
Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada Provinciale 65 di Poppi
- CAP:
- 52015
- Latitudine:
- 43.7241533
- Longitudine:
- 11.768755300000066
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Giardinetti sui terrazzamenti delle originarie mura del castello di Poppi.
- Data di collocazione:
- 1925
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Il complesso è costituito da una struttura circolare in marmo con architettura in stile neoclassico sorretta da varie colonne e adornata da decorazioni in metallo. Di fronte, sull'altro lato della strada, si ha una lastra nella quale sono narrate le gesta del generale Armando Diaz che portò l'Italia alla vittoria nella Prima Guerra Mondiale.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Poppi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nel 1925, l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Poppi, guidata dal Presidente Francesco Gatteschi, dal Vice-Presidente Giuseppe Ricci e dal Segretario Giovanni Ristori, decise di realizzare un monumento ai caduti di Poppi nella Prima Guerra Mondiale.
Per iniziativa di Gatteschi, si decise di costruire il monumento sul Colle Bramasole situato esattamente fuori dalle mura più antiche del paese. L'idea della collocazione fu dell'architetto Ugo Tarchi (Firenze 1887-1978), del quale il monumento è l'unica opera sul territorio casentinese.Il cantiere dell'opera fu iniziato solo il 27 Luglio 1927, e all'inaugurazione fu presente anche il Duce Benito Mussolini. 11 anni dopo, il 12 Giugno 1938, sempre alla presenza degli alti comandi fascisti, l'opera fu terminata. Spesa complessiva dell'opera 101.895 lire.Fu realizzata dalla ditta Oreste Bordoni e Giò Batta Giannini. Essa è tutt'ora costituita da un monumento in stile neoclassico, decorato da incisioni commemorative; e da una lastra incastonata nelle mura originali che riporta il Proclama della Vittoria, pronunciato il 4 Novembre 1918 dal generale Armando Diaz, al quale è dedicata.
L'architetto Tarchi progettò monumenti simili ad Asiago e ad Ancona.
Contenuti
- Iscrizioni:
- LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA, CHE SOTTO L' ALTA GUIDA DI S. M. IL RE DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIO' IL 24 MAGGIO 1915, E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, E' VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI AUSTRO-UNGARICHE, E' FINITA.
LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA SETTIMA ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA PRIMA, SESTA E QUARTA, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA.
DAL BRENTA AL TORRE, L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA DODICESIMA, DELL'OTTAVA, DELLA DECIMA ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIU' INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S. A. R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA TERZA ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIA' VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E' ANNIENTATO. ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO; HA PERDUTO QUANTITA' INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCCHE' PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI; HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA 300.000 PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI 5000 CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU' POTENTI ESERCITI DEL MONDO, RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
4 NOVEMBRE 1918
DIAZ
IL POPOLO ITALIANO HA CREATO COL SUO SANGUE L'IMPERO. LO FECONDERA' COL SUO LAVORO E LO DIFENDERA' CONTRO CHIUNQUE COLLE SUE ARMI.
9 MAGGIO 1936. (Lapide che si trova di fronte al monumento circolare, sulle mura cittadine).
Sulla parte sinistra della cappella si legge:
"DEI GLORIOSI DEL COMUNE DI POPPI CADUTI IN CAMPO PER L'ITALIA CONTRO I BARBARI NOVISSIMI QUI SONO RICORDATI II NOMI PERCHE' ALLA PATRIA RINOVELLATA DI FRONDE NOVELLE TANTO GENEROSO SANGUE SIA SEGNACOLO DI VESSILLO CHE LA SCORGA A' PIU' ALTI DESTINI".
Le epigrafi sulla facciata d'accesso riportano le seguenti iscrizioni:
"IL N.H. COMM. FRANCESCO GATTESCHI CON PURISSIMO ANIMO D'ITALIANO E DI CASENTINESE TENACEMENTE VOLLE QUESTO COMPLESSO MONUMENTALE A PERENNE MEMORIA DEI CADUTI PER LA PATRIA A SOLLIEVO ORNAMENTI DI POPPI A DECORO DELL'INTERA VALLATA I CONTERRANEI RICONOSCIMENTI 4 NOVEMBRE 1949".
L'altra epigrafe:
"QUESTA MOLE UGO TARCHI ARCHITETTO FIORENTINO CON ALTA MENTE E GENEROSO CUORE IDEO' PER DIECI ANNI ALLA ESECUZIONE SOVRAINTESE 1927-V-1937-XV."
Sopra il portale d'accesso alla cappella scolpita in pietra:
"DULCE ET DECORUM EST PRO PATRIA MORI"
(è dolce e dignitoso morire per la patria) Orazio Odi III,2, 13.
- Simboli:
- Sono presenti aquile a ricordo della grandezza della Roma imperiale, elmetti dell'esercito italiano lampade, votive e bracieri dove la fiamma del coraggio e dell'ardore dovrebbero brillare perennemente.
Altro
- Osservazioni personali:
- La grandiosità scenografica del monumento aveva come finalità di riscattare sacrifici e morti della prima guerra sulla quale nessuna ombra doveva offuscare i destini gloriosi della patria. In una specie di semi-anfiteatro naturale fu costruito il complesso monumentale, non solo per rendere omaggio alla memoria dei caduti ma anche per esigenze politiche-ideologiche. Il progetto della Nuova Poppi comprendeva anche un grande campo sportivo.