3787 - Monumento ai Caduti di Rondissone

Il monumento in perenne memoria dei Caduti di Rondissone nella Grande Guerra sorge nella piazza principale del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, probabilmente nello stesso punto in cui nell’Ottocento era posta una grande croce votiva. La scultura, opera di Corrado Betta, rappresenta un soldato in veste di gladiatore che, mentre sorregge la bandiera in una mano, lascia cadere dall’altra delle catene spezzate. Ai suoi piedi poggiano un elmo e un gladio.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Roma
CAP:
10030
Latitudine:
45.24692101779527
Longitudine:
7.965403190737902

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area delimitata sul piazzale antistante la chiesa parrocchiale
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietra; statua in bronzo. Sono presenti due aste portabandiera.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Tra il 1759 e il 1763 venne edificata la nuova Chiesa parrocchiale, consacrata ai Santi Vincenzo ed Anastasio; in stile barocco, su disegno dell'ingegnere Bruschetti, "non priva d'eleganza.." ha ".. gli altari muniti di balaustrate marmoree" sul piazzale dinnanzi alla Chiesa, a fine Ottocento, si ergeva ".. un'alta croce votiva, posta in tempo delle nostre ultime battaglie". Di tale croce non esiste più traccia e non è possibile stabilire sino a quando continuò a rimanere sulla piazza antistante la Chiesa; probabilmente, nello stesso punto venne eretto, dopo la I Guerra Mondiale, il Monumento ai Caduti, opera del Betta.
(fonte: http://www.comune-rondissone.to.it/terriorio/storia.htm)

Corrado Betta: scultore, nato ad Asti il 22 luglio 1870; allievo di Leonardo Bistolfi all'Accademia Albertina di Torino, risente dell'opera del grande maestro alla quale ispirò la sua attività; artista fortemente influenzato dal gusto liberty, tipico del primo `900, è conosciuto soprattutto per aver realizzato, nel 1906 le "Teste di leone" per il ponte Umberto I a Torino (ponte lungo centoventi metri e largo ventidue, a tre arcate semiellittiche). Partecipò alle Esposizioni d'Arte della Società Promotrice Torinese nel 1895 con "Mia Madre", nel 1900 con "Oltraggiata", nel 1901 con il bronzo "Alba della Vita". Gran parte della sua produzione venne destinata al mercato straniero. Da ricordare, inoltre, la sua attività nel campo della scultura funeraria e quella di fonditore. Ha realizzato nel 1920 il bronzo per il monumento ai Caduti di Prossedi. E' morto a Torino nel 1935.
(fonte: http://www.online.latina.it/scultura/autori/corrado-betta.html)

Altre informazioni sull'attività di fonditore di Corrado Betta si trovano su:
http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/25/files/assets/downloads/page0287.pdf

Sotto l'iscrizione dedicatoria sono ben visibili nella pietra i segni di quattro supporti che reggevano un importante elemento decorativo in bronzo, rimosso nel secondo dopoguerra, recante ai lati quattro fasci littori contrapposti e lo stemma sabaudo in posizione centrale, collegati da nodi Savoia. (Vedere la cartolina d'epoca su http://www.monumentigrandeguerra.it/dett.aspx?id=1895&cp=1)

Contenuti

Iscrizioni:
RONDISSONE
AI SUOI CADUTI
VIVENTI PER SEMPRE
NELLA GLORIA IMMORTALE
D'ITALIA
1915 - 1918
Simboli:
il simbolo principale è il soldato gladiatore, che sorregge con una mano la bandiera, mentre con l'altra lascia cadere le catene spezzate. Ai suoi piedi poggiano un elmo e un gladio.

Altro

Osservazioni personali:
Il monumento è complessivamente ben tenuto. Il bronzo della statua necessiterebbe di una approfondita pulitura.

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