Posizione
- Nazione:
- Italia
- Regione:
- Emilia-Romagna
- Provincia:
- Reggio Emilia (RE)
- Comune:
- Rubiera
- Frazione:
- Rubiera, Piazza Gramsci
- Indirizzo:
- Piazza Antonio Gramsci, 4 Rubiera (RE)
- CAP:
- 42048
- Latitudine:
- 44.654
- Longitudine:
- 10.782240000000001
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Il monumento è collocato davanti al teatro Herberia e vicino alla Rocca di Rubiera.
- Data di collocazione:
- 13/06/1926
- Materiali (Generico):
- Laterizio, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento è realizzato principalmente in cemento e marmo bianco.
La struttura è posta su un supporto di cemento costituito da due pilastri e due lapidi, in alto decorate da rami di alloro e di quercia; sul basamento è ancora possibile leggere l'antica epigrafe.
I due pilastri sono collegati da una parete che sorregge le lapidi dei nominativi dei caduti dal 1940 al 1945; al centro è presente un rilievo marmoreo raffigurante due uomini, il primo che sorregge il secondo morente.
Inizialmente al posto del rilievo era collocata una statua in bronzo che venne fusa negli anni quaranta per ricavarne metalli destinati alla creazione di nuovi armamenti; inoltre, l'area circostante, attualmente occupata dal Teatro Herberia e da un parcheggio, era decorata da un giardino che rendeva molto più piacevole la vista del monumento.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Rubiera
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Questa struttura comprende tutti i morti di Rubiera delle due guerre mondiali. Il monumento è un'opera degli architetti modenesi Bisatti e Lazzaretti che lo avevano progettato insieme ad un ampio giardino e contornato di quattro aiuole fiorite, era in origine completato da un statua in bronzo dello scultore Malagoli raffigurante un soldato. Fu inaugurata il 13 giugno 1926. Originariamente era situato in un giardino ed era formato principalmente da una statua di bronzo; adesso sono presenti le lapidi raffiguranti i nomi dei caduti della prima guerra mondiale e della seconda guerra mondiale; quest'ultima parte fu realizzata nel 1948. La scultura, posta al centro di un’ara marmorea con gradinata centrale e delimitata da due pilastri con lapidi e nomi dei caduti, fu sottratta e fusa negli anni Quaranta per recuperare il metallo da destinare a nuovi armamenti. Il paramento ai lati della statua era ornato da due ghirlande con gladio, uno rivolto l’alto, l’altro verso il basso. Di tale struttura, inaugurata il 13 giugno 1926, restano oggi i due pilastri con le lapidi e parte del basamento, su cui si legge ancora la vecchia epigrafe. Attualmente, i due pilastri sono uniti da una parete di marmo con i nomi dei caduti della seconda guerra mondiale, spezzata al centro da un rilievo realizzato nel 1948. Sul retro del monumento, quasi completamente coperto da intonaco cementizio, si scorgono incise alcune lettere, possibili resti di un’epigrafe d’epoca perduta.
Contenuti
- Iscrizioni:
- La lastra a destra del monumento comprende i nominativi dei caduti della guerra del 1915 1918.
La lastra a destra del bassorilievo comprende i nominativi dei «MILITARI» e dei «PARTIGIANI» caduti nel 1940-1945.
La lastra a sinistra del monumento comprende i nominativi dei caduti della guerra del 1915 1918.
La lastra a sinistra del bassorilievo comprende i nominativi dei «DISPERSI» e dei «CIVILI»
Caduti (1915-1918) prima lapide:
-sold. Ansaloni Giuseppe;
-sold. Aranci Vittorio;
-sold. Balestrazzi Claudio;
-sold. Barbolini Federico;
-cap. Bedogni Mario;
-cap. Bertani Celso;
-sold. Bertarelli Luigi;
-sold. Bertelli Domenico;
-sold. Bervini Innocente;
-sold. Bigi Luigi;
_sold. Bigi Pietro;
-cap. Boilini Rag. Roberto;
-sold. Bonini Attilio;
-serg. Bortoletti Carlo;
-serg. Braglia Eugenio;
-cap. Cadoppi Geminiano;
-sold. Cavani Vincenzo;
-sold. Cocchi Alfredo;
-sold. Corsi Roberto;
-sold. Cottafavi Venceslao;
-sold. Creti Primo;
-sold. Curti Eugenio;
-sold. Dallai Ciriaco;
-sold. Degani Antonio;
-sold. Fantini Giuseppe;
-sold. Farioli Torrido;
-sold. Febbrarante Ilario;
-cap. Ferraboschi Luigi;
-sold. Ferraboschi Serafino;
-sold. Ferracini Bruno;
-sold. Ferracini Ottorino;
-ten. Ferretti Rag. Anselmo;
-sold. Ferretti Carlo;
-sold. Ferretti Marino;
-sold. Ficarelli Prospero;
-sold. Fontanesi Andrea;
-sold. Fontanesi Massimiliano;
-sold. Foroni Alberto;
-sold. Foroni Severino;
-sold. Franchini Guerrino;
-sold. Ganassi Paolo;
-sold. Gatti Fernando;
-cap. Gatti Ferruccio;
-sold. Gatti Ugo;
-sold. Gazzotti Renato;
-sold. Gibertini Fermo;
-cap. Gibertoni Paolo;
-sold. Giroldi Nicodemo;
-cap. m. Gozzi Umberto;
-sold. Grasselli Domenico;
-sold. Iori Alfredo;
-sold. Iori Carlo.
Caduti (1915-1918) quarta lapide:
-sold. Iori Umberto;
-sold. Iotti Celso;
-sold. Lusvardi Carlo;
-sold. Magnani Vincenzo;
-sold. Magni Carlo;
-sold. Malagoli Vito;
-sold. Maletti Alfredo;
-sold. Malverti Amos;
-cap. Manfredini Pietro;
-sold. Marchio Gaetano;
-cap. Martinelli Gaetano;
-sold. Mattioli Mario;
-sold. Messori Dante;
-sold. Messori Luigi;
-sold. Morandi Vittorio;
-sold. Morselli Primo;
-sold. Mussini Giuseppe;
-sold. Muzzarelli Clemente;
-sold. Pecorari Fedele;
-sold. Prati Giovanni;
-sold. Ravotti Pietro;
-sold. Riva Emilio;
-sold. Romoli Vincenzo;
-sold. Ruggerini Anselmo;
-sold. Ruggerini Pietro;
-sold. Ruggerini Virginio;
-cap.m. Ruozzi Roberto;
-sold. Ruspaggiari Umberto;
-cap. Sacchetti Emilio;
-sold. Salami Giuseppe;
-cap. Scapinelli Daniele;
-sold. Siti Alfredo;
-sold. Soncini Giuliano;
-sold. Terenziani Romano;
-sold. Torricelli Angelo;
-sold. Torricelli Tommaso;
-sold. Trenti Vito;
-sold. Turini Anacleto;
-sold. Valli Turibio;
-sold. Varesani Primo;
-sold. Varini Ettore;
-sold. Venturelli Oreste;
-sold. Vezzani Ildebrando;
-sold. Vellani Ettore;
-sold. Zafferi Ferdinando;
-cap. Zarotti Antonio;
-s.ten. Malagoli Giuseppe;
-sold. Levoni Andrea;
-sold. Oppiani Amedeo
-serg. Bonezzi Natale.
Caduti (1940-1945) seconda lapide:
Militari
-serg. Annovi Vito;
-sold. Bedocchi Gino;
-sold. Bondi Carlo;
-sold. Cottafava Riccardo;
-sold. Dallai Francesco;
-cap.m. Ferrari Albino;
-serg. Ferretti Francesco;
-sold. Friggeri Evaristo;
-cap.m. Gambarini Eros;
-sold. Iori Terisio;
-sold. Iori Umberto;
-sold. Longagnani Pacifico;
-sold. Messori Evaristo;
-sold. Neroni Guerrino;
-cap.m Oleari Ettore;
-sold. Onfiani Giuseppe;
-sold. Parmeggiani Valentino;
-sold. Rebecchi Marcello;
-cap.m. Rossi Giovanni;
-serg.m. Ruozzi Gino;
-sold. Sassi Gino;
-sold. Sighinolfi Guido;
-sold. Siligardi Cornelio;
-cap. Siligardi Geo;
-ten. Valeriani Aldemaro.
Partigiani
-comm. Beltrami Ido;
-inten. Bergianti Gino;
-part. Bonacini Giuseppe;
-v.comm. Conti Giulio;
-part. Iotti Angelo;
-part. Manfredini Andrea;
-part. Pasquali Giovanni;
-part. Porta Luigi;
Caduti (1940-1945) terza lapide:
-sold. Cigarini Ettore;
-sold. Curatolo Giovanni;
-sold. Ferraboschi Serafino;
-marin. Magnani Francesco;
-sold. Manzini Carlo;
-sold. Poppi Jon;
-sold. Rabitti Alfredo;
-sold. Romoli Vincenzo;
-sold. Rosselli Arnaldo;
-carab. Sembianti Gino;
-cap. Siligardi Francesco;
-sold. Vezzalini Fausto;
-sold. Vezzalini Roberto;
-sold. Vezzalini Aldo;
-cap. Vezzelli Adalgiso.
Civili
-Bertoni Ivaldo;
-Cocchi Sigismondo;
-Colli Ernesto;
-Cottafava Bruno;
-Del Monte Luigi;
-Gualdi Alfonso;
-Iori Gino;
-Martini Leone;
-Ruggerini Ciro;
-Spaggiari Giuseppe;
-Valli Marzio;
-Vezzelli Guglielmo;
-Zannoni Angelo;
-Zavalli Antonio;
-Giustini Raffaello.
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Il monumento in questione colpisce chi lo guarda in quanto, nonostante parti di esso siano rovinate, mantiene la propria bellezza e il proprio ordine suddividendo i caduti delle rispettive guerre in modo preciso.
La pietra doveva essere circondata inizialmente da un giardino andato perso nel tempo a causa della costruzione di alcuni edifici: la piccola area verde è una delle qualità positive del monumento andate perse come, per esempio, la statua in bronzo sostituita nel 1948 dal rilievo.
Le lapidi con il loro marmo bianco non nascondono purtroppo la struttura in cemento sporca e rovinata, tuttavia è sempre bello sapere che le vittime delle grandi guerre, anche di un piccolo comune come quello di Rubiera, vengano ricordate grazie a questi monumenti.