231691 - Monumento ai Caduti nella Grande Guerra di Patti (ME)

Il monumento ricorda i Caduti di Patti della Prima guerra mondiale. Rappresenta un’allegoria del sacrificio del soldato per la Patria. È a cippo, di marmo, costituito da un gruppo scultoreo composto da due figure maschili nude, coperte appena da un panneggio e protese entrambe verso il cielo. La figura più alta solleva con la mano destra un gladio, con la sinistra regge il panneggio tenuto anche dall’altra figura, alla quale avvolge il capo. La stele si erge su un basamento a sei gradini di pietra, sul quale, nella parte alta, sono incisi i nominativi di n.104 caduti, secondo l’ordine: medaglie d’oro, ufficiali in ordine di grado, graduati e soldati. Davanti al monumento, che è posto al centro di una grande aiuola quadrata, è presente una lampada votiva in ferro battuto. Ai due angoli frontali si trovano due cannoni e, a quelli retrostanti, due mitragliatrici. L’area, che è di circa 250 mq, è delimitata da una recinzione in ferro con un cancelletto d’ingresso.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Guglielmo Marconi
CAP:
98066
Latitudine:
38.138771397747
Longitudine:
14.966674868752

Informazioni

Luogo di collocazione:
Al centro di Piazza G.Marconi
Data di collocazione:
24 Maggio 1928
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Gruppo scultoreo in marmo, composto da due figure maschili nude, coperte appena da un panneggio e protese verso il cielo.
Fregi in marmo bianco
Scaloni in pietra
Lampada votiva in ferro battuto
Ringhiera di recinzione e cancelletto in ferro
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Patti
Notizie e contestualizzazione storica:
Il monumento si trova nella centralissima Piazza Guglielmo Marconi, vicino al Parco comunale detto “Robinson”.Il monumento è la traduzione in marmo dell’opera del prof. Oreste Mammana (la cui firma è posta sulla parte architettonica, ai piedi del gruppo scultoreo), eseguita dal laboratorio per la lavorazione del marmo diretto dal prof. Carlo Nicoli da Carrara.  Fu commissionato dal Comitato Cittadino Pro-Monumento, costituitosi nel 1921 e presieduto dal Sindaco di Patti che con una lettera datata 7 giugno 1922, richiese alla Deputazione Provinciale di Messina una ulteriore elargizione in denaro rispetto alla somma di lire 50.000 già concessa a ciascun comune della Provincia che avesse deliberato la costruzione di un monumento ai caduti della Grande Guerra, per far fronte alla spesa totale superiore a lire 100.000. La somma pattuita con l’autore dell’opera, il prof. Oreste Mammana per l’esecuzione del cippo marmoreo fu di lire 60.000. L’autore [Patti (ME), 1892 - Santa Marina di Salina (ME), 1964] aveva realizzato il modello a Palermo, con un gruppo più numeroso di nudi, destinato per un monumento di una città veneta. La traduzione in marmo fu eseguita ad opera del laboratorio per la lavorazione del marmo diretto dal prof. Carlo Nicoli da Carrara. Nel 1926 era già realizzato il basamento, destinato a sorreggere la stele. L’inaugurazione del monumento ebbe luogo il 24 maggio del 1928.
Una cancellata in ferro, dismessa durante la Seconda Guerra mondiale per la necessità di recuperare il metallo, era stata realizzata dalla fonderia Francesco Spinnato di Patti Marina. La recinzione attuale fu eseguita nel 1949 dalla “Metallurgica Vittorio Orunzo” di Milano e modificata nel 1957 dalle ditte Palmeri e Lorenzini. Il monumento è stato restaurato nel giugno del 2003.
Riqualificazione dell’area:
Il monumento necessita di un ritocco delle scritte e dei nomi dei caduti, che il tempo ha vistosamente reso illeggibili, essendo trascorsi vent’anni dall’ultimo restauro.
Il 24 maggio 2022 è stata effettuata da parte del Comune un’operazione di pulizia del verde della centralissima Piazza Marconi e, in particolare, delle aiuole che si trovano nell’area circostante il monumento.
NOTIZIE SUI CADUTI
ERMITO TINDARO, NATO IL 19 MAGGIO 1908 A PATTI (MESSINA) - DECEDUTO IL 3 MAGGIO 1945 - SEPOLTO A FRANCOFORTE SUL MENO (GERMANIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO D'ONORE - POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO D - FILA 10 - TOMBA 20. FONTI: 1A, 1B
ORLANDO PASQUALE, NATO L’11 FEBBRAIO 1922 A PATTI (MESSINA) - SOLDATO - DECEDUTO A LINZ AN DER DONAU (ALTA AUSTRIA) IL 17 FEBBRAIO 1945 - SEPOLTO A MAUTHAUSEN (AUSTRIA) - CIMITERO MILITARE ITALIANO - POSIZIONE TOMBALE: FILA 7 - TOMBA 727. FONTI: 1A, 3
CAPITANO FILIPPO ZUCCARELLO MEDAGLIA D'ORO AL VALORE
Nasce il 26 settembre 1891 ed è il primo di quattro figli. Frequenta le scuole tecniche, ma nonostante una spiccata predisposizione per la matematica decise a tredici anni di entrare nel collegio militare di Napoli e a diciassette fu ammesso nella Regia Accademia militare di Torino. Quando il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra, Filippo Zuccarello era ufficiale d’Artiglieria. In principio col suo reparto fu mandato lontano dal fronte, ma impaziente di combattere chiese di andare sul Carso. Dopo un breve addestramento fu assegnato alla gloriosa terza armata guidata dal Duca d’Aosta. L’8 agosto alla testa di un manipolo di soldati, con un’azione fulminea, raggiunse la vetta del Podgora catturando nove ufficiali, trecentocinquanta uomini e liberò cento italiani già prigionieri. Per questa azione gli fu assegnata, il 13 marzo 1917, la medaglia d’argento al valor militare. Fu insignito anche di un’altra medaglia d’argento per un’azione a quota 208 ed encomi solenni. Il 23 maggio 1917 sul Carso si scatenò l’inferno il capitano Zuccarello, alla testa della 112ª Batteria, sin dal mattino, distrusse le trincee nemiche. Lo svolgersi dell’azione era favorevole alle nostre truppe. Il secondo Battaglione avanzava vittorioso quando il suo comandante veniva colpito a morte. I soldati hanno momenti di incertezza e rallentano la marcia. Allora Filippo Zuccarello che dal suo posto di osservazione si rende conto dell’accaduto lascia la sua Batteria e si butta al comando del battaglione spingendo gli uomini a proseguire l’avanzata sventolando un fazzoletto tricolore. Riescono così a prendere d’assalto la trincea nemica, ma una pallottola colpisce in fronte il nostro eroe. Si avvera così ciò che egli aveva preannunciato in una lettera scritta poco tempo prima alla sorella “Se dovrò lasciare la vita per la Patria, ricordati che sono felice; quindi nessuna disperazione”. Il 25 maggio 1917 la famiglia riceve la notizia della sua morte, la salma del capitano Zuccarello venne tumulata nei pressi di Ferletti nel comune di Doberdò, in provincia di Gorizia, mentre con delibera n° 68 del 29 giugno 1917, si fissarono per il 23 giugno i solenni funerali nel Duomo. Alle onoranze funebri parteciparono le autorità civili, militari e religiose con tutte le rappresentanze delle scuole, il popolo pattese con il sindaco Ignazio Accordino e il vescovo mons. Ferdinando Fiandaca. Ad un anno dalla sua morte, un comitato cittadino commemorò in Patti Marina l’eroe e fu scoperta la lipide murata nella casa che gli aveva dato i natali con un discorso ufficiale pronunciato dallo storico pattese duca Vincenzo Ruffo, principe della Floresta.

Contenuti

Iscrizioni:
Prospetto principale del basamento:
COSCIENTI DEL MORTALE PERICOLO / RISPOSERO ALL’APPELLO DELLA PATRIA / OFFRENDO SENZA ESITARE LA GIOVANE VITA / NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE / 1915 - 1918.

Prospetto sinistro:
NON LE BALZE DELL’ALPE / NON LA PETRAIA DEL CARSO / VIETARONO AI NOSTRI EROI / PORRE I SALDI CONFINI D’ITALIA.

Sul retro:
IL SACRIFICIO CHE LI ASSUNSE ALLA GLORIA / SIA SPRONE AGLI IGNAVI / RAMPOGNA AI VILI / MONITO AI PRESENTI ED AI FUTURI.

Prospetto destro:
COL GRIDO FATIDICO DI SAVOIA / CHIARE NELL’OCCHIO SEMISPENTO / LE IMMAGINI DI SPOSE E DI MADRI / MANDARONO LORO L’ULTIMO BACIO.

Sulla lapide del palazzo:
PERENNE COME IL TEMPO / RICORDANDO LA DATA DEL 4 NOVEMBRE 1918 / A RENDERE IL RICORDO / DE LE GLORIOSE GESTA DEI COMPAGNI / CHE DA LA LOTTA GIGANTESCA / COL PROPRIO SANGUE / CI DIEDERO L’ITALIA UNA E LIBERA / I COMBATTENTI DI PATTI / CONSACRANO NEL MARMO / LA GLORIA DEGLI EROI / LA BELLEZZA DE LA VITTORIA / LA GRANDEZZA DE LA PATRIA / PATTI 4 NOVEMBRE 1921.

Base della parte architettonica sono incisi i nomi di 104 caduti, disposti nel modo seguente:
sulla facciata del basamento frontale, al centro
CAP. ZUCCARELLO FILIPPO M.DORO
[...] CAVALLARI NUNZIO
[...] MINUTOLI GIORGIO M.A.
TEN. [...] Vincenzo
" LEONARDI SALVATORE
" [...] FRANCESCO
" [...] FRANCESCO MAB
" [...] PASQUALE MA
S.TEN. LITRICO ANTONINO MA
" ROSA CESARE MB
" SCIACCA ENRICO
SERG. MAG. LA ROSA NATALE
SERG. MAZZOLA FRANCESCO
CAP. BATTIATO SALVATORE
" FIOCCO ATTILIO
" GIUSTO GIUSEPPE
CAP.LE JACOPO FILIPPO
" NACHERA FRANCESCO
" RISTUCCIA GIOVANNI
SOLD. AIELLO ANTONINO
" AIELLO SALVATORE
" ALESSANDRO ANTONINO
" ALESSANDRO FRANCESCO
Facciata del basamento laterale sinistro, al centro:
SOLD.MINISSALE FILIPPO di Luigi
" MINISSALE GIUSEPPE di Filippo
" MOROSO GAETANO di Salvatore
" MOROSO NUNZIO di Antonio
" NATOLI ANTONINO di Francesco
" NATOLI SEBASTIANO di Giuseppe
" NATOLI VINCENZO
" NIOSI DOMENICO di Girolamo
" NIOSI FILIPPO di Domenico
SOLD.NIOSI GIUSEPPE di Domenico
" NIOSI TINDARO di [...]
" ORLANDO RAFFAELE di Antonio
" PANISSIDI ANTONINO di Giovanni
" PANISSIDI CARMELO di Vincenzo
" PROCOPIO NICOLO’ di [...]
" PULIAFITO ANTONINO di Santo
" RACCAMPO NICOLO' di Gaetano
" ALESSANDRO SEBASTIANO di G.ppe
SOLD. RACCUIA PIETRO di Giuseppe
" RUVOLO GIOVANNI di Francesco
" SCARDINO’ CARMELO di Giuseppe
" SEGRETO CARMELO di Giuseppe
" SERRAINO SALVATORE di Carmelo
" SIDOTI SANTO di Sebastiano
" TRAMONTANA FILIPPO [...]
" TRAVIA VINCENZO [...]
" ZANGHI PAOLO di Pietro

Facciata del basamento laterale destro, al centro:
SOLD. ALIQUO’ ANTONINO di Francesco
" ARICO’ FRANCESCO di Gaetano
" BALLATO NICOLO’ di Antonino
" BARBERA TINDARO di Antonino
" BONFIGLIO TINDARO di Antonino
" BONFIGLIO CALOGERO di Teodoro
" BUZZANCA CALOGERO di Matteo
" CADILE FELICE […]
" DI STEFANO TINDARO di Luigi
SOLD. CALCAGNO IGNAZIO
" CALECA SALVATORE [...]
" CALI’ GIUSEPPE di Francesco
" CALLIA DI DIO GIOVANNI di Gae.no
" CAMPISI NUNZIO di Vincenzo
" CAPUANO SANTO di Santo
" CERAOLO ANTONINO di Salvatore
" CERAOLO FILIPPO di Matteo
" CESARE SALVATORE di Giovanni
SOLD. CICERO SALVATORE di Angelo
" CICERO SALVATORE
" [...] VINCENZO [...]
" CRIFO’ GIUSEPPE [...]
" D’AMICO CARMELO di Giuseppe
" D’APRILE PASQUALE di Giovanni
" DE LUCA ANTONINO di Giuseppe
" DI SANTO GIOVANNI di Francesco
" FARANDA CARMELO di Giuseppe
" FERLAZZO ANTONINO [...]
Facciata del basamento retrostante quello frontale, al centro:
SOLD. FIORE ANTONINO
" FLORES GAETANO
" FLORIO CARMELO
" FLORULLI [...]
" FOGLIANI [...]
" GATANI ANTONI [...]
" GIGANTE COSIMO
" GIUTTARI PIETRO
COLONNA CENTRALE
[...]
SOLD. LOPRESTI MICHELANGELO
" LO RICCO GIOVANNI di Francesco
" MAGISTRO ANGELO fu Pasquale
" MAGISTRO ROSARIO fu Pasquale
" MANIACI SALVATORE di Giuseppe
" MARINO AMEDEO fu Giovanni
" MARINO CARMELO di Matteo
" MILONE ANTONINO di Tindaro
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
BIBLIOGRAFIA:
L.GIACOBBE, MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA, DI NICOLO' EDIZIONI, 2016
Sitografia:
https://www.patti24.it/patti-intervento-pulizia-in-piazza-marconi-area-circostante-monumento-ai-caduti/
www.dimenticatidistato.it
https://www.cittadipatti.it/index.php/personaggi-pattesi/154-capitano-filippo-zuccarello

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