Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Palazzi, 8
- CAP:
- 21016
- Latitudine:
- 46.024796
- Longitudine:
- 8.751494
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- sul lungolago dopo Luino, lungo la strada statale 394
- Data di collocazione:
- anni '20 il vecchio monumento, anni '60 la nuova struttura
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- La struttura è in travertino, la parte interna in pietra rossa, lastre in marmo e lastre in bronzo; simboli in bronzo.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Luino
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La struttura esterna della fontana, chiaramente più antica, racchiudeva nella sua parte interna un monumento ai Caduti, eretto negli anni '20 in memoria dei Caduti della Grande Guerra; il monumento era a stele e raffigurava la statua in bronzo di un soldato; la statua venne fusa durante la seconda guerra mondiale per recuperare il bronzo da utilizzare per scopi bellici; il monumento fu di nuovo eretto, con le attuali fattezze, intorno agli anni '60: fu aggiunta, nella parte interna rimasta cava, l'attuale struttura e la lastra in marmo con i nomi dei Caduti fu rifatta, aggiungendo i nomi dei Caduti della seconda guerra mondiale.
Contenuti
- Iscrizioni:
- (LASTRA SUL LATO FRONTALE)
"Ai caduti per la patria"
(LASTRA SINISTRA)
"1915 – 1918
Bertoni Antonio, Berra Paolo, Metaldi Luigi, Passera Cesare, Passera Davide, PasseraGiuseppe, Passera Pietro, Passera Virgilio, Rossinotti Giuseppe";
"1940 – 1945
Metaldi Giuseppe, Moro Aurelio, D’orazio Franco, Cantoreggi Aldo."
(LASTRA DESTRA)
"Bollettino della Vittoria, Comando Supremo, 4 novembre 1918"
"La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre è finita. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. »
Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito"
- Simboli:
- La Vittoria alata, la fiaccola.
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita