141311 - Monumento a Luigi Rizzo – Messina

Il monumento all’ammiraglio Luigi Rizzo è situato all’ingresso dell’I.T.T.L. “Caio Duilio. Esso è formato da un piccolo basamento in marmo su cui si erge un cippo parallelepipedo sui quali prospetti sono incise le dediche. Tutto il cippo è protetto da lastre di vetro bullonate. Alla sommità è posizionato il busto dell’Ammiraglio Rizzo. Alla sinistra del monumento è situata un’ancora, simbolo della Marina Militare, mentre alle spalle di esso, sulla parete, è dipinta la bandiera della Regia Marina, sotto la quale è trascritto il motto dannunziano ed è dipinto un MAS.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Messina
Indirizzo:
Via G. La Farina 70
CAP:
98123
Latitudine:
38.1822431
Longitudine:
15.556489000000056

Informazioni

Luogo di collocazione:
Ingresso Istituto
Data di collocazione:
10/05/1956
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Busto in bronzo;
Basamento in marmo;
Rivestimento del basamento in vetro.
Ancora in metallo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Istituto Nautico "C.Duilio"
Notizie e contestualizzazione storica:
Nell'istituto nautico "Caio Duilio" Luigi Rizzo nel 1905, non ancora diciottenne, ottenne la licenza d’onore ovvero il diploma di aspirante al comando di navi mercantili.
Cimelio della nave Wien presente sul monumento
Il 18 novembre 2017, sulla scia della sconfitta di Caporetto, una squadriglia di cacciatorpediniere, composta da Audace, Abba, Ardente e Animoso batte, di buon mattino, le trincee austriache presso Revedoli con 600 colpi di cannone da 102mm. L'azione, che solleva l'entusiasmo delle truppe italiane e le ire dei generali asburgici, viene rinnovata il giorno dopo dai caccia Stocco, Orsini, Sirtori e Ardito, che tirano 100 colpi per pezzo contro le linee nemiche tra Revedoli e Caorle; il 20 novembre è il turno delle postazioni avversarie presso Grisolera.
La marina austro-ungarica, allo scopo di appoggiare dal mare l'avanzata del proprio Esercito, aveva trasferito a Trieste le corazzate Wien e Budapest. Queste navi da battaglia vengono danneggiate entrambe il 16 novembre, davanti a Cortellazzo, dal preciso tiro della batteria costiera da 152 mm comandata dal tenente di vascello Bruno Bordigioni; benché costrette a ritirarsi dal successivo intervento delle unità navali italiane, continuano comunque a rappresentare, a tutti gli effetti, una costante potenziale minaccia per il fronte a mare italiano sul Piave.
La notte fra il 9 e il 10 dicembre 1917 i MAS 9 (comandante il tenente di vascello Luigi Rizzo, ideatore sin dalla primavera di quell'impresa, lungamente studiata) e 13 (Capo timoniere 1^ cl. Andrea Ferrarini) salpano da Venezia, sotto la scorta delle torpediniere 9PN e 11PN. Dopo quasi due ore di duro e silenzioso taglio, a mano, dei cavi delle ostruzioni, i due MAS penetrano nel Vallone di Muggia, navigando lentamente e senza rumore sui motori elettrici. Dopo un'ultima ricognizione, destinata a confermare la mancanza di reti parasiluri nel bacino portuale, i MAS lanciano a distanza ravvicinata. Il Wien, colpito a centro nave, affonda in pochi minuti. La reazione avversaria non impedisce alle piccole siluranti di uscire da quel porto e di rientrare, indenni, alla base.
L'affondamento di questa corazzata è il primo grande successo italiano sul mare della Grande Guerra, conseguito dopo anni di sforzi tenaci. L'azione, ben pianificata, viene abilmente comunicata e valorizzata in modo da sottolineare l'inversione di tendenza della Nazione dopo quasi due mesi di crisi.
Ideatore e convinto sostenitore, sin dal 1915, della strategia della "battaglia in porto" è l'ammiraglio Paolo Thaon di Revel, Capo di Stato Maggiore della Marina nel 1915 e nuovamente nel 1917-1919, coadiuvato dall'ammiraglio Luigi Rizzo.

Contenuti

Iscrizioni:
Prospetto principale
SULLA PARETE:
MEMENTO AUDERE SEMPER
M.A.S.
Sotto il busto:
Cimelio della nave WIEN
LUIGI RIZZO
PROSPETTO LATERALE SINISTRO
SIA IL NOME DI LUI/
DUE VOLTE/
MEDAGLIA D'ORO/
CHE FAMOSO DIVENNE/
PER/
IMPRESE LEGGENDARIE/
A/
TRIESTE PREMUDA/
BUCCARI/
ESEMPIO FULGIDO/
ALLE/
GENERAZIONI VENTURE/
NELLE COMPETIZIONI/
CHE IL MARE ADDITA/
ALL'ITALIA
PROSPETTO LATERALE DESTRO
IN QUESTO ISTITUTO/
L'AMMIRAGLIO/
LUIGI RIZZO/
SI AMMAESTRO'/
NELLE DISCIPLINE/
DEL MARE/
E TRASSE INSEGNAMENTO/
DI AMOR DI PATRIA/

L'ASS.-ne NAZ-le/
MARINAI D'ITALIA/
GRUPPO DI MESSINA/
POSE/
MESSINA X - V - MCMLVI


Simboli:
Bandiera della Marina Militare Italiana circondata dal motto dannunziano che ricalca l'acronimo M.A.S., indicante il modello di imbarcazione da guerra, precisamente un motoscafo armato silurante. "Memento audere semper": ricorda di osare sempre,

Altro

Osservazioni personali:
Notizie storiche tratto dal sito della Difesa Italiana.

Gallery