140852 - Monumento ai Caduti di Alì Terme

Il Monumento ai Caduti di Alì Terme nella prima e della seconda guerra mondiale, è innalzato su tre scalini. Esso può essere suddiviso in due parti: il basamento, con pianta a sezione cruciforme, che sorregge quattro lastre di marmo bianco in onore ai caduti delle due guerre mondiali;  un obelisco che si eleva verso l’alto con la dedica della cittadina. La lastra principale, che si trova sul basamento della colonna, riporta in bassorilievo è scolpito un elmo sovrapposto ed incrociato ad un fucile e una fiaccola. Sulla sommità si denota la presenza di un cavo elettrico in disuso che segnala la presenza di un impianto elettrico per l’illuminazione ormai non funzionante.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via F.Crispi 88 - Piazza dei Caduti
CAP:
98021
Latitudine:
37.9993023
Longitudine:
15.418863399999964

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada
Data di collocazione:
Anni '50 del XX secolo
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapidi con i nomi dei caduti: marmo bianco di Carrara.
Rivestimento dell'obelisco:marmo grigio.
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Alì Terme
Notizie e contestualizzazione storica:
Secondo quanto riportato nel testo "Memorie della Grande Guerra - Monumenti ai caduti della provincia di Messina" a cura di L. Giacobbe, ed. Di Nicolò, 2016, l'obelisco sarebbe stato eretto negli anni '50 del secolo scorso, come riportano testimonianze locali.

Contenuti

Iscrizioni:
Dedica Monumento:
Alì Terme
ai
suoi Caduti
Prospetto sinistro
Caduti 1940-1943
Maresc.Av. Santoro Giuseppe
Sc. Marin. Bellino Filippo
Bonarrigo Natale
Marin. Briguglio Giuseppe
Carab. Cinturrino Giuseppe
Cortese Giovanni
Carab. Freni Rocco
Gagliardi Carmelo
Spadaro Giuseppe
Sparacino Domenico
1915-18 Interdonato Pietro
Trimarchi Rosario
Pistone Letterio
Prospetto destro
Caduti
1915-1918
Ten.Bers. Prestia Antonio
Capor.Magg. Bellino Domenico
Arrigo Caramelo
Bers. Briguglio Agatino
Marin. Cappo Rocco
Cannavò Rosario
Cinturrino Giovanni
Cinturrino Giuseppe
Disperata Giuseppe
Famà Carmelo
Bers. Freni Giuseppe
Sc.Marin. Lombardo Carmelo
Lombardo Giuseppe
Prospetto posteriore
Caduti 1915-1918
Medio Tommaso
Miceli Salvatore
Marin. Parapioggia Giovanni
F.sco Penzabene fu Giuseppe
Pistone Nunzio
Pistone Rocco
Prestipino Antonino
Sentineri Benedetto
Bers. Spadaro Salvatore
Villari Carmelo
Villari Giuseppe
Chirieleison Antonino
Previti Vincenzo
Calmo Salvatore







Simboli:
Il bassorilievo della lapide principale posta sotto la dedica presenta la simbologia del tropaion, in questo caso un elmo sovrapposto ad un fucile e una fiaccola ad essi incrociata. La tipologia della raffigurazione risale all'antica Grecia, quando veniva realizzato per attirare e concentrare il favore degli dei: spavento per il nemico, pegno e consacrazione della vittoria. Nei tempi più remoti, il vincitore di un combattimento disponeva l'armatura del soccombente su un albero dai rami mozzati o su un palo, nello stesso modo con cui i singoli pezzi erano portati sulla persona. Il trofeo si erigeva sullo stesso campo di battaglia o in un tempio o sacello vicino; esso era sacro e inviolabile. Due erano le forme del trofeo, antropomorfo e a tumulo. Il primo veniva eretto o in caso di duello o se si poteva stabilire a chi aveva appartenuto l'armatura, e in particolare quando il comandante nemico fosse caduto. Il trofeo tumuliforme veniva eretto in seguito a una mischia, e vi si racchiudevano in mucchio le armi dei caduti. Il trofeo passa nell'architettura come elemento decorativo o addirittura come tipo monumentale. Le armi nemiche ammucchiate divengono un motivo per i fregi degli edifici pubblici, disposte sia alla rinfusa, sia con qualche ordine nel combattimento. Dal termine "tropaion" è derivato l'attuale parola" trofeo".

Altro

Osservazioni personali:
Il Monumento versa in uno stato di degrado per cui già nel 2014 era stata presentata una mozione alla amministrazione per “attivare in tempi brevi gli opportuni interventi di manutenzione e restauro dello storico Monumento, nonché i servizi di pulizia e decoro ordinari e periodici e non solo propedeutici alla commemorazione del 4 novembre”. La mozione sottolineava come l’adempimento di tale dovere è un arricchimento per la cittadinanza intera, una forma di rispetto verso chi ha versato il sangue per il proprio Paese, memoria storica e collettiva che dovrebbe fungere da cuore pulsante e da biblioteca per i giovani.
( Fonte: tempostretto.it, 17 Ottobre 2014)
Per la spiegazione della terminologia "tropaion" è stato usato il sito treccani.it

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