Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via San Giovanni n. 16
- CAP:
- 24121
- Latitudine:
- 45.70047791723509
- Longitudine:
- 9.676179192997665
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- All’incrocio tra via S. Giovanni e il vicolo S. Giovanni
- Data di collocazione:
- 1/11/1925
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Colonna e basamento in marmo; bassorilievo in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Bergamo
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Eretto a seguito di un voto per i Caduti nella vittoriosa battaglia degli altipiani nei giorni di Natale del 1917, il monumento venne realizzato da un bozzetto dell'Arch. Giulio Paleni tra il 1924 e l'anno seguente e fu inaugurato il 1° novembre del 1925 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Il bassorilievo, che rappresenta la Vittoria che incita i Lupi, è opera dello scultore Piero Cattaneo.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Sul bassorilievo:
TUSCI.AB.HOSTIUM
GREGE.LEGIO.VO-
CATI.LUPORUM
Sul retro:
AI GLORIOSI CADUTI DEL 78° REGG FANT
MCMXV MCMXVIII
MCMXI MCMVL
Sul lato sinistro:
CON IMPETO IRREFRENABILE
ASSALTARONO E TRAVOLSERO
LE PIÙ FORMIDABILI POSIZIONI
CON ORGOGLIOSA AUDACIA
CERCARONO E SOSTENNERO LA LOTTA VICINA
FIERAMENTE SPREZZANDO
I PIÙ GRAVI SACRIFICI DI SANGUE
ED ACQUISTARONO FAMA LEGGENDARIA
SI' CHE IL NEMICO SBIGOTTITO
NE CHIAMÒ “LUPI” GLI IMPLACABILI FANTI
(VELIKJ-FAJTI 1-3 NOVEMBRE 1916
FLONDAR - S.GIOVANNI DI DUINO
FOCI DEL TIMAVO 23-30 MAGGIO 1917
2 AGOSTO 3-SETTEMBRE 1917
TAGLIAMENTO 2-3 NOVEMBRE 1918)
MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE
R.D 31 OTTOBRE 1920
Sul lato destro:
FU COME L’ALA
CHE NON LASCIA IMPRONTE
IL PRIMO GRIDO
AVEVA GIÀ PRESO IL MONTE
GABRIELE D’ANNUNZIO
SABOTINO 6 AGOSTO 1916
VELIKJ 1 NOVEMBRE 1916
COL DEL ROSSO E COL D’ECHELE 23-24-25 DICEMBRE 1917
MALJ TABAJANI GENNAIO 1941
GOLIKO MARZO 1941
AFRICA SETTENTRIONALE 1942
- Simboli:
- Sul bassorilievo in bronzo: l'immagine della Vittoria sostiene i Lupi innalzando rami d'alloro, emblema di immortalità e gloria militare e spirituale.
La colonna in stile corinzio rivisitato (sul capitello è visibile il viso di un soldato tra gli elementi arborei) è essa stessa simbolo di immortalità, di superamento ideale della morte grazie alla memoria dei vivi.
Altro
- Osservazioni personali:
- Fonte: P. Raffaelli - A. Zoja, I Bergamaschi caduti in guerra, Edizioni Grafital, Bergamo, 1988.
Censimento a cura di Pietro Vegini della classe 4GLSA.