199101 - Lastra del Bollettino della Vittoria – Ferrara

Grande lastra in marmo chiaro che riporta il testo del “Bollettino della Vittoria” firmato dal Generale Armando Diaz al termine delle prima guerra mondiale per annunciare la resa dell’Impero austro-ungarico e la vittoria dell’Italia.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza del Municipio
CAP:
44121
Latitudine:
44.835930675081
Longitudine:
11.619156215006

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete di sinistra del "Volto del Cavallo", il grande arco di ingresso alla Piazza del Municipio
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo chiaro con l’iscrizione realizzata con caratteri di bronzo a rilievo.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ferrara
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 3 novembre 1918 l’Austria firmò l’Armistizio di Villa Giusti che sarebbe entrato in vigore il giorno successivo. Alle ore 15 del 4 novembre sul fronte le armi cessarono di sparare e il comandante in capo del Regio Esercito Italiano, generale Armando Diaz, diede notizia della conclusione della prima guerra mondiale, firmando l’ultimo bollettino di guerra che sarebbe passato alla storia come il "Bollettino della Vittoria".
Dopo la fine della guerra in tutti i comuni d’Italia vennero affisse lastre e lapidi realizzate con materiali diversi ma tutte contenenti il testo del “Bollettino della vittoria”.
Armando Vittorio Diaz (Mercato San Severino, 5 dicembre 1861 – Roma, 29 febbraio 1928) durante la prima guerra mondiale fu il capo di Stato Maggiore del Regio Esercito che nell’autunno del 1918 guidò alla vittoria le truppe italiane.

Contenuti

Iscrizioni:
COMANDO SUPREMO
IV NOVEMBRE MCMXVIII

LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L’ALTA GUIDA DI
S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L’ESERCITO ITALIANO INFERIORE PER NUMERO
E PER MEZZI INIZIO’ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TE
NACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, E’ VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED
ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, 2
FRANCESI, UNA CZECO-SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73
DIVISIONI AUSTRO-UNGARICHE, E’ FINITA.
LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D’ARMATA SU TRENTO,
SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRA
VOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7° ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE
DELLA 1°, 6° E 4° HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE
AVVERSARIO.
DAL BRENTA AL TORRE L’IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12, DELLA 8, DELLA
10° ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIU’ INDIETRO
IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S. A. R. IL DUCA D’AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA
TESTA DELLA SUA INVITTA 3° ARMATA ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI
DA ESSA GIA’ GLORIOSAMENTE CONQUISTATE CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L’ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E’ ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE
GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL’INSEGUIMENTO
HA PERDUTO QUANTITA’ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI SORTA E PRESSO
CHE’ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI: HA LASCIATO FINORA NELLE
NOSTRE MANI CIRCA 300.000 PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E
NON MENO DI 5.000 CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU’ POTENTI ESERCITI DEL MONDO
RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE
CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
DIAZ
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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