a Monza. La repressione antipartigiana, in collaborazione coi tedeschi, fu portata avanti con interrogatori violenti e torture sistematiche. Negli anni dell'occupazione in città si verificarono anche altre esecuzioni. La mattina del 25 aprile 1945, con la città ancora sotto occupazione nazista e con un'ingente presenza fascista, mentre le brigate partigiane calavano da tutta la Brianza, i membri del CLN monzese cercarono un incontro con il comando tedesco per evitare scontri sanguinosi e rappresaglie sulla popolazione. Tale colloquio segnò anche l'ultima presenza documentata del sergente delle SS Siegfried Werning, criminale di guerra che farà perdere le proprie tracce. L'incontro, senza che si raggiungesse un accordo di resa, comportò una "tregua d'armi" dettata dallo stallo a partire dalle ore zero del 25 aprile stesso, per cui i tedeschi non interferirono con gli eventi dell'Insurrezione, riuscendo così a limitare gli scontri armati avvenuti in città tra il 25 e il 26 aprile 1945, che registrarono però alcune vittime civili. Il 26 aprile si insediò il CLN in Municipio e venne nominato primo sindaco della Liberazione il socialista Enrico Farè, membro del CLN e già ultimo sindaco della città prima del Fascismo, che il 30 aprile nominò la giunta municipale.
Il 29 aprile 1945 fecero il loro ingresso in città i militari americani della 1ª divisione corazzata, prendendo contatto, grazie alla mediazione dell'arciprete di Monza monsignor Giovanni Rigamonti, con le SS ancora asserragliate nel loro quartier generale e imponendogli la resa. Il 30 aprile 1945 i tedeschi lasciarono quindi la città.
Al termine della guerra Monza contò ottantatré caduti per mano nazifascista tra partigiani e deportati, tra cui Gianni Citterio, decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria, a cui è stata dedicata la scuola elementare situata nel quartiere Triante.
Contenuti
- Iscrizioni:
- 70°ANNIVERSARIO DELLA
LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO
IN MEMORIA DEGLI OPPOSITORI
DEL REGIME NAZIFASCISTA
CHE FURONO TORTURATI E
GIUSTIZIATI IN QUESTO LUOGO,
SEDE DELLA GUARDIA NAZIONALE
REPUBBLICANA DURANTE
L’OCCUPAZIONE NAZIFASCISTA
LA CITTA' DI MONZA 25 APRILE 2015
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita