227151 - Monumento ai Caduti Civili della Guerra 1915-1918 – Portomaggiore (FE)

Il “Monumento ai Caduti Civili della Guerra 1915-1918” si trova all’interno del Parco Prati in Via Cavallini, a Portomaggiore (provincia di Ferrara), in posizione decentrata rispetto al parco stesso. Si compone di un basamento con due aiuole situate lungo i lati e di un obelisco in travi d’acciaio originariamente rivestite in vetro-cemento. Sulla faccia principale del basamento si apre una porticina chiusa da un cancelletto in ferro battuto, la quale si affaccia su un piccolo spazio vuoto.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Parco Prati, Via Carlo Cavallini
CAP:
44015
Latitudine:
44.699575589392
Longitudine:
11.804010968648

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parco Prati
Data di collocazione:
1954, in parte restaurato nel 1986
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il basamento è fatto di marmo nero-nuvolato. L'obelisco è in acciaio. Le lapidi sono in marmo bianco con scritte in bronzo.
L’obelisco occupa una superficie di mq 38 cioè m 7,30x5,30, pesa complessivamente t 18,00, ha una fondazione a platea in calcestruzzo di m 3,5x2,10, altezza m 0,25 armata. Il rivestimento esterno della base è fatto con lastre di marmo nero-nuvolato lucido di cm 3 di spessore. Il basamento sostiene l'obelisco, tutto in acciaio (originariamente era in vetro-cemento), il cui primo tronco è costituito da sei pilastri con travetti ogni 10 cm. I sei pilastri terminano a quota 5,80 con una cintura orizzontale che ne sorregge altri quattro del secondo tronco, sempre rafforzati da travetti, fino a terminare ad una quota di 9,85 m, con una seconda cintura terminale, formata da una piastra di ferro. La forma del monumento ricorda le origini portuali di Portomaggiore: l'obelisco sorge su di un piano verde, come i giunchi delle valli; ha zoccolatura in marmo nero-nuvolato, con corridoio di accesso alla porticina di entrata, ispira allo spalto di appoggio del faro; lo zoccolo è composto di carena, di onde e di timone; l'obelisco si innalza a circa 10 metri dal suolo, come una lanterna ad illuminare le menti, nel ricordare i propri caduti di guerra.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Portomaggiore
Notizie e contestualizzazione storica:
L'autore originario del Monumento è il Prof. Arch. Giulio Soriani, artista, architetto, scenografo e professore portuense. Tra i suoi progetti architettonici troviamo: il loggiato del cimitero di Portomaggiore, la facciata della Chiesa di Masi Torello, diverse case "littorie" nel territorio ferrarese e tombe gentilizie, mentre sono degli anni Cinquanta e Sessanta il Monumento ai Caduti a Portomaggiore, altri complessi civili realizzati a Ferrara e gli interni del cinema “Capitol” a Reggio Emilia.
Nel 1954 costituisce a Portomaggiore un “Comitato Cittadino per le Onoranze ai Caduti Civili per cause di guerra” che, dopo varie discussioni, sceglie un obelisco come monumento al ricordo.
Circa la posizione, il Comitato considera di prevederlo sull’asse della costruenda strada che unisce la via Cavallini alla via Marconi, nel tratto compreso fra la via Roma e la via Fiume, esattamente a metà fra le due strade, fra due strisce di verde, in modo che l’obelisco venisse a trovarsi nel centro di un pubblico giardino.
Nel Dicembre del 1955 per le onoranze ai Caduti civili di Guerra viene previsto di collocare nel Monumento Caduti di Guerra 1915-1918 tre lapidi con i nomi dei Caduti nella Guerra 1940-1945. Viene incaricato il Prof. Architetto Soriani che riesce ad elaborare un progetto veramente bello, armonioso rispetto al monumento, tanto così da poter disporre di tre lapidi, per eternare i nomi dei caduti dell’ultima guerra assieme alla precedente.
Si riporta di seguito la relazione di accompagnamento del progetto dell’Arch. Giulio Soriani con la descrizione del monumento: “Il monumento a Tutti i Caduti Civili affonda saldamente le sue basi nel profondo senso umano e nell’immenso materno amore della terra natale verso tutti i suoi figli di cui è consacrato il ricordo. Mossa ed ispirata da tali sentimenti Portomaggiore, ridente cittadina del Delta Padano, storicamente porto di approdo, del commercio delle valli, come ricorda lo stemma con il faro sul piccolo molo, darà ai suoi cittadini il segno tangibile simbolo di amore, di fratellanza, di concordia.
L’obelisco sorge su di un piano verde, come i giunchi delle valli; ha zoccolatura in marmo nero-nuvolato, con corridoio di accesso alla porticina entrata, ispirati allo spalto di appoggio del faro e ai simboli inerenti. Su questo zoccolo composto di carena, di onde e di timone svetta l’obelisco in vetro-cemento, che si innalza a 10 metri dal suolo, come una immane lanterna ad illuminare le menti”.
Nel 1957 il Prof. Giulio Soriani scrive al Sindaco di Portomaggiore per denunciare lo stato di abbandono e di degrado dell’obelisco, oggetto anche di atti di vandalismo.
Questo episodio è il primo di una lunga serie che insieme all’incuria porterà il monumento al crollo su se stesso.
Nel 1986 viene indetto un concorso di idee per la ristrutturazione o il rifacimento del Monumento ai Caduti Civili. Nessun progetto è vincente e il monumento viene spostato dal centro al lato della Piazza, nello stesso anno viene “temporaneamente” rimosso per lavori alle fognature, scrive il Comune di Portomaggiore all’Associazione Nazionale Vittime civili di Guerra sezione di Ferrara, e mai più ricollocato al centro della Piazza. Nella Consiglio Comunale del giorno 6 Agosto 1986 vengono espresse diverse opinioni su dove e come ricollocare il monumento che nel frattempo è crollato, ma all’unanimità si decide di rimetterlo com’era in posizione decentrata nello stesso parco per liberare la via Cavallini.
L’Ufficio Tecnico propone di effettuare un intervento di manutenzione straordinaria consistente nella rimozione degli elementi in vetro e messa a nudo della struttura metallica che sarà pulita e verniciata, riprese e stuccature delle parti in cemento e in marmo, sistemazione dell’aiuola con ricarico di terreno e piantumazione a prato.
Info tecniche redatte da
Arch. Nicoletta Masperi
del Comune di Portomaggiore
Consulenza Ing. Cesari Luisa

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla parte frontale del monumento, in alto, si trova un'epigrafe che riporta tale iscrizione:
1940-1945
PORTOMAGGIORE
AI
CADUTI CIVILI"

Alla base del monumento, sul lato sinistro, si trova una seconda epigrafe che cita l'autore del monumento:
PROG. ARCH. SORIANI 1955
RISTR. UFF. TEC. COM. 1986
Simboli:
Sui lati della base sono visibili, in marmo nero-nuvolato lucido, delle onde, le quali vogliono raffigurare lo sciabordio del mare.

Altro

Osservazioni personali:
Attualmente il monumento versa in condizioni di degrado; meriterebbe di essere restaurato.

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