Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazzale della Rosa, 10
- CAP:
- 41049
- Latitudine:
- 44.5422216
- Longitudine:
- 10.7806057
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- A destra nell’androne dell’ingresso principale al Palazzo, vicino alle lapidi dedicate al generale Ugo Ferrero, al tenente Ugo Stanzione e al soldato Ermes Malavasi.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Le due lastre sono realizzate in marmo bianco liscio con testo scolpito e verniciato.
- Stato di conservazione:
- Insufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dal 1930 il Palazzo Ducale di Sassuolo fu assegnato alla Reale Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena che vi svolgeva esercitazioni e Corsi di Accertamento per Allievi Ufficiali.
Tra i nomi elencati nelle lastre ci sono due M.O.V.M. :
COVA Giacinto, nato a Brisighella da Domenico e Linari Giovanna, Sottotenente dell’ 8° reggimento bersaglieri, fu insignito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione:
Comandante di un plotone di bersaglieri motociclisti, durante aspro combattimento, incitava i suoi dipendenti con spirito sereno, calma e sprezzo del pericolo ad opporre la più strenua resistenza all’avversario, che con crescente violenza di fuoco reiterava i suoi attacchi. Nella impari lotta seguitane, conscio della gravità della situazione, accorreva, instancabile animatore dei suoi uomini, ove la pressione nemica, sempre più intensa, mirava a travolgere i difensori. Accortosi che l’avversario sostenuto da carri armati, era riuscito ad annientare la resistenza del suo reparto, già decimato da gravissime perdite ed infieriva sui feriti, si lanciava, con eroico slancio e spirito di sacrificio, al contrattacco con i pochi superstiti. Nel corpo a corpo seguitone, sopraffatto dal numero e dai mezzi, cadeva fulminato, stringendo nella destra una bomba che stava per lanciare. Fedele al proponimento manifestato ai suoi bersaglieri, di non arretrare di un passo anche di fronte al più irruente attacco nemico, chiudeva nobilmente la vita dedita al culto del dovere e della Patria. Quota 186 Ridotta Capuzzo (Africa Settentrionale), 15 maggio 1941.
MASSA Sergio, nato a Faenza da Abramo e De Francisco Argia, Sottotenente del 4° reggimento bersaglieri, fu insignito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione
Comandante di plotone bersaglieri, in una vittoriosa azione offensiva arditamente si lanciava alla testa del reparto all’assalto di un munito caposaldo, e a colpi di bombe a mano costringeva il nemico alla fuga, consentendo alla propria compagnia di raggiungere e consolidare il possesso della posizione. Proseguendo nell’azione, con ardita manovra, riusciva ad aggirare e ad attaccare da tergo una quota, saldamente tenuta dall’avversario, catturando numerosi prigionieri e diverse armi automatiche. Non pago di aver raggiunto gli obiettivi assegnatigli e di aver respinti contrattacchi nemici, con slancio irresistibile ed indomito valore, guidava i dipendenti all’inseguimento dell’avversario, sotto intensa reazione di fuoco. Ferito mortalmente al petto, mentre per primo balzava su una postazione nemica, rimaneva al suo posto di combattimento prodigandosi ancora ad impartire ordini per assicurare la difesa da ulteriori contrattacchi, finché non veniva sostituito da altro ufficiale. Al colonnello che lo incoraggiava, si dichiarava soddisfatto di aver occupata la posizione, ed all’ospedale da campo, dove serenamente spirava, confermava la propria esultanza, dicendo: « Abbiamo vinto! Viva l’italia! ». Fulgido esempio di eroiche virtù militari e di ardente amore di Patria. Monte Kraster (Fronte iugoslavo), 7 aprile 1941.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Sulla lastra di sinistra :
GIA’ ALLIEVI
DEL CORSO DI ACCERTAMENTO
CADDERO DA PRODI
PER LA GRANDEZZA D’ ITALIA
AVENA EDOARDO
CASTAGNOLI CARLO
MORETTI LUIGI
COVA GIACINTO M.O.
LAMBERTO GIOVANNI
ZAMARIOLI ADELCHI
MARRESE GIUSEPPE
GRASSI ALFONSO
INVERNIZZI GIOVANNI
Sulla lastra di destra :
MASSA SERGIO M.O.
OPIPARI PAOLO
TONTI FRANCESCO
PAPARO TOMMASO
DE COLLE CORNELIO
OTTAVIANI ENRICO
POMPETTI SABATINO
QUARELLI ORESTE
DE LISI ALFREDO
MELO’ REMO
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Le lastre andrebbero restaurate per riporarle all'aspetto originale