43240 - Monumento ai Caduti di Rumianca (VB)

In un’area verde recintata, su un doppio basamento quadrato in granito grigio è collocato il monumento, con i nomi dei Caduti della Grande Guerra. Nella parte bassa della lapide due fucili alpini incrociati, in bronzo, intrecciati con foglie d’alloro, simbolo di vittoria. Sotto la lapide principale ne è stata collocata un’altra, piccola, con i nomi di altri 6 caduti. Sul lato sinistro una targa in ottone reca la dedica del comune di Pieve Vergonte e del gruppo alpino locale. Nella parte anteriore l’area è delimitata da una aiuola con ciottoli dipinti coi colori della bandiera italiana.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Rumianca
Indirizzo:
Via delle Alpi
CAP:
28886
Latitudine:
45.99347063781191
Longitudine:
8.28820288181305

Informazioni

Luogo di collocazione:
In un'area verde a lato strada
Data di collocazione:
03/11/2013
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in granito grigio, lapidi in marmo bianco, fucili in bronzo, targa in ottone
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pieve Vergonte e gruppo Alpini Pieve Vergonte
Notizie e contestualizzazione storica:
Alcuni dei nomi dei Caduti sembrano essere gli stessi presenti sul vicino cippo di Megolo Mezzo, ma con qualche lettera cambiata e questo fa pensare ad un errore di trascrizione su una delle due lapidi. Ad esempio Ciavina Giovanni è Giavina Giovanni nella lapide di Megolo, come Grossetti Giacomo di questa lapide è Grassotti Giacomo in quella di Megolo. Questo testimonia la difficoltà nella ricostruzione storica della Grande guerra, in questi luoghi forse più che altrove, dal momento che la storia della Resistenza in questi luoghi ha forse un po' messo in ombra il passato più lontano. Rumianca è famosa perchè nel 1915 vi nacque la fabbrica “Rumianca”, a scopi bellici, per produrre un gas tossico, il fosgene, molto tossico, simile all’iprite, il letale gas utilizzato per la prima volta in Belgio, il 12 luglio 1917 dall’esercito tedesco. La produzione di questo gas a Rumianca cominciò nel 1916, favorita dalla presenza abbondante di acqua per produrre energia elettrica.
La militarizzazione del territorio comportò l’allestimento a Rumianca di caserme per 200 soldati, ufficio per la Guardia di Finanza, uffici del Corpo Aeronautico e del Servizio Chimico Militare. Sino al 1919 la produzione si concentrò su gas tossici, soda caustica, nebbiogeni e fumogeni.
Alla fine della guerra, vengono impiegati i soldati per svuotare 2000 bombole di fosgene: un lavoro ad alto rischio, svolto in segreto mentre i prati inaridivano e le mucche cessavano di avere latte, a causa dell'inquinamento del fiume Toce e del Lago Maggiore. L'inquinamento di queste acque resta ancora oggi un problema.

Contenuti

Iscrizioni:
1915-1918 Rumianca ai morti per la patria: sol. Bossi Pietro,ser. Colroz Antonio, cap. De Recibus Giovanni, cap. Francioli Cesare, sol. Ciavina Giovanni, sol. Grossetti Giacomo, sol. Iori Dante, ser. Piantone Angelo, sol. Piccone Tommaso, cap. Pirone Pietro, sol. Pirone Vincenzo, sol. Respini Bartolomeo, sol. Spadone Pietro, sol.Ticozzi Pio, sol. Zanni Giuseppe;
TARGA PICCOLA: Zani Luigi, Pirone Albino, Pirone Giuseppe, Pioletti Pietro, Soi Giuseppe, Pirozzini Bartolomeo.
Simboli:
Fucili in bronzo, foglie di alloro.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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