206931 - Monumento ai Caduti di tutte le guerre – Arce (FR)

Il Monumento, inaugurato nel maggio del 1923, è collocato in un’affaccio panoramico che domina la media Valle del Liri, in una zona dedicata, circoscritta da supporti in ferro perimetrati da catene. Si presenta nella forma di un obelisco marmoreo quadrangolare, eretto su un doppio piedistallo poggiato a sua volta su un ampio gradone. Alla base è deposta una scultura bronzea raffigurante una corona di alloro con targa dedicatoria della “Società degli Arcesi d’America ai cari fratelli caduti per la Patria”. L’obelisco è sormontato da una fiaccola della vittoria scolpita in marmo.  Le quattro pareti sono rivestite da Lastre fissate da placche di bronzo con le incisioni dei nomi dei Caduti delle due guerre mondiali.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Umberto I
CAP:
03032
Latitudine:
41.586458397038
Longitudine:
13.576846755459

Informazioni

Luogo di collocazione:
Marciapiede in zona di passeggio, a lato di Piazza Umberto I
Data di collocazione:
Maggio 1923
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Il Monumento con i piedistalli, lo scalone e la fiaccola della vittoria sono realizzati in marmo. La corona di alloro deposta alla base è realizzata in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Arce
Notizie e contestualizzazione storica:
L’amministrazione del comune di Arce inaugurò il Monumento nel maggio del 1923, “nell’ottavo annuale della dichiarazione della guerra vittoriosa” in memoria dei Caduti della Grande guerra. Un tributo consueto nel clima celebrativo del primo dopoguerra; ma anche sinceramente sentito per il numero dei soldati perduti da un piccolo paesino di montagna già segnato dal fenomeno dello spopolamento migratorio. I maschi adulti che vennero arruolati nel primo conflitto mondiale furono richiamati, nel momento in cui scoppiò la guerra, dalle operazioni di soccorso e ripristino del territorio locale, duramente colpito dal terremoto del 13 gennaio 1915, che molte vittime e danni arrecò in tutta la provincia di Frosinone e soprattutto ad Arce. Dopo la partenza dei soldati, in Arce restarono donne, anziani e bambini. Eppure, questo “fronte interno” resistette audacemente, portando avanti le attività produttive caratterizzanti la tradizione del luogo. In particolare la produzione laniera, tipica di tutta la Valle del Liri, che era già entrata in crisi tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, con il mancato collegamento ferroviario dell’asse Roma – Napoli in età giolittiana, provocando una marea migratoria che aveva spopolato la zona. Le attività laniere residue furono incrementate dalle donne, a favore dei combattenti, quando vennero istituiti i Comitati comunali di mobilitazione civile che si autofinanziavano con una tassa mensile fissa in soccorso alle famiglie dei richiamati e soprattutto allo scopo di inviare al fronte pacchi dono per i militari. Gli indumenti di lana prescritti per i soldati (ventriere, cappucci, guanti, calze) presenti nei pacchi, uscirono dalla filiera della Valle del Liri e lo stesso Comune di Arce - come altri del circondario - vi investì finanziamenti pubblici. Il destino di Arce tra le due guerre fu segnato dalla ripresa massiccia dell’emigrazione. Ma i migranti non dimenticarono la loro terra né “i cari fratelli caduti per la Patria” come attesta la deposizione della corona bronzea di alloro ai piedi del monumento ai Caduti. Non dimenticarono la tragedia dell’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale né i bombardamenti alleati nei tentativi di superare la linea Gustav. In questi tentativi Arce diventa un obiettivo rilevante. Sul suo territorio si consuma infatti, la battaglia di Monte Grande e Monte Piccolo, che nell’avanzata degli alleati costituirono avamposti di strategica importanza da sottrarre all’ occupazione tedesca. Su queste alture si posizionarono le divisioni britanniche, canadesi e indiane impegnate nelle difficile impresa di abbattere la “linea Hitler o Senger” realizzata dai tedeschi dopo la caduta di Montecassino tra l’inverno del 1943 e la primavera del 1944. Gli eventi della battaglia sono ricordati dalla testimonianza di Brian Clarcke, riportata nel libro Associazione Historia, Ceprano. "1944-1994 La Liberazione di Ceprano - Sulla Strada per Roma": “La statale n.6 piega a sinistra presso Arce e si congiunge prima di Ceprano con la n.82, continuando poi verso Frosinone. Il tratto che sovrappone i due percorsi, dal Convento dei Carmelitani alla giunzione con la n.82, era il principale obiettivo degli Irish Fusiliers mentre alla loro destra il reggimento Guards appoggiato da unità corazzate della 6ª Divisione, iniziava l'avvicinamento ad Arce, dove presso il Monte Piccolo e Monte Grande, i tedeschi avevano stabilito una forte linea di difesa e tenendo la strada sotto un pesante fuoco, rendevano l'avanzata molto difficoltosa (…) Le esplosioni delle granate di artiglieria e dei mortai tedeschi, rendevano difficile l'avanzata ed il terreno era cosparso di migliaia di "Shu mine" le mine che esplodevano a mezz'aria, provocando ferite mortali. Da posizioni interrate o ben mimetizzate, cannoni controcarro e carri Mark V "Pantera" armati di un micidiale pezzo da 75 mm, colpivano inesorabilmente i nostri carri Sherman che avevano il compito di appoggiare la fanteria, ma i ruoli si erano ribaltati e con armi individuali anticarro, la stessa doveva neutralizzare l'attacco dei carri e le postazioni nemiche. Le perdite tra i soldati erano alte e spesso la fortuna, o solo la casualità della propria posizione, tragicamente, inspiegabilmente salvava o spezzava la vita”. Le truppe alleate liberarono Arce il 29 maggio 1944; inglesi, canadesi e indiani proseguirono ad avanzare lungo il varco che si era così creato sulla via Casilina per arrivare a Roma. Ma risalirono anche altre truppe che aveva fiaccato le fortificazioni tedesche… E le donne non dimenticarono le violenze del corpo di spedizione franco-marocchino che si abbandonò a saccheggiamenti e stupri collettivi dopo aver scalzato i tedeschi dai monti Aurunci segnando Arce ed altri comuni del frusinate con il sigillo terribile di una guerra sporca che aveva trasformato i liberatori in carnefici.

Contenuti

Iscrizioni:
Lastra frontale:
RISPLENDA
LUCE PERENNE NEI SECOLI
ESEMPIO E MONITO
DI GAGLIARDE VIRTU’ CIVICHE
IL NOME VOSTRO GLORIOSO
ARCE
PIISSIMA MADRE NELLE NUOVE SORTI PER VOI D’ITALIA VI BENEDICE

S. TENENTE SERA AVV. RENATO DI SISTO
S. TENENTE SIMONELLI FEDERICO FU LUIGI
SERG. JADECOLA ROCCO FU GIUSEPPE
CAP. MAGG. CIOLFI GAETANO DI ACHILLE
CAP. MAGG. PROIA ROCCO FU ANTONIO
CAP. BOTTONE ANTONIO DI DOMENICO
CAP. COMPAGNONE ANTONIO DI TOMMASO
CAP. GERMANI GIUSEPPE DI ROCCO ELEUTERIO
CAP. GERMANI ROCCO DI GIUSEPPE
CAP. LANCIA GAETANO FU PASQUALE
CAP. MAINI ELEUTERIO DI GIUSEPPE
CAP. PARISI FRANCESCO DI GIUSEPPE
CAP. PELAGALLI PIETRO DI VINCENZO
CAP. PESCOSOLIDO GIOV. BATTISTA DI ANTONIO

Basamento frontale:
RICORRENDO IL PRIMO CENTENARIO DELL'UNITA' D'ITALIA
ARCE AI SUOI FIGLI MIGLIORI
CADUTI DOPO UN SECOLO PER L'ALTISSIMO IDEALE CHE CI AVEVA UNITO


MAGGIO MCMXXIII - OTTAVO ANNUALE
DALLA DICHIARAZIONE DELLA GUERRA VITTORIOSA
L'AMM.NE DEL COMUNE POSE

Scultura in bronzo frontale:
LA SOCIETA' DEGLI ARCESI DI AMERICA
AI LORO FRATELLI
CADUTI PER L'ITALIA

Lastra laterale destra:
SOLDATI

BATTISTA TOMMASO DI FRANCESCO
CALCAGNI GIUSEPPE DI ANDREA
CARBONI GIUSEPPE DI BENEDETTO
CARDUCCI ANTONIO DI LUIGI
CAVALIERE GIUSEPPE DI ANTONIA
CIOLFI EUGENIO FU ROCCO
CIOLFI LUIGI DI ELEUTERIO
CIOLFI NICOLA DI GIUSEPPE
CIOLFI ROCCO DI PASQUALE
COLANTONIO ALESSANDRO DI BERNARDO
COLANTONIO ANTONIO DI DOMENICO
COLANTONIO GIUSEPPE FU GAETANO
COLANTONIO SALVATORE DI ARDUINO
COLAFRANCESCO ANTONIO DI DOMENICO
COLELLA CRESCENZO DI LORETO
COLELLA ELEUTERIO DI DOMENICO
COMPAGNONE ELEUTERIO DI ROCCO
CONTE ANTONIO FU ANGELO
CONTE BERNARDO FU ANGELO
CORSETTI ANTONIO FU BERNARDO
CORSETTI BERNARDO DI ANTONIO
CORSETTI NICOLA DI BERNARDO
DI DINO LUIGI DI PIETRO
DI MEZZA LUIGI DI ANGELO
DI RUZZA FERDINANDO DI GIUSEPPE
DE SANTIS GIUSEPPE FU LUIGI
FALCIONE BERNARDO DI FILIPPO
FOLCARELLI DOMENICO DI MICHELE
FOLCARELLI GENNARO DI DOMENICO
FOLCARELLI LUIGI DI GAETANO
FOLCARELLI ROCCO DI BERNARDO
FRAIOLI ANTONIO FU PASQUALE
FRAIOLI GIUSEPPE FU BERNARDO
GERMANI ELEUTERIO DI LUIGI
GERMANI FILIPPO DI LUIGI

GERMANI GAETANO DI LUIGI

Lastra laterale sinistra:
SOLDATI

GIORGIO BERNARDO DI ANTONIO
GRIMALDI ELEUTERIO FU NICOLA
GRIMALDI GIUSEPPE FU NICOLA
GROSSI DOMENICO DI GAETANO
GROSSI ELEUTERIO DI GIUSEPPE
GROSSI GIUSEPPE DI BERNARDO
IADICOLA ANGELO DI ROCCO
LUCCHETTI BENEDETTO DI PASQUALE
LUCCHETTI NICOLA DI PASQUALE
MAINI ANTONIO DI ELEUTERIO
MAINI BERNARDO DI LUIGI
MASSARI GIUSEPPE FU NICOLA
MASTROCOLA AMATO DI ANGELO
MASTROMATTEI DOMENICO DI NICOLA
MOLLICONI BERNARDO DI FRANCESCO
NARDONE PIETRO FU FRANCESCO
PELAGALLI GIOVANNI DI ANTONIO
PESCOSOLIDO ANTONIO DI LUIGI
PESCOSOLIDO SALVATORE FU PASQUALE
POLSELLI ANTONIO DI DOMENICO
POLSELLI DOMENICO FU FILIPPO
POLSELLI ELEUTERIO DI ANTONIO
POLSELLI GAETANO FU LUIGI
POLSELLI PASQUALE DI ANTONIO
POLSELLI VINCENZO DI STEFANO
QUATTRUCCI GIOVANNI FU SISTO
ROSSILLI SISTO DI DOMENICO
SBARDELLA ANGELO DI BERNARDO
SBARDELLA SALVATORE DI LUIGI
SIMONELLI ANGELO DI BERNARDO
SIMONELLI ANTONIO DI FRANCESCO
SIMONELLI ANTONIO DI LUIGI
SIMONELLI ELEUTERIO DI PIETRO
TRILLO BERNARDO DI DOMENICO
VITTI ELEUTERIO DI GIUSEPPE

Lastra postriore:
GUERRA 1940 – 1945

CADUTI MILITARI

BENIGNI DOMENICO
CALCAGNI ANGELO
CALCAGNI GUIDO
CIOLFI GAETANO
COLANTONIO QUIRINO
CORSETTI LUIGI
DE MARCO FILIPPO
GAMBETTA ENRICO
GRIMALDI MICHELE
GRIMALDI SALVATORE
LOYOLA GIOVANNI
MARZILLI ARMANDO
MASTROMATTEI BERNARDO
MASTROMATTEI ELEUTERIO
MATTEI BERNARDO
NARDOZZI PIETRO
PANTANELLA NANDO
PASQUAZZI FRANCESCA
PATRIARCA MARIO
PESCOSOLIDO ALESSANDRO
PESCOSOLIDO ALFREDO
POLSELLI ENRICO
POLSELLI ENRICO (1922)
POLSELLI GIUSEPPE
PROIA GIUSEPPE
SIMONELLI ANTONIO
SIMONELLI FILIPPO
VALLETTA ANGELO

VITTIME CIVILI

ARCESE LUIGI
BATTISTA ASSUNTA
BATTISTA DONATO
BATTISTA VITTORIA
BENIGNI BRUNO
BENIGNI ENZO
BENIGNI FRANCESCO
BENIGNI MARIA ANTONIA
BOVE ASSUNTA
BOVE ELEUTERIO
CALCAGNI GIUSEPPE
CARDONE ROCCO
CARDUCCI CHIARA
CAVONI ANTONIA
CIOLFI ANTONIO
CIOLFI CRESCENZI
CIOLFI GIOVANNI
COLAFRANCESCO LUCIA
COLAFRANCESCO MARIANNA
COLAFRANCESCO VIRGILIO
COLANTONIO DOMENICO
COLANTONIO SALVATORE
FOLCARELLI GIUSEPPE
FOLCARELLI LUIGI
GERMANI ADELE
GERMANI ANGELO
GERMANI GIOVANNI DI L.
GERMANI GIOVANNI FU L.
GERMANI GIUSEPPE
GERMANI LAURA
GERMANI MARIA GIUS.
GRIMALDI ANGELO
LAI MARINO
LAI VINCENZO
MAINI ARMANDO
MAINI DOMENICO
MAINI GIOVANNI
MAINI VINCENZO
MARZILLI FRANCESCO
MARZILLI GIOVANNI
MARZILLI GIUSEPPE
MARZILLI RENATO
MASSARI GIUSEPPINA
MOLLICONE PASQUALE
PANTANELLA ANTONIO
PESCOSOLIDO CELESTE
PESCOSOLIDO LIDIA
PESCOSOLIDO MARIA
POLSELLI ANTONIO
POLSELLI FILOMENA
POLSELLI TERESA
PROIA LUCIA
SANTOPADRE VINCENZO
SIMONELLI ELEUTERIO
Simboli:
E' presente il simbolo della fiaccola della vittoria posto all'apice dell'obelisco e il simbolo della corona d'alloro posto ai piedi del Monumento.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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