Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Mazzini
- CAP:
- 22030
- Latitudine:
- 45.813545099169
- Longitudine:
- 9.2794388544228
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Giardino in riva al lago.
- Data di collocazione:
- Giugno 1921
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Il monumento, alto poco più di quattro metri, è composto da un basamento in pietra, su cui si erge un cippo rivestito da lastre di granito e decorato sui quattro lati da lastre bronzee che commemorano i Caduti della cittadina di Pusiano nella prima guerra mondiale. Le lastre riportano le dediche della città ai suoi caduti, che sono elencati in numero di 20. Sopra il cippo, separato da un rilievo a fascia d'alloro in bronzo, si erge la statua in marmo bianco. La statua, alta circa due metri, rappresenta una allegoria della Vittoria: una figura femminile con tunica di foggia antica che regge l'asta di una bandiera (non presente).
Una lastra in granito rosso è stata aggiunta successivamente sul lato frontale della base per commemorare i Caduti Pusianesi della seconda guerra mondiale. La lastra riporta i nomi di otto Caduti.
Nel piccolo parco creato intorno al monumento sono anche presenti quattro proiettili da cannone.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Pusiano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Nel 1915, giovani di tutta Italia furono arruolati ed inviati al fronte per combattere le truppe nemiche dell'Impero Austro-Ungarico.
Alla fine della guerra, le cifre ufficiali parlano di 650.000 morti italiani, anche se alcune fonti ne stimano molti di più, compresi i decessi per cause belliche che si succedettero per anni dopo la fine del conflitto.
Poco dopo la conclusione del conflitto (Armistizio di Compiegne, sottoscritto l'11 novembre 1918 tra l'Impero tedesco e le forze alleate), i monumenti ai caduti si moltiplicano a ritmo serrato, andando ad occupare le piazze, le mura e i cimiteri di quasi ogni paese d’Italia e trovando immediatamente un appoggio molto forte nel partito fascista che, salendo al potere,, glorificò ulteriormente l'eroicità degli italiani che avevano vinto la guerra, la "Grande Guerra": ogni soldato, anche del grado più basso, venne giudicato degno di essere ricordato.
In una circolare del 1922 voluta da Dario Lupi, allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, si stabilì che in ogni città e paese d’Italia gli alunni dovevano piantare un albero per ogni caduto della Grande Guerra, creando Pachi della Rimembranza ed assumendosi la responsabilità e l’onere della cura dello stesso (Regio Decreto 9 dicembre 1923 n.2747). L’obiettivo era quello di alimentare nei giovani l’amore per la Patria e la deferenza nei riguardi di quelli che erano morti per la Sua difesa.
Contenuti
- Iscrizioni:
- Lapide lato frontale:
PER LA PATRIA
CADUTI
PER L'EROISMO
CONSACRATI
PUSIANO GIUGNO MCMXXI
Lapide lato sinistro:
BARTESAGHI ENNIO
BARUFFINI GIUSEPPE
FRIGERIO CARLO
PINA ANGELO
PINA PIETRO
VALSECCHI LUIGI
PIANTANIDA ZAMIRO
VALSECCHI ANGELO
ARRIGONI ANASTASIO
SALA LUIGI
Lapide lato posteriore:
NESSUN MARMO
E
NESSUN BRONZO
BASTANO
A
CONSACRARE
IL VOSTRO EROISMO,
O
CADUTI,
POICHÉ' LA VOSTRA
GRANDEZZA E' INFINITA
Lapide lato destro:
ORSENIGO NINO
COLOMBO FERMO
PARIETTI GIUSEPPE
CANALI CARLO
BARTESAGHI GIOVANNI
FRIGERIO GUIDO
BARTESAGHI AURELIO
CANALI ANGELO
GALLI LUIGI
VALSECCHI ANGELO
Lapide base, lato frontale:
NEGRI CARLO
NEGRI CAMILLO
RODA CARLO
COLOMBO CARLO
PINA BONO
MAMBRETTI LEOPOLDO
ZOPPI FRANCO
SALA FRANCESCO
- Simboli:
- Sulla lapide del cippo, lato anteriore, sulla scritta campeggia una grande stella a cinque punte all'interno di una corona di alloro. Questa stella è l'emblema della terra italiana, che si copre di gloria. La dama con la tunica rappresenta la vittoria che porta la bandiera italiana (solo un pezzo dell'asta è visibile, ma il contesto indica che si sta celebrando la vittoria italiana nell'ambito della Grande Guerra).