Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Chiesa Madre
- CAP:
- 98043
- Latitudine:
- 38.193881308852
- Longitudine:
- 15.370833569613
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area verde, all'interno di un'aiuola
- Data di collocazione:
- 4 novembre 2014
- Materiali (Generico):
- Marmo, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- La struttura presenta diversi materiali: marmo bianco di Carrara, marmo travertino e calcestruzzo.
Le targhe sono in plexiglass.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Valdina
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il monumento nella sua versione originaria era aniconico, cioè privo di sculture e di elementi decorativi.
NOTIZIE SUI CADUTI
COSTA GIUSEPPE: Nominativo e paternità: COSTA GIUSEPPE DI FRANCESCO
Albo d'Oro: Sicilia II - (Vol XXI) (21)
Province: CT - ME - SR
Pagina: 129
Sub in Pagina: 30
Comune nascita: Valdina
Provincia nascita: Messina
Regione nascita: Sicilia
Comune nascita attuale: Valdina
Provincia nascita attuale: Messina
Regione nascita attuale: Sicilia
Data nascita: 17 Ottobre 1892
Grado in Albo: Soldato
Grado Uniformato: Soldato
Reparto in Albo: 145 Reggimento Fanteria
Reparto Uniformato: 145 Reggimento Fanteria
Arruolamento: Distretto Militare Di Messina
Casualità: morto
Data Morte: 26 Settembre 1916
Luogo Morte: Ospedaletto Da Campo N. 46
Causa Morte in Albo: Ferite Riportate In Combattimento
Causa Morte Uniformata: Ferite riportate in combattimento
CROCE GIOVANNI, NATO IL 16 OTTOBRE 1921 A VALDINA (MESSINA) - DECEDUTO AD AACHEN/AQUISGRANA (NORD
RENO-WESTFALIA) IL 18 MARZO 1945 - SEPOLTO A FRANCOFORTE SUL MENO (GERMANIA) - CIMITERO MILITARE
ITALIANO D'ONORE - POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO E - FILA 8 - TOMBA 23. FONTI: 1A, 1B
Contenuti
- Iscrizioni:
- Prima targa:
VALDINA AI SUOI FIGLI
Soldati (Giuseppe Ungaretti)
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
A destra del tronco:
Memoria (Amministrazione Comunale)
Non occorre scuoter l’arbusto
Per raccogliere le membra del Giovane fusto.
Cadono le foglie e la campana risuona
E per Essi, d’Alloro, le foglie si cingon a corona.
Seconda targa:
Caduti I Guerra Mondiale (1915 – 1918 )
Costa Giuseppe (Valdina, 17 ottobre 1892 – Ospedale da Campo n°46, 26 settembre 1916)
Grillo Antonino (Valdina, 7 agosto 1891 – Monte Pal Piccolo, 23 giugno 1916)
Cannuni Antonino (Valdina, 7 maggio 1886 – 13° sezione di sanità, 18 giugno 1917)
Forestieri Andrea (Valdina, 12 febbraio 1899 – Monte Grappa, 2 novembre 1918)
Caduti II Guerra Mondiale (1939 – 1945 )
Sindoni Nicola (Valdina, 21 settembre 1905 – Plaza, 17 novembre 1940)
Di Stefano Francesco (Spadafora, 1919 – Ospedale militare di Nettunia, 17 luglio 1941)
Di Stefano Filippo (Valdina, 13 aprile 1913 – Selby, 25 marzo 1944)
Visalli Nicola (Valdina, 24 gennaio 1914 – Russia, 20 febbraio 1943)
- Simboli:
- Sulla seconda targa lo stemma del Comune di Valdina: partito semitroncato: al PRIMO di azzurro al pino d'Italia verde, fondato su una pianura dello stesso e sormontato da tre stelle d'oro di cinque raggi; al SECONDO d'oro ai due gigli rossi ordinati in fascia; al TERZO di rosso allo scettro d'oro posto in palo. Al di sotto dello scudo è presente una lista di rosso, bifida e svolazzante, riportante in lettere capitali nere il motto: Valdina Felix.
Sui rami dell'albero: Croce al merito di guerra: Istituita alla fine della prima guerra mondiale, la Croce al merito di guerra venne concessa a tutti i combattenti italiani che avessero onorevolmente prestato servizio attivo per un periodo minimo ben definito in zona di guerra o fossero stati feriti o caduti in azione. Questa onorificenza venne consegnata a gran parte dei combattenti della prima guerra mondiale e della seconda guerra mondiale, oltre ai combattenti nella guerra italo-etiopica del 1935-36, in quanto non presupponeva l'esecuzione di atti di particolare valore militare. Essa era conferita a militari e militarizzati cui fosse stato riconosciuto il servizio per almeno cinque mesi in zona di guerra; che avessero riportato ferite o mutilazioni in combattimento; che si fossero distinti in operazioni di notevole importanza; se marittimi, che avessero compiuto un periodo di navigazione della durata di almeno cento giorni; se appartenenti al personale di volo, che avessero compiuto complessivamente almeno sessanta ore di volo in zona di guerra; che fossero stati catturati e deportati in Germania o in territori controllati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e la deportazione si fosse protratta per un periodo di almeno cinque mesi. Parimenti avevano diritto tutti i caduti, i dispersi ed i morti nei campi di prigionia tedeschi o nipponici.
Altro
- Osservazioni personali:
- Sitografia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Croce_al_merito_di_guerra
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Valdina-Stemma.png
https://dimenticatidistato.files.wordpress.com/2015/06/messina-e-provincia1.pdfhttps://www.cadutigrandeguerra.it/CercaNome.aspx
Bibliografia: L. Giacobbe, Memorie della Grande Guerra, Di Nicolò Edizioni, 2016
Notizie sul Comune di Valdina
Valdina è un comune italiano della Provincia di Messina in della Regione di Sicilia. I suoi abitanti sono chiamati valdinesi.
Il comune si estende su 2,8 km² e conta 1 352 abitanti dall'ultimo censimento della popolazione. La densità di popolazione è di 491,6 abitanti per km² sul Comune.
Il territorio del comune di Valdina è di origine antica e secondo alcuni in epoca pre-romana l'attuale chiesa di San Pancrazio sarebbe stata una torre di avvistamento per le navi provenienti dalle isole Eolie.
Comunque, fu in epoca romana che si formò il primo "pagus" (o villaggio) nell'area dove sorge oggi Roccavaldina, e l'area fra Monforte e Rometta fu chiamata Rachal El-melum (o Rachal El-melue) sotto la dominazione araba, e successivamente Casale del Conte (Casale Comitis) in epoca normanna.
Nel 1168 Guglielmo II concesse il Casale del Conte alla badessa del monastero messinese di Santa Maria della Scala
A seguito della presa del potere da parte del dominio aragonese vennero creati due feudi: La Rocca (odierna Roccavaldina) e Maurojanni (o Mauro Giovanni, odierna Valdina).
Nel 1509 i feudi furono ceduti da Gilberto Pollicino Castagna alla famiglia Valdina, arrivata dalla Spagna. I Valdina contribuirono per due secoli allo sviluppo dei borghi, finché l'ultimo discendente della famiglia, Giovanni Valdina Vignolo, morì nel 1692 senza lasciare eredi.
Nel 1929 Valdina e i vicini comuni di Spadafora San Martino e Venetico furono fusi nel nuovo comune di Spadafora. Tuttavia nel 1940 il comune di Venetico fu ricostituito nei suoi vecchi confini e il territorio che fu di Valdina venne aggregato a Roccavaldina. Nel 1948 fu ricostituito in comune autonomo nei suoi vecchi confini.