253657 - Monumento ai Caduti in guerra di Adrara San Rocco (BG)

Monumento dedicato ai caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale. E’ costituito da una colonna spezzata in marmo posta su tre blocchi di arenaria sorretti da un pilastro centrale a base quadrata e da due lastre laterali dello stesso materiale su cui sono installate due lapidi in marmo con i nomi dei caduti. Sul lato inferiore della lastra di destra il simbolo della Repubblica italiana con delle rose e una copia della Pietà di Michelangelo entrambi in bronzo. La struttura è collocata all’interno di un recinto semicircolare ed è attorniata da aiuole. Sul retro un’asta portabandiera con il vessillo tricolore. 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Guglielmo Marconi
CAP:
24060
Latitudine:
45.713487036093
Longitudine:
9.9587801157451

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area delimitata a lato strada di fronte al cimitero.
Data di collocazione:
1967
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in arenaria, colonna spezzata e lapidi in marmo, decorazioni in bronzo.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione comunale di Adrara San Rocco.
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento è stato sottoposto a un restauro nel 1985.

Notizie su alcuni dei caduti:

Zanini Elia, soldato del 5° Reggimento alpini, nato ad Adrara San Martino il 7 marzo 1896, caduto il 15 maggio 1916 in combattimento. Riportiamo una fonte: L’11 giugno del 1916, il compagno del soldato Zanini Elia, Volpi Giuseppe, tornato a casa per una breve licenza, racconta della morte del suo compagno con queste parole: ”Eran circa le dieci antimeridiane del 15 maggio; circa una ventina di soldati stavano riparati entro una galleria da poco incominciata. Un 305, venuto dalla Valsugana, cadde a piombo in detta galleria che trovavasi in cima Valdassa, sotto un 200 metri dal fortino. Il proiettile non scoppiò e rimase sotterrato. Sei soldati rimasero però uccisi sotto le macerie e tra questi il suddetto Zanini Elia. I cadaveri furono sepolti il 17 a sera tutti insieme, circa 400 metri più in basso della vallata”.

Piccioli Cappelli Diomede, soldato del 2° Reggimento genio, nato ad Adrara San Rocco il 12 agosto 1883, caduto il 22 giugno 1918 presso l’ospedale del campo n. 055 per ferite da combattimento.
Il 10 luglio 1918 il cappellano G. Delli Paolo spedisce dal fronte una lettera al parroco di Adrara San Rocco Giovanni Asperti per recare notizie riguardo la morte del soldato Piccioli Cappelli Diomede, scrivendo: “Zona di guerra addì 10 luglio 1918.
Molto Reverendo Parroco, alle notizie comunicate d’Ufficio alla famiglia Piccioli, aggiungo ancora le mie, dietro sua richiesta, nell’intendimento sicuro di alleviare il dolore provato per la perdita avuta. Il Piccioli adunque veniva ricoverato in questo ospedale la sera del 21 u.s.m. per ferita penetrante al vertice del cranio in condizioni poco rassicuranti. Accostatomi al suo letto, dopo un po’ di tempo, rivolsi a lui parole di conforto disponendolo alla rassegnazione ed a fidare nell’aiuto divino. Al mattino del 22 ricevette con edificante pietà e calma i Ss. sacramenti accettando o meglio sopportando i dolori della ferita. Scrissi una cartolina a nome suo all famiglia velando alquanto le condizioni del loro Diomede. Nella giornata sembrava fuori pericolo tanto era calmo e sorridente a ognuno che si avvicinava. Tutto ad un tratto, verso le 23 del medesimo giorno, fui chiamato d’urgenza al suo letto perché aveva cambiato aspetto e mi accorsi che era in preda ad uno shock traumatico. Senz’altro recitai le preghiere per i moribondi e, dopo soli 15 minuti, il Piccioli spirava nel bacio del Signore, calmo e sereno come il tramonto del sole. Non si addolori la famiglia per non aver potuto socchiudere gli occhi al loro caro Diomede; tale onore fu concesso a me dopo aver benedetta la salma con acqua benedetta. Nel pomeriggio del 23 il cadavere veniva trasportato al cimitero di Mira ove fu seppellito e su di esso posa una croce posta con fraterna mano dai soldati suoi compagni al n. 57910. Sii cortese nel dare le condoglianze mie all’addolorata famiglia, rassicurandola che il suo Diomede morì in pace dopo d’aver adempiuto al dovere di soldato e di cristiano.
Con i sensi di stima,
Cappellano G. Delli Paoli”

Contenuti

Iscrizioni:
Lapide sinistra:

AI NOSTRI CADUTI,
PERCHÉ NON FOSSERO DIMENTICATI…
1915
CAFFI PIERINO
MAFFI BENIAMINO
1916
ZANINI ELIA
LATINI LUIGI
MARTINELLI MARCO
CAMBIANICA CASIMIRO
PICCIOLI CAPPELLI MARCO
BETTI BATTISTA FU LORENZO
VALCESCHINI PIETRO
1917
MARTINELLI GIOVANNI
CHIERICO VIZZARDI PIERINO
FIENI ROCCO
CARMINATI GIOVANNI
BETTI SPERANDIO
VOLPI SERAFINO
CHITÒ SPERANDIO
MARTINELLI BENIAMINO
MARTINAZZI FRANCESCO
CAFFI MARCO
1918
PICCIOLI CAPPELLI DIOMEDE
VIZZARDI GIOVANNI
BETTI BATTISTA FU PIETRO
CHITÒ PRIMO
MARTINELLI GIUSEPPE
CAMBIANICA PIETRO
1919
PICCIOLI CAPPELLI GIUSEPPE

Lapide destra:

CADUTI 1940-45
BETTI PASQUALE
PLEBANI TARCISIO
BORDOGNA BRUNO
BRESCIANI ELIA
CHINELLI DIOMEDE
PEROLARI ROCCO
PEROLARI MANSUETO
BETTI GUGLIELMO
BETTI LUIGI
CAITO GIUSEPPE
MARTINAZZI MANSUETO
MARTINELLI GUIDO
MORANDINI MARIO
VOLPI GIACOMO

1967
Simboli:
La colonna spezzata rappresenta la vita stroncata dei soldati che sono morti nel pieno della loro vita per servire la patria.
Nella lapide destra è presente una rosa, che simboleggia la caducità della vita e il sacrificio dei caduti. Sono inoltre presenti l’emblema della Repubblica Italiana, a sottolineare il senso di appartenenza alla Repubblica formatasi dopo la Seconda guerra mondiale, e una riproduzione in miniatura della “Pietà” di Michelangelo, che rappresenta il dolore per la perdita dei figli della patria.

Altro

Osservazioni personali:
Censimento a cura dell'allievo Davide Proverbio, classe 3B a.s. 2023/24.

Fonti: Le notizie sui caduti si trovano nell'archivio comunale di Adrara San Rocco.

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