273602 - Monumento ai Caduti di Erba – Erba Incino (CO)

Il Monumento-Sacrario ai Caduti di Erba, realizzato tra il 1926 e il 1932, è un’opera significativa dell’architetto razionalista Giuseppe Terragni (1904 – 1943), descritto dall’Architetto stesso come uno dei primi esempi di monumento ai caduti moderno in Italia. L’opera è costruita in pietra a vista e cemento, si sviluppa su due livelli, di cui la parte superiore, l’esedra,  richiama le absidi di una basilica, che ha nella parte inferiore la cripta con una nicchia dove sono collocate lastre con incisi i nomi dei caduti erbesi delle due guerre mondiali.

L’accesso al monumento avviene attraverso un ampio spazio semicircolare, la base di un’ampia scalinata a quattro rampe, in pietra e ciottoli di fiume, che segue, tra due filari di cipressi, la pendenza della collina e conduce il visitatore alla struttura, circa 24 metri più in alto.  Si raggiunge dapprima la cripta semicilindrica del sacrario, nella quale è ricavata una nicchia con lastre in granito su cui sono scritti i nomi dei caduti. La cripta è cinta da una doppia scalinata simmetrica a emiciclo che conduce a una terrazza superiore dove si è accolti dalla grande esedra, costruzione semicircolare (26 metri di lunghezza per 6 di altezza) caratterizzata da portali ad arco e ad architrave in pietra sbozzata.

Sul fronte della cripta è incisa la frase dedicatoria «Per quelli che furono, per quelli che sono, per quelli che saranno», in caratteri capitali, rossi e ben visibili (altezza della scritta: 25 cm). Nella nicchia, tra le lastre dei nomi dei caduti, è posta una croce in legno grezzo ed un residuato bellico, il frammento di un proiettile di cannone.

Al Monumento, sono stati aggiunti un vecchio cannone rivolto verso la città che si osserva più in basso, due mortai ed un proiettile di cannone, a monito delle guerre passate, il cui ricordo possa scongiurarne di future.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Incino
Indirizzo:
Via Crotto Rosa, 2, Erba (CO)
CAP:
22036
Latitudine:
45.813193988348
Longitudine:
9.2226097075485

Informazioni

Luogo di collocazione:
Pendio dell’altura nota con il nome di Ronco dei Corti. La base è su Largo Clerici.
Data di collocazione:
Tra il 1928 e 1931.
Materiali (Generico):
Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
La gradinata di accesso, che sale lungo il pendio della collina su cui sorge il monumento, è formata da 134 gradini, divisi in quattro rampe, costruiti in cordoli di pietra squadrata che contengono le pedate in ciottoli di fiume. In cima alla scala, dopo 24 metri di salita, si raggiunge la cripta, un cilindro in pietra alto circa tre metri e largo otto. Ai due lati del cilindro, una doppia scalinata simmetrica a emiciclo conduce sopra la cripta, dove, leggermente arretrata, si erge l'esedra, un'ampia costruzione semicircolare con spazi ad arco e ad architrave. Le sue dimensioni sono di 6 metri di altezza e 24 di larghezza. Tutto il complesso monumentale, esclusa la scalinata, è costruito con pietra sbozzata, a vista. Soltanto la copertura della cripta e gli architravi dell'esedra sono in cemento.
Nella cripta c’è uno spazio, un nicchia, dedicato al ricordo dei caduti erbesi, i cui nomi sono riportati su lastre. La copertura è in cemento, spesso 30 cm. ed è sorretta da due pilastri sulla parte anteriore. Ai due estremi della nicchia, su due lastre in pietra grigia levigata, sono riportati a caratteri capitali incisi e ripassati con vernice rossa i nomi dei caduti dei bombardamenti di Erba Incino, avvenuti il 30 settembre e 1 ottobre 1944 (ciascuna misura 57 x 160 cm). Altre due lastre, in pietra grezza (di cm. 100 x 200) riportano i nomi dei caduti della prima guerra mondiale, a caratteri capitali rossi, ma purtroppo non incisi, per cui più soggetti all’usura del tempo ed alla cancellazione (nella parte bassa del lato destro infatti, alcune file di scritte sono scomparse). Sotto ciascuna di queste, ci sono altre tre lastre (di cm. 75 di altezza x 50/65/50 di lato), con i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale. Queste sono in marmo, più scuro rispetto alle lastre più vecchie che le sovrastano, e le scritte sono incise e ripassate in rosso.
Alla base del residuo bellico c’è una lastra con scritta, in bronzo di cm 30 x 55.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione comunale di Erba
Notizie e contestualizzazione storica:
Terminata la prima guerra mondiale, la morte di milioni di soldati fu ricordata con monumenti, lapidi, cippi, sacrari, diffusi oltre che in Italia, su tutto il territorio degli stati europei partecipanti al conflitto. In Italia, la loro diffusione fu incoraggiata dal neonato Regime Fascista, ad esempio con la Circolare del 27 dicembre 1922 emanata dal Sottosegretario al Ministero dell'istruzione Dario Lupi del primo governo Mussolini furono istituiti i Parchi e Viali della Rimembranza.

Il Monumento ai Caduti di Erba, ideato dall'Architetto razionalista Giuseppe Terragni nel 1926 e costruito tra il 1928 e il 1931, si erge in posizione elevata, dominando l'abitato e la campagna circostante. Questo posizionamento enfatizza il tema dell'ascesa verso l'alto. L'uso emblematico della scala, in particolare, simboleggia il collegamento tra la vita della comunità, lo spazio cittadino ed il luogo della memoria celbrata e condivisa.
In cima alla scalinata, il Sacrario vero e proprio consiste in una cripta circolare, che racchiude una nicchia dove sono impressi su lastre lapidee i nomi dei caduti, originariamente quelli della Prima Guerra Mondiale, in seguito quelli della Seconda. Più in alto si erge una imponente esedra semicircolare, come per abbracciare ed invitare al pellegrinaggio commemorativo la cittadinanza sottostante. Tutto il Monumento è in blocchi a vista di pietra locale, appena sgrossati, di colore chiaro che spicca sullo sfondo dei monti e del filare di cipressi che delimita la scalinata e lo sfondo.

Nella nicchia, al centro, spicca una croce in legno antico, scuro, che contrasta il fondo in pietra chiara. Ai due estremi laterali della nicchia sono disposte due lastre in pietra che riportano i nomi di coloro che perirono nei bombardamenti che gli alleati fecero cadere sulla città di Erba per un errore di puntamento (si volevano colpire postazioni nazifasciste situate fuori città). Si contano 79 nominativi. Tra queste due lastre, evidentemente di più moderna fattura e miglior conservazione, ci sono altre due lastre verticali ai lati della croce che riportano, divisi per frazione, i nomi dei caduti della Prima Guerra Mondiale. Il comune di Erba attuale è il risultato della multipla fusione avvenuta in più tappe, con l’inclusione dei comuni limitrofi di Incino nel 1906, poi di nel 1927 con Buccinigo, Crevenna e Cassina Mariaga e, nel 1928 con Arcellasco e Parravicino. Questo ha fatto si che ciascuno dei comuni che erano indipendenti alla fine del primo conflitto mondiale abbiano eretto monumenti per i propri caduti, i cui nomi sono poi stati inseriti nel Monumento di Erba. Grazie alla doppia citazione, è stato possibile risalire ai nomi dei caduti di Arcellasco e di Buccinigo, cancellati dagli effetti del tempo dal Monumento di Erba.
Sotto ciascuna della due lastre commemorative descritte sopra, sono state inserite altre tre lastre più piccole riportanti i nomi dei caduti del secondo conflitto mondiale.

Originariamente, la cripta ospitava un altorilievo in bronzo di Lucio Fontana, raffigurante la Vittoria. Nel 1936, tuttavia, l'opera fu rimossa per ordine del podestà, in quanto non gradita alle autorità. Dopo un periodo di custodia, il pannello fu fuso per ricavarne bronzo. Anche, alla base della scalinata, in origine erano stati posti due fasci littori, che furono rimossi dopo la Liberazione.
Al momento della costruzione del monumento di Terragni, sulla sommità del colle e nelle vicinanze del sacrario, esisteva già un giardino in stile neoclassico con un teatro all'aperto, il Licinium, che prendeva il nome dall'antico insediamento romano sulla strada tra Como e Bergamo. Il Monumento ai Caduti funge da nuovo accesso al giardino, integrandovisi come un'estensione e un completamento.

Giuseppe Terragni, nato a Meda nel 1904 e morto prematuramente a Como nel 1943, è stato uno dei più importanti architetti italiani del XX secolo, figura chiave del razionalismo.
La sua carriera, seppur breve dopo la laurea al Politecnico di Milano nel 1926, fu estremamente intensa e prolifica. Tra le sue opere più celebri, oltre al Monumento ai Caduti di Erba, spiccano la Casa del Fascio di Como, un edificio che rappresenta un'icona del razionalismo italiano, ed altri edifici in Brianza ed a Milano. Lo stile di Terragni si caratterizzava per la rigorosità geometrica, la funzionalità e l'uso innovativo dei materiali, distaccandosi dal monumentalismo classicista dell'epoca fascista.

Contenuti

Caduti nei bombardamenti di Erba

Lastre laterali:

 

Vittime del

   

Vittime del

bombardamento   bombardamento
30 – 9 e 1 – 10 – 1944   30 – 9 e 1 – 10 – 1944
BALBI GIACOMO MORNATA MARIA
BALBI CATERINA NAVA FLORA
BATTILOTTI GIUSEPPE PARRAVICINI EUFRASIA
BONANOMI GIUSEPPINA PAULLI LUCIA
BONELLI ADRIANO PERRONI CLOTILDE
BORSANI GIOVANNI PINI ERNESTO
BOSSI ROMANO PINOTTI ATTILIO
BRAMBILLA EMMA PONCETTA DELFINA
BRAMBILLA GIACOMO PONTIGGIA ANDREA
BUTTI MARIA PONTIGGIA GIOVANNA
CASARINI ROSA POZZI CARLO
CASTELLETTI AMBROGIO PROSERPIO GIOVANNA
CAVADINI ENRICO RAGNI ELISA
COLOMBO BAMBINA RATTI ANGELINA
COLOMBO EMILIA RATTI FERDINANDO
COLOMBO GIUSEPPE RIGAMONTI ADELE
CONTI ANGELA RONCHETTI MARIA
CORBETTA GIUSEPPE RONCHETTI NELLA
CORBETTA VITTORIA ROSSI ELIDE
CORTI FLAVIA ROSSINI INES
CORTI GIUSEPPE RUSCONI LUCIA
FREDDI ERMANNO SABAINI MARIA
FRIGERIO ANGELA SABAINI PIA
FRIGERIO ASSUNTA SACCHETTI LUIGIA
FRIGERIO GIULIA SALMOIRAGHI BIANCA
FRIGERIO RINA SCHIFONE COSIMO
FRIGERIO LIDIA SOLA ENRICO
FUSI AGOSTINO SPREAFICO GIUSEPPE
FUSI PIETRO TAGLIABUE CARLO
GATTINONI MARIO TAGLIABUE PIERINA
GERLETTI CATERINA TAGLIABUE PAOLINA
GIUDICI ANGELO TETTAMANZI MARIA
GRECO ALESSANDRINA TOSETTI ROSA
INVERNIZZI ABRAMO VALSECCHI ORSOLA
MAINARDI CESARE VANOSSI CARLO
MASPERO BIANCA ZAMBIANCHI LUIGI
MASSARI TIZIANO ZAPPA AMBROGIO
MAURI ELISA ZEBERUTTI ZEFFIRA
MAURI NATALE
MORESCHI GIUDITTA

Caduti Erbesi della guerra 1915 - 1918

 

Lastra di sinistra:

MORTI PER LA PATRIA
1915 ERBA – INCINO 1918
ARQUATI SANTO MAURI LUCIO
ANZANI GIACOMO MERONI ALESSANDRO
BIANCHI CARLO MERONI AVV. ANTONIO
BIANCHI GAETANO MODINA CARLO
BISSOLA ANTONIO MOLTENI CARLO
BONACINA ROMOLO NAVA MAURIZIO
BORELLA FRANCESCO OSTINI SERAFINO
BOSISIO GIUSEPPE PONTIGGIA CARLO
BRAMBILLA LUIGI PRINA MARIO
BRAMBILLA RENZO PROSERPIO GIUSEPPE
BRAMBILLA STEFANO RATTI BERNARDO
CANALI VITTORIO RATTI GIUSEPPE
CASTELLETTI MARIO RIBOLDI FERNANDO
CATTANEO TOMASO RIGAMONTI GIOVANNI
CICERI FELICE RIGAMONTI GRAZIOSO
CIGARDI ANGELO RIGAMONTI PRIMO
CITTERIO GIUSEPPE RIZZI CESARE
COLOMBO ENRICO RIZZI FRANCESCO
COLOMBO GUIDO ROTA GIUSEPPE
COLZANI ELIA SALA ALESSANDRO
CONTI ATTILIO SALA ALFREDO
CORBETTA VITTORIO SALA AMBROGIO
CORMOLDI GIOVANNI SANGIORGIO ANTONIO
CORTI EMILIO SPREAFICO GIOVANNI
CORTI GIOVANNI TETTAMANZI MARIO
FRANCHINI GIOVANNI TESTORI ANTONIO
FRIGERIO GIOVANNI TESTORI EMILIO
FRIGERIO SANTO TOSETTI CESARE
GALIMBERTI ANGELO VALSECCHI LUIGI
GALIMBERTI GIUSEPPE VIGANO’ BENVENUTO
GERVASI CAMILLO VIGANO’ FRANCESCO
GIUSSANI ANGELO VIGANO’ TEODORO
LOCATELLI GAETANO VILLA ACHILLE
LONGONI ELIA VILLA ENRICO
MARELLI AMBROGIO ZAPPA AGOSTINO
MARELLI ANTONIO ZAPPA GIOVANNI
MAURI DOMENICO GALIMBERTI CARLETTO
MERONI GAETANO PRUDENZA ALFONSO
Lastra di destra:
MORTI PER LA PATRIA
1915 PARRAVICINO 1918
FRIGERIO ALFREDO MERONI GIUSEPPE
FRIGERIO FRANCESCO MOLTENI ARTURO
FRIGERIO GIOSUE’ MOLTENI OMOBONO
FRIGERIO LUIGI RIZZI PIETRO
FRIGERIO MARCO SALA ALFREDO
GAFFURI ENRICO SALA ANGELO
MERONI CESARE
CASSINA MARIAGA
BRAMANI CESARE MOLTENI CARLO
BRAMANI EGIDIO MOLTENI LUIGI
CIGARDI ENRICO PIANTADA NATALE
CLERICI GIAN PIETRO PONTIGGIA NATALE
COLOMBO GIUSEPPE PROSERPIO ERCOLE
FRIGERIO GIUSEPPE RIGAMONTI ALESSAN.
FRIGERIO ADOLFO TESTORI MARIO
FRIGERIO FELICE
CREVENNA
ASCHERI ATTILIO MINORETTI ANTONIO
BALLABIO PAOLO NAVA IGNAZIO
CASTELLETTI CARLO RIGAMONTI RAFFAELE
CONTI GIOVANNI RIZZI GIOVANNI
MAURI EDOARDO ZAPPA EMILIO
MINORETTI GIUSEPPE ZAPPA PASQUALE
ARCELLASCO
ANZANI CAMILLO GALLIANI LORENZO *
ANZANI MICHELE MAURI ZACCHEO *
ARGAINI UMBERTO PONTIGGIA CESARE *
BOSISIO COSTANTINO RATTI CARLO *
BRAMBILLA MARIO RATTI CESARE *
CASTELLETTI REDUINO RODA PIETRO *
COLOMBO ANTONIO * TANTARDINI RAG. RINO *
FLAMINI PIETRO * TAVECCHIO LUIGI *
FRIGERIO ALESSANDRO *
BUCCINIGO *
BIANCHI GIOVANNI * PROSERPIO ALESSANDRO *
BUTTI CARLO * PROSERPIO GIUSEPPE *
CIVATI PIETRO * RIGAMONTI EMILIO *
COGLIATI ALESSANDRO * RIGAMONTI FELICE *
CORTI GIOVANNI * REDAELLI RICCARDO *
GATTI LUIGI * RIZZI ALESSANDRO *
MERONI ANGELO * SIGNORELLI ALESSANDRO *
MERONI DOMENICO * TERRANEO ROBERTO *
MERONI VITTORIO * VERONELLI GIACOMO *
VIGANO’ ENRICO *

(*) Le lastre relative ai Caduti delle due guerre mondiali sono molto rovinate dalle intemperie, in particolare quella di destra dedicata ai Caduti della guerra 1915-1918. Su di essa, parte dei nomi relativi ad Arcellasco ed a Buccinigo sono cancellati. Per il completamento della scheda, i nomi con asterisco * sono stati ricavati dalle scritte su altre lastre posizionate nei due paesi di origine. Queste lastre, per la precisione tre, sono censite da Pietre della Memoria e si trovano ai link riportati nella sezione “Osservazioni personali”.

Caduti Erbesi della guerra 1940 - 1945

Lastre di sinistra (in alto nella foto):
1940 – 1945
ANTONINI GIUSEPPE CORTI DANTE GIUSSANI LUIGI
BARUFFINI ANDREA DANELLI ANTONIO GIUSSANI GIUSEPPE
BECCALLI GAETANO DANELLI TRANQUILLO GIUDICI LORENZO
BESANA CARLO DINO GUIDA EDOARDO MACCHI ALESSANDRO
BOSISIO ALESSANDRO FALLINI ILDEBRANDO MAGNI LUIGI
BOSISIO CESARE FRIGERIO ANGELO MARELLI LORENZO
BRAVI ROSOLINO FRIGERIO CESARE CL. 1914 MASTELLARO SEVERINO
CASTAGNA GIOVANNI FRIGERIO CESARE CL. 1915 MAURI GIACOMO
CASTAGNA IPPOLITO FRIGERIO GIANCARLO MINORETTI ANGELO
CAZZANIGA GIUSEPPE FRIGERIO SALVATORE MINORETTI RENZO
CICERI GIOVANNI FUSI FRANCESCO MOLTENI LUIGI
COLOMBO FULVIO GARIBOLDI MARIO NAVA BERNARDINO
CONTI GIOVANNI GILARDI GREGORIO NAVA VIRGILIO
Lastre di destra (in basso nella foto):
1940 – 1945
PANICO GUIDO RIGAMONTI RENZO TANZI ERCOLE
PAREDI RENATO RIVOLTA EUGENIO TERRANEO ROBERTO
PASTORELLI CARLO RIZZI CARLO TOSETTI CARLO
PIROVANO ANDREA RIZZI LUCIANO VALTOLINA GIUSEPPE
PIROVANO BASSANO RODINI CESARE VANOSSI ALFONSO
PONTIGGIA BATTISTA ROSSINI ERMINIO VANOSSI ANGELO
PROSERPIO CELESTE SALA LUIGI VANOSSI DOMENICO
PROSERPIO GIOVANNI SALA SILVIO VANOSSI ENRICO
RATTI CARLO SALVIONI ANTONIO VIGANO’ ENRICO
RATTI LUIGI SANGIORGIO ALESSANDRO VILLA BRUNO
REDAELLI GIACOMO SIGNORELLI ALESSANDRO ZAPPA AGOSTINO
[…] FERNANDO SIRTORI ANGELO ZAPPA ANTONIO
RIGAMONTI GIOVANNI TAGLIABUE AMELIO ZAPPA FRANCO
Base delle lastre: sinistra
SPAGNA 1938 XVI POMA GIACOMO IORATI UMBERTO
Base delle lastre: destra
SPAGNA 1937 XV DINO GUIDA LUIGI GHIONI ALFREDO

Altre scritte

Copertura della cripta:
PER QUELLI CHE FURONO – PER QUELLI CHE SONO – PER QUELLI CHE SARANNO

 

Lastra in bronzo ai piedi della croce/residuo bellico:

[…]

I SOGNI DI UNA GIOVINEZZA SPEZZATA

UN RAGAZZO TROVATOSI SENZA SAPERE

IL PERCHE’

UN GIORNO IN QUEL LUOGO. CON IL

NEMICO

FINO ALL’ULTIMO SACRIFICIO PER SALVARE

LA PATRIA

GRAZIE

SCUOLA MEDIA G. PUECHER E AMMINISTRAZIONE COMUNALE

[…] DI TUTTI I CADUTI E DISPERSI

[…] 1983

 

Targhetta sul residuato bellico:

Ass.ne Naz. Alpini

Gruppo di Erba

ricordo del Comm

TEVERE GIOVANNI

Guerra 1915 – 18

 

Matricola del cannone:

N° 1166

FRIEI. KI PP

AG

ESSEN 1912

Sul cannone sono presenti altre scritte, abrase o illeggibili.

 

Una targa in ferro (molto rugginoso) ricorda che il Monumento è stato restaurato nel 2015 dalla Città di Erba ed altri Enti associati

Simboli:
Salendo la scalinata, ci si imbatte in testimoni del passato: un cannone d'epoca originale, affiancato da due mortai, ed un frammento di proiettile di cannone. Questi reperti bellici ricordano il prezzo della difesa della Patria mentre i nomi dei Caduti, incisi nella pietra, si offrono alla memoria. La croce, fulcro della nicchia, eleva il ricordo a una dimensione divina, sottolineando il valore supremo di chi ha sacrificato la propria vita per la Patria.
La posizione elevata del Monumento, dominante sulla città, non è casuale nell'intenzione dell'Architetto. Questa scelta conferisce al luogo un'aura di sacralità, invitando a un pellegrinaggio di memoria. La salita, metafora di un percorso interiore, conduce all'omaggio di coloro che, con il loro estremo sacrificio, si sono elevati alla gloria eterna.

Altro

Osservazioni personali:
NOTA: Il monumento lapideo è molto ben tenuto, ed è stato restaurato nell'anno 2015, come ricorda una targa. Le scritte sulle lastre più datate sono invece molto degradate, tanto che di un numero di Caduti della Grande Guerra non sono più leggibili. Sarebbe necessario un restauro delle lastre degradate della cripta, per ridare a tutti i Caduti l'onore del ricordo.

(*) Link relativi alle scritte su lastre "GUERRA 1915 - 1918" (vedi):
272512 - Lastra ai Caduti della prima guerra mondiale di Arcellasco ; 275615 - Monumento ai Caduti di Arcellasco ; 275389 - Lapide ai Caduti nella prima guerra mondiale di Buccinigo

Fonti Bibliografiche
L. Cavadini, L. Ceruti: Razionalismo sul Lago di Como, Dominioni Editore in Lipomo (Como), 2022
Catalogo Generale dei Beni Culturali: monumento ai caduti - a tempietto, opera isolata di Terragni Giuseppe
Catalogo Generale dei Beni Culturali: Monumento ai Caduti, Erba
Viaggiare in Brianza: Erba
AltaBrianza.org - Città di Erba (Monumenti)
Associazione Il Faggio sul Lago: Il monumento ai Caduti di Erba
Regione Lombardia: Monumento ai Caduti di Erba

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