Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Mario Cifola
- CAP:
- 63843
- Latitudine:
- 43.062227061123
- Longitudine:
- 13.586530609262
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sulla parete del palazzo all'angolo con la SP61
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in pietra con dedica incisa e verniciata.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Montottone
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il 15 giugno 1944 una colonna di tedeschi in ritirata si fermò in paese per un’azione dimostrativa che stroncasse l’attività partigiana locale. Infatti nei giorni precedenti si erano verificati una serie di episodi di guerriglia: il disarmo della caserma dei carabinieri; l’assalto a un automezzo tedesco recante a bordo un generale; la perquisizione e l’asportazione di documenti dalle case del fascio.
Tutti gli uomini del paese (circa 200) furono radunati nella piazza sotto il tiro di una mitragliatrice. I tedeschi volevano i responsabili di un azione partigiana accaduta il giorno precedente. L’ufficiale tedesco che guidava l’operazione di rastrellamento minacciò gli abitanti di Montottone che se non avessero dato delle informazioni rilevanti per la cattura dei partigiani, sarebbero stati tutti uccisi.
Nel frattempo furono catturati sei partigiani Leonida Palladino, Ottavio Sebastiani, Dante Sabbatini, Federico Storelli, Fernando Bozzi e Mario Cifola. Quest’ultimo tentò la fuga ma fu raggiunto e ammazzato dai tedeschi.
L'uccisione a freddo di Mario Cifola soddisfece la sete di vendetta dei nazifascisti per gli eventi verificatisi nei giorni precedenti attorno a Montottone, così che si astennero dall’infierire ulteriormente sulla popolazione locale. E’ stato quindi tramandato che Mario Cifola salvò con la sua tragica morte la vita delle duecento persone ammassate sulla piazza del paese per essere fucilate a titolo di rappresaglia.
Fonte: https://www.anpifermo.it
Contenuti
- Iscrizioni:
- QUESTA LAPIDE RICORDA
L’AGONIA DI 200 UOMINI
IL 15 GIUGNO 1944
DAI TEDESCHI IN FUGA
QUI RACCOLTI PER LA STRAGE
A CUI LI SOTTRASSERO
PRODIGIOSAMENTE
LACRIME E PREGHIERE
DI MADRI E DI SPOSE
ALLA VERGINE DELLE GRAZIE
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
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- Informazione non reperita