5697 - Lapide con Bollettino della Vittoria della Grande Guerra – Francavilla Fontana (BR)

Lapide in bronzo recante il testo del bollettino di guerra n. 1268, meglio noto come Bollettino della Vittoria del Gen. Diaz. Riporta il resoconto della battaglia tra l’Austria e l’Ungheria, a cui anche la città di Francavilla partecipò. Attualmente è priva della cornice originaria, anch’essa in bronzo. Al di sopra di essa è collocata una foto del generale Armando Diaz, colui il quale ha voluto che fosse presente questa stele all’interno delle Scuole Pie.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
via Francesco Crispi
CAP:
72021
Latitudine:
40.53256221776675
Longitudine:
17.57994940632932

Informazioni

Luogo di collocazione:
All'interno della Scuola Media Bilotta
Data di collocazione:
anni '20 - '30
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Scuola Media Bilotta
Notizie e contestualizzazione storica:
La lapide bronzea riporta il bollettino di guerra n. 1268, noto come Proclama della Vittoria, a firma del Maresciallo Supremo, Comandante d'Italia, Armando Diaz, che fu inviato a tutte le scuole del Regno. Dava contezza dello scontro del 24/10/1918 e della fine del lungo conflitto. La stele rettangolare contiene gli stemmi in bronzo di sei città: Trento, Trieste, Fiume, Gorizia, Pola, Dalmazia.
Risulta mancante la cornice, anch'essa di bronzo, della parte superiore, di tonalità però più scura, dove si dice era scolpito, in rilievo come gli stemmi delle città suddette, il fascio littorio che fu asportato alla fine della seconda guerra. Fu invece abrasato il fascio a basso rilievo lapideo che era impresso nell'ovaletto della torre campanaria sotto l'orologio della piazza, simbolo civile della città, come la Chiesa Matrice lo è di quello religioso. La seconda epigrafe, come collocazione muraria, è datata 2004; la terza, a seguire, è datata 1975, la quarta e ultima è del 2012.

Contenuti

Iscrizioni:
BOLL.NO DI GUERRA N. 1268
COMANDO SUPREMO, 4 NOVEMBRE 1918, ORE 12
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CZECO SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA.
LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELLA VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO, IL GENERALE DIAZ

MAIO NELLI, CASA DI BENVENUTO CELLINI-FIRENZE PROP.ART.RIS
Simboli:
Stemmi delle sei città elencate nel bollettino di guerra n. 1268: Fiume, Gorizia, Trento, Trieste, Pola, Dalmazia.

Altro

Osservazioni personali:
Grazie alla sua collocazione all'interno delle Scuola media Bilotta, può essere ammirata sia dagli studenti che dalla cittadinanza francavillese e non solo; rappresenta una chiara testimonianza della catastrofe avvenuta nel 1918.

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