3321 - Lastre a ricordo dei fucilati di Staffolo

Due lastre marmoree unite con supporti in bronzo ricordano il luogo e la fucilazione di otto civili di Staffolo avvenuta il 29 giugno 1944.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Porta Venezia
Indirizzo:
P.zza Giacomo Leopardi
CAP:
60039
Latitudine:
43.43372
Longitudine:
13.18602

Informazioni

Luogo di collocazione:
Pareti di Porta Venezia (mura cittadine)
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastre in marmo, sei staffe in bronzo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Staffolo
Notizie e contestualizzazione storica:
Le lastre ricordano le 8 vittime civili fucilate a Staffolo il 29 giugno del 1944. In seguito all'uccisione di un soldato delle SS, avvenuta il 24 giugno del 1994, ci fu una rappresaglia tedesca. Al Commissario prefettizio del paese, Kruger Berti, fu chiesto dal tenente delle SS incaricato di punire la cittadinanza, di consegnare immediatamente sette partigiani o sette comunisti da fucilare sul posto. Il Berti rispose che a Staffolo non c'erano né comunisti né partigiani, dal momento che tutti erano scappati temendo l'arrivo dei tedeschi. Non potendo così esaudire la loro richiesta, disse che poteva mettere a loro disposizione solo la sua persona e quella dei suoi familiari. Il tenente tedesco, stizzito, allora decise di giustiziare sette degli uomini civili che aveva catturato durante il viaggio verso Staffolo. Ad uno ad uno furono fatti scendere dal camion che li aveva trasportati, scaraventati sul piazzale e abbattuti da raffiche di mitra. Sul camion rimasero altre tre persone, che sul momento si illusero di essere salvi. Saranno invece fucilati la sera stessa nel retro del cimitero di Cingoli perché "Inutili zavorre". Prima di andarsene da Staffolo, i tedeschi diedero ordine di lasciare le vittime sul piazzale per 48 ore. Non appena però il convoglio si fu allontanato, il Commissario prefettizio decise di contravvenire agli ordini tedeschi e di dare immediata sepoltura alle vittime. Delle sette vittime, però, non si conoscevano né i nomi né la provenienza, dal momento che erano stati prelevati forzatamente dai militari tedeschi in luoghi sconosciuti alla cittadinanza di Staffolo. Nei giorni successivi il Berti effettuò accurate indagini e riuscì a scoprire che i sette fucilati provenivano dal campo di concentramento di Sforzacosta (MC). Grazie a questa segnalazione, si poterono contattare quattro famiglie delle vittime che, dopo dieci mesi, giunsero in paese per riesumare e riconoscere i loro cari. Per le altre vittime si dovettero aspettare altri mesi. Delle tre vittime di Cingoli, invece, solo una è stata a tutt'oggi identificata.
La lapide sottostante, che reca i nomi delle vittime, include anche Volpini Gino. Egli non morì il 29 giugno del '44 bensì il 5 maggio dello stesso anno; era stato catturato e condotto ammanettato a Staffolo perché era stato sorpreso a bordo di una motocicletta che gli era stata consegnata da Federico Camerucci, membro comunista in seno al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Staffolo. Una volta giunto in paese, l'uomo fu condotto davanti al Municipio e lì un militare delle SS lo uccise con un colpo alla nuca.

Contenuti

Iscrizioni:
(Lastra superiore)
IL 29 GIUGNO 1944/ SU QUESTO COLLE APRICO BARBARAMENTE TRUCIDATE/ OTTO VITTIME DELLA INSUPERATA/ RABBIA TEDESCA CADDERO/ INVANO IMPLORANTI SOTTO IL CIELO DI DIO/ LA LORO INNOCENZA/ PERCHE' MAI PIU' GLI UOMINI SIANO DIMENTICHI/ PERCHE' MAI PIU' INGANNATI NELLA STORIA/ VENGANO QUI SU QUESTO LUOGO ECCELSO/ A RICORDARE/ SOPRA OGNI COSA TERRENA AUSPICANDO/ ALLA REDENZIONE D'ITALIA/ NEL SANGUE PREZIOSO DI TANTE CREATURE/ ATROCEMENTE MARTIRIZZATE

(Lastra inferiore)
ALESCI ANTONIO NATO A BISACQUINO (PALERMO) IL 26-11-1920/ FARRONI FRANCESCO NATO A CERRETO D'ESI IL 4-7-1915/ GALLETTI NANDO NATO A VISSO L'8-10-1924/ MAGNANI DOMENICO NATO A STRADELLA (PAVIA) IL 26-7-1925/ PAPARONI CLETO NATO A TOLENTINO IL 20-5-1906/ VERDUCCI ALCESTE NATO A TOLENTINO IL 14-3-1905/ ZINI ANTEO NATO A PESARO L'11-3-1924/ VOLPINI GINO NATO A OSIMO IL 14-2-1924 (FUCILATO IL 5-5-1944)
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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