Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Pellegrini Plinio, 12
- CAP:
- 52036
- Latitudine:
- 43.66880413698
- Longitudine:
- 12.041795850002
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete del Municipio vicino all'arco.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra di marmo bianco con iscrizione incisa e verniciata.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Pieve Santo Stefano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nell’agosto del 1944 Pieve Santo Stefano subì la distruzione quasi completa del paese ma soprattutto sopportò innumerevoli vittime sia oggetto di efferate uccisioni, sia sotto i bombardamenti, sia a causa delle centinaia di mine dislocate dai nazisti che causarono oltre 120 vittime, di cui moltissime anche a lunga distanza dalla fine della guerra. Uno stillicidio di dolore causato dalle truppe naziste in ritirata. Pieve fu uno dei capisaldi della "linea Gotica" che, nelle intenzioni del generale Albert Kesserling - capo delle forze armate tedesche in Italia - avrebbe dovuto bloccare l'avanzata degli alleati verso nord. Il paese distrutto faceva parte del piano, ovvero fare "terra bruciata" del territorio: un enorme cumulo di macerie costellato da eccidi e atti efferati. A dimostrazione delle sofferenze patite dalla popolazione locale, nel 1957 il Comune di Pieve Santo Stefano fu insignito della "Croce di Guerra al Valor Militare" con la seguente motivazione: «Durante la guerra di liberazione sopportò, con la fiera tenacia della sua gente, persecuzioni, deportazioni ed intense offese aeree e terrestri che causarono numerose perdite tra la popolazione e gravi dolorose distruzioni. Tanto sacrificio, serenamente affrontato con indefettibile dedizione alla propria terra, contribuì ad esaltare e a rinsaldare la fede nei destini della Patria. Pieve Santo Stefano - Val Tiberina, luglio - agosto 1944.»
Contenuti
- Iscrizioni:
- CROCE DI GUERRA AL VALOR MILITARE
AL COMUNE DI PIEVE SANTO STEFANO
DURANTE LA GUERRA DI LIBERAZIONE SOPPORTÒ CON
LA FIERA TENACIA DELLA SUA GENTE PERSECUZIONI
DEPORTAZIONI ED INTENSE OFFESE AEREE E TERRESTRI
CHE CAUSARONO NUMEROSE PERDITE TRA LA POPOLAZIONE
E GRAVI DOLOROSE DISTRUZIONI.
TANTO SACRIFICIO SERENAMENTE AFFRONTATO CON IN-
DEFETTIBILE DEDIZIONE ALLA PROPRIA TERRA, CONTRIBUÌ
AD ESALTARE E A RINSALDARE LA FEDE NEI DESTINI
DELLA PATRIA.
VALTIBERINA LUGLIO AGOSTO 1944 (DECRETO PRESIDENZIALE 7-3-1957)
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- La lastra sembrerebbe inserita nella struttura della lapide fascista che ricordava l'applicazione di sanzioni economiche da parte della Società delle Nazioni quando l'Italia si accinse alla conquista dell'Etiopia. La lapide fu posta sui municipi di tutti i comuni italiani. Alla caduta del Regime fascista esse furono nella gran parte dei casi rimosse o riadattate nel testo.