37109 - Monumento ai Caduti della Grande Guerra – Sant’Agata Bolognese (BO)

Monumento in verticale posto al centro di un parco. Lungo tutta la colonna in marmo sono riportati i nomi dei giovani di Sant’Agata morti e dispersi durante la prima guerra mondiale, ricordati con la frase: “Li baciò la morte e divennero sacri”.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza della Vittoria
CAP:
40019
Latitudine:
44.6627029
Longitudine:
11.132624999999962

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza della Vittoria
Data di collocazione:
1925. Inuaugurazione 18 Giugno 1926
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietra, sopra al quale è eretta una colonna in marmo e alla fine di essa è stata posta una statua raffigurante un soldato.
In piedi su un alto pilastro, il fante di Sant'Agata è a torso nudo, con elmetto, e stringe nelle mani lembi di catene spezzate. La statua in bronzo è collocata in cima ad un alto basamento parallelepipedo a sua volta innestato su una base più ampia rivestita da lastre di granito rosa; le lapidi che circondano il cippo principale e che recano i nomi dei caduti sono invece in muratura e intonaco dipinto a fingere il marmo. Alla base del monumento, è una lapide in bronzo con la trascrizione del bollettino della vittoria.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune
Notizie e contestualizzazione storica:
Collocato in Piazza della Vittoria, il monumento ai caduti di Sant'Agata Bolognese è opera dell'artista Mario Sarto, autore di numerosi monumenti nel territorio ferrarese. Il fante, a torso nudo, è armoniosamente modellato e mostra un atteggiamento sicuro mentre stringe nelle mani le catene che prima lo tenevano prigioniero e ora lo rendono esempio e figura di identificazione per i cittadini e gli ex-combattenti. Le lapidi con i nomi dei caduti sono probabilmente state rifatte nel secondo dopoguerra. Come una pagina miniata, in basso la stele è decorata dall’immagine della Vittoria Alata che stringe una corona di alloro ed è trainata da una biga a due cavalli, simbolo platonico dell’anima.
Fonte:http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/46/667

Contenuti

Iscrizioni:
[fronte, in alto] PER ONORARE/ LA SACRA MEMORIA/ DEI SUOI GLORIOSI FIGLI/ MORTI PER LA PATRIA/ SANT’AGATA BOLOGNESE/ VOLLE SCOLPITO NEL BRONZO/ IL FANTE D’ITALIA/ SIMBOLO PURISSIMO/ DEL POPOLO NOSTRO/ CAPITANO SASSOLI DINO/ INAUGURATO IL 18 GIUGNO 1925
[lato sinistro] LI BACIO’ LA GLORIA/ E DIVENNERO IMMORTALI/ segue elenco di 17 nomi/ DISPERSI PER CAUSA DI GUERRA/ A TUTTO IL GENNAIO 1951/ segue elenco di 19 nomi

[retro] PATRIA/ NEL LORO NOME SI RIGENERA E SPERA/ segue elenco di 40 nomi/ MORTI PER CAUSA DI GUERRA DAL 1940 AL 1945/ segue elenco di 25 nomi

[lato destro] LI BACIO’ LA MORTE E DIVENNERO SACRI/ segue elenco di 68 nomi

BALOTTA GERARDO, BARBIERI CARLO, BARBIERI UMBERTO, BASTIA GAETANO, BECCANTINI MAURO, BENCIVENNI ARISTODEMO, BERGONZONI DANIO, BIANCHI CELESTE, BIANCHI GIOVANNI, BICOCCHI ADOLFO, BICOCCHI ALFREDO, BICOCCHI AUGUSTO, BOMPANI ANTONIO, BONFIGLIOLI CARLO, BONFIGLIOLI CARLO, BORGHI PIETRO, BORSARI LUIGI, BRANCHINI CESARE, BOZOLI MARIO, CANOVA ANTONIO, CASARINI FRANCESCO, CORAZZO ANTONIO, CORAZZA CESARE, CORAZZA ENRICO, CORAZZA EVARISTO, CORAZZA GAETANO, CORAZZA PIO, CREMONINI ARTURO, CREMONINI GIOVANNI, DAL RIO UMBERTO, DELLA CASA DI DIO ALDO, DELLA CASA DI DIO ARMANDO, FELICANI GAETANO, FELICANI VINCENZO, FARAGUTI GIOVANNI, FERRANTI ANTONIO, FERRARI RAFFAELE, FRABETTI ADOLFO, FRASSINA PRIMO, GANDOLFI GIUSEPPE, GARDOSI CARLO, GARDOSI GIOVANNI, GIROTTI GIUSEPPE, GHISOLI GIUSEPPE, GUIDUZZI GIUSEPPE, GUIDUZZI ROBERTO, GUIZZARDI CESARE, GUIZZARDI GIUSEPPE, GUIZZARDI LUIGI, LAMBERTINI RAFFAELE, LODI EDMONDO, LODI GIUSEPPE, LUPPI AUGUSTO, LUPPI VIRGILIO, MALAGUTI PRIMO, MANDERIOLI ENRICO, MARSIGLI ARTURO, MELEGA ARNALDO, MELEGA NICOLINO, MELOTTI GAETANO, MINARINI ORESTE, MORSELLI ENEA, MUZZI LUIGI, PALLOTTI ETTORE, PANCOTTI ANGELO, PANCOTTI GIUSEPPE, PARENTI FRANCESCO, PIZZI GIUSEPPE, PIZZI ILDEBRANDO, PIZZI MARIO, PIZZI MARIO, RESTANI LUIGI, RINALDI ERIO, SAVOIA SECONDO, TERZI ARMANDO, TROMBELLI GERARDO, VANZINI GIUSEPPE, VERASANI ALFREDO, VERONESI ANSELMO, VEZZANI FLORO, VIOLA ELIO, VOLPI RENATO, ZAMBELLI FRANCO, ZUCCOLI REMO.

ANDREANI AMLETO, ANDREOLI MARCELLINO, ARBIZZANI ADOLFO, BORSARINI GUIDO, COLLINA VELIO, CRESTONI CESARE, FELICANI VINCENZO, FERRI BRUNO, FILIPPETTI IVO, GUERZONI GINO, GUIZZARDI RENATO, NANNI AUGUSTO, PASSUTI MARINO, PEDERZINI ADOLFO, PEDERZINI LUIGI, STEFANI GINO, TRAZZI VASCO, ZAMBELLI BRUNO, ZAMBELLI GINO.


[fronte in basso “Bollettino della Vittoria] COMUNICATO DEL 4 NOVEMBRE 1918/ LA GUERRA CONTRO L’AUSTRIA-UNGHERIA, CHE SOTTO/ L’ALTA GUIDA DI S.M. IL RE DUCE SUPREMO L’ESERCITO/ ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI INIZIO’ IL 24/ MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE/ CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI E’ VINTA/ LA GIGANTESCA BATTAGLIA/ INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE/ 3 BRITANNICHE, 2 FRANCESI, 1 CZECOSLOVACCA ED 1 REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73 DIVISIONI AUSTRO-UNGARICHE/ E’ FINITA/ LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D’ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE/ NEMICHE NEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI, E IV/HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIO./ DAL BRENTA AL TORRE, L’IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII DELLVIII, DELLA X ARMATA E, DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA/ RICACCIA SEMPRE PIU’ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. -NELLA PIANURA S.A.R. IL DUCA D’AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE/ ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIA’GLORIOSAMENTE/ CONQUISTATE E CHE MAI AVEVA PERDUTE./ L’ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E’ ANNIENTATO: ESSO HA SUBITE PERDITE GRAVISSIME NELL’ACCANITA RESISTENZA DEI/ PRIMI GIORNI DI LOTTA E NELL’INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITA’ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI SORTA E PRESSOCHE’/ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI; HA LASCIATO FINORA NELLE/ NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI /CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU’ POTENTI ESERCITI/ DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI, CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA. DIAZ



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