4339 - Monumento a ricordo dell’eccidio di Soragna

Monumento eretto a perenne ricordo delle cinque vittime trucidate a Soragna nella notte tra il 17 e il 18 marzo 1945 dai nazifascisti.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada provinciale 11
CAP:
43019
Latitudine:
44.92816746178401
Longitudine:
10.12341521680355

Informazioni

Luogo di collocazione:
Antico muro esterno della rocca Meli-Lupi
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Laterizio, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il monumento è costruito nella sua semplicità dai fori lasciati dai proiettili sul muro di cinta della rocca Meli-Lupi. Al di sotto una lastra ricorda, attraverso le fotografie incorniciate ed i nomi, le cinque vittime qui trucidate della rappresaglia nazi-fascista; l'iscrizione ricorda i tragici eventi della notte fra il 17 e il 18 marzo 1945. Sul muro vi è una formella rappresentante i cinque caduti, firmata F.R.
Steli a terra in cemento, muro di cinta antico costruito in laterizio e formella in cotto.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Parma
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 14 marzo 1945, un gruppo di partigiani della 38ª Brigata Garibaldi mise in atto un tentativo, senza raggiungere lo scopo prefissato, di catturare alcuni fascisti dei dintorni di Soragna, con l'intenzione di utilizzarli come "contropartita di scambio", per la liberazione di alcuni partigiani reclusi nelle carceri di Parma. Nello scontro un militare delle Brigate Nere venne ucciso e altri tre riportarono delle ferite.
Venne allora decisa una rappresaglia, su disposizione del Comando Provinciale della XXVII Brigata Nera, da svolgersi a Soragna in viale Verdi, antistante il muro di cinta della Rocca dei principi Meli-Lupi.
Tra il 17 e il 18 marzo 1945, vennero prelevati cinque partigiani delle SAP, già reclusi nelle carceri di Parma, e tradotti nella località prestabilita per essere giustiziati mediante fuciliazione.
Il parroco di Soragna, Don Bruno Binini, la mattina del 19 marzo, ne raccolse i corpi riconsegnandoli ai familiari, nonostante la proibizione tedesca che, col bando Kesselring ne proibiva la rimozione per tre giorni e ne decretava l'esposizione pubblica come monito per la cittadinanza.

Contenuti

Iscrizioni:
Ferdinando - Rivara Ferdinando di anni 18 di Colorno
Renato- Cò Renato di anni 17 di Colorno
Emilio - Ferrari Emilio di anni 19 di Sorbolo
Walter - Silvestri Walter di anni 21 di Colorno
Aldo - Arbizzani Aldo di anni 42 di La Spezia

In questo luogo il giorno 18 marzo 1945
immolarono la loro giovane vita
fucilati per rappresaglia del nemico
In periodo di dura tirannide ardirono congiurare
e combattere per la libertà
Piombo omicida di bieche forze reazionarie
appoggiate dall' oppressore straniero
troncò il loro ardore e la loro esuberante vita
ma fece più alta e vibrante la confessione
della loro fede
Qui se ne esalta l' esempio
Di qui se ne tramanda nel tempo la memoria
monito ai nemici
conforto ai credenti della libertà
Simboli:
Sul muro vi è una formella rappresentante i cinque caduti,

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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