105547 - Monumento ai Caduti di Cappella de Picenardi

Monumento ai Caduti della prima e seconda guerra mondiale di Cappella de’ Picenardi. Il monumento presenta due differenti liste:la prima è composta dai nomi dei Caduti della prima guerra mondiale, mentre la seconda presenta i nomi dei Caduti della seconda guerra mondiale. Il monumento, situato in piazza, è composto da una parte a forma di parallelepipedo in marmo che presenta le due liste, una sul lato frontale e l’altra sul lato sinistro, mentre sopra questa parte del monumento vi è una grande statua in bronzo che rappresenta un soldato. Il monumento è affiancato dalla bandiera d’Italia ed è adornato da bassorilievi che rappresentano teste di leone, elmetti di guerra e composizioni floreali, e da due vasi di fiori.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Cerioli angolo Via Roma
CAP:
26030
Latitudine:
45.158251
Longitudine:
10.230876

Informazioni

Luogo di collocazione:
piazza
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Il basamento è in marmo bianco mentre la statua soprastante è in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Monumento ai Caduti

“Perchè il vostro nome sia indelebile nella memoria di tutti o incliti eroi della guerra nostra 1915-1918”
“Bonezzi cav. Giuseppe (1853-1916)
Galli Aristiore (1894-1918)
Quarantani Luigi (1893-1915)
Melgari Carlo (1896-1916)
Peri Luigi (1886-1916)
Codignola Amilcare (1894-1916)
Bosio Quinto (1890-1916)
Galasi Carlo (1896-1916)
Genzini Alfredo (1896-1916)
Chiari Natale (1896-1916)
Cicogna Giuseppe (1894-1916)
Moretti Ettore (1885-1916)
Ferrari Emilio (1894-1917)
Guindani Erminio (1882-1917)
Tessaroli Giuseppe (1890-1917)
Lazzarini Pietro (1891-1917)
Villa Anacleto (1877-1917)
Brunelli Lazzaro (1884-1917)
Ghidoni Giovanni (1897-1917)
Bassi Francesco (1899-1918)
Fardani Attilio (1895-1919)
Scalini Pietro (1882-1916)
Salomoni Ennio (1897-1917)
Ghisolfi Giorgio (1884-1916)
Lazzarini Giuseppe (1889-1916)
Scalari Primo (1896-1917)”
“Caduti della seconda guerra mondiale”
Aldovini Massimo (1904-1943)
Braga Giovanni (1910-1941)
Cappelli Ernesto (1922-DISPERSO)
Garassi Silvio (1924-1944)
Cavazzoli Elviro (1926-1945)
Cerioli Guerrino (1915-1945)
Garavelli Gino (1912-DISPERSO)
Guidani Euclide (1912-1941)
Luppi Duilo (1912-DISPERSO)
Mappi Giuseppe (1913-1941)
Negroni Simone (1916-DISPERSO)
Pirri Abramo (1916-DISPERSO)
Preti Sabino (1922-DISPERSO)
Ripari Umberto (1922-DISPERSO)
Sinelli Giuseppe (1921-1941)
Zanetti Alessandro (1912-1942)”

Simboli:
Bassorilievo di una testa di leone.
Bassorilievo rappresentante due elmi da guerra trafitti da una lancia.
Decorazioni floreali.

Altro

Osservazioni personali:
1) Intervista alla figlia di un soldato: ella è nata il 30 giugno 1940, venti giorni dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale. Papà partito subito per la guerra, è stato via circa sei anni, lei è rimasta a casa con la madre e la nonna. Verso i 3-4 anni ricorda che tutti i giorni arrivavano gli aerei carichi di bombe che le buttavano giù, e lei aveva tanta paura. Quando arrivavano "i bombardieri" lei, piccolina, si rifugiava in una buca nell'orto fatta da sua mamma finchè non fossero passati. La paura dei rumori delle bombe le è rimasta. Finita la guerra il padre è tornato .
2) Intervista alla figlia di un soldato: suo zio, il fratello di suo padre, è scappato in Jugoslavia, ma vedendo che maltrattavano le persone è scappato nudo arrivando fino a Scandolara presentandosi in condizioni disumane. Nel frattempo suo padre era sulle Dolomiti ed è fuggito a casa, a Torricella del Pizzo; durante il tragitto che un cane nero lo stava seguendo assistendolo:quando è arrivato vicino al cimitero si accorse che il cane non c'era più. Suo cugino, per evitare di andare in guerra, si nascose nel fienile di suo padre. Nel frattempo arrivò il fratello di suo cugino con il permesso di qualche giorno a casa, presentandosi da suo padre perchè voleva nascondersi anche lui.

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