Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Duomo
- CAP:
- 15011
- Latitudine:
- 44.674195
- Longitudine:
- 8.470176
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sul muro della casa natale del partigiano.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastre in marmo
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il grande rastrellamento iniziò nel mese di novembre 1944. Erano due divisioni tedesche e vennero da ogni parte, distruggendo tutto ciò che incontravano, spargendo terrore e morte. Il comando partigiano inviò a tutti i distaccamenti l’ordine di nascondersi nelle grotte, nei rifugi, nelle gallerie, nei crepacci, dovunque ci fosse un riparo: era l’unica possibilità di scampare al gigantesco rastrellamento ad anello. Il 18 dicembre i comandanti partigiani decisero di portare in salvo a Volpara (un paesino di poche case situato su un’altura isolata, in provincia di Pavia) il reparto in cui si trovava Aureliano. La povera gente del villaggio aiutò i ragazzi come meglio poté, sfamandoli e offrendo loro ospitalità. Il parroco, don Felice, ne accolse una parte nel campanile, gli altri trovarono riparo dal freddo nel fieno di una cascina. Passarono alcuni giorni ed altri 20 partigiani (che erano riusciti a sfuggire al rastrellamento) giunsero a Volpara; sembrava davvero che i Tedeschi non avrebbero mai scoperto quel rifugio. Il 23 dicembre, nelle prime ore del pomeriggio, Aureliano entrò nella bottega del calzolaio per farsi riparare uno stivale. Mentre l’uomo lavorava in un angolo, il giovane si sedette accanto alla porta, lo Sten appoggiato al muro. Improvvisamente sentì un rumore di passi che salivano dalle prime case del paese; si alzò a guardare, appoggiando il viso al vetro della porta. Erano Tedeschi, che salivano allineati contro i muri! I compagni, su nella cascina, sarebbero stati colti di sorpresa! Afferrò lo Sten, aprì la porta e uscì nella neve. La sparatoria divampò fulminea. Aureliano cadde subito, le gambe stroncate da una raffica; un tedesco lo raggiunse e lo finì con un colpo di pistola. Messi in allarme dagli spari, tutti gli altri partigiani poterono salvarsi.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Acqui Terme Volpara
12 – 6 – 1928 23 – 12 – 1944
Aureliano Galeazzo
“Miscel”
M. d’oro al valor militare
Giovane studente abbandonava i banchi della scuola per divenire combattente della libertà.
Ferito, rifiutava ogni soccorso, spinto da giovanile entusiasmo.
Tornava al posto di combattimento conscio del sacrificio cui andava incontro, si scagliava da solo sparando con irruenza contro l’avversario per trattenerlo col suo epico impeto e dare l’allarme ai compagni dell’incombente pericolo. Cadeva crivellato di colpi, ma il suo olocausto salvò da sicura morte tutti i compagni che poterono sventare la sorpresa nemica.
Fulgido esempio di eroismo
sprezzo del pericolo
e sublime altruismo.
(sulla lastra in basso)
In questa casa è nato il partigiano Aureliano Galeazzo.
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita