5863 - Monumento ai partigiani quartiere Fossitermi – La Spezia

Monumento a ricordo di sei partigiani spezzini uccisi dalle brigate nere. L’opera, a base circolare, poggia su un basamento in pietra chiara. Una parte semicircolare rialzata riporta i nominativi delle vittime ed il ricordo della cittadinanza a caratteri in bronzo a rilievo. Il monumento e’ stato fortemente voluto dai cittadini e soprattutto  e’ stato realizzato con il finanziamento e l’interesse del compagno di lotta Cav. Angelo Andreetti, ricordato nel basamento. L’opera è attribuita all’architetto Lebedev.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Quartiere Fossitermi
Indirizzo:
Via Fiume
CAP:
19122
Latitudine:
44.113958960015474
Longitudine:
9.809704720973969

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato strada, area verde dedicata
Data di collocazione:
1985
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Basamento in pietra, struttura principale in marmo nero, caratteri epigrafi in bronzo a rilievo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune della Spezia
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la Resistenza la sede della caserma migliarinese delle Brigate Nere chiamata "Flage" era all’inizio della strada per Montepertico, dove ora sorge un edificio per le scuole superiori. Era un silurificio.
Alla fine dell’ottobre del 1944 la Resistenza programmò una serie di azioni di risposta alle violenze fasciste. Un gruppo di patrioti della brigata “Vanni” (Melchiorre Vanni, nato a Greve in Chianti, aderì dalla fondazione al Partito comunista e fu dirigente della Federazione genovese; combattente nella guerra di Spagna contro il dittatore Francisco Franco, morì nel 1938 a seguito delle ferite riportate) attaccò la caserma delle Brigate Nere fasciste di Porta Castellazzo, uccidendo un milite e ferendone altri, senza subire perdite.
Il 29 ottobre gli uomini della “Vanni” assaltarono la caserma della Flage. La caserma era costantemente vigilata da sentinelle appostate sul tetto, dove c’erano una mitragliatrice e una batteria di riflettori. Dopo una raffica alle luci i partigiani irruppero nel locale mensa e si ritirarono senza perdite: furono uccisi quattro brigatisti neri, altri furono feriti. L’assalto era stato guidato dal comandante “Primula rossa”, il maestro Eugenio Lenzi.
Il 1° novembre scattò la rappresaglia fascista: furono uccisi dieci partigiani, o ostaggi prelevati dalle carceri o giovani delle Sap (Squadre di azione patriottica) operanti in città. Cinque a Fossitermi, cinque alla Flage. Le due lapidi contengono sovrapposizioni, i nomi sono 12; in realtà i caduti furono 10: Marcello Ruggia, Alceste Alessandrini, Davide Battolla, Leo Maruffetti, Guido Brambati, Bruno Franceschini, Giacomo Bernardini, Silvio Chiocconi, Silvio Raffi, Torquato Venturini. I fascisti lasciarono i corpi sul terreno per alcuni giorni, perché tutti capissero.

Contenuti

Iscrizioni:
A IMPERITURA MEMORIA DI

ALESSANDRINI ALCESTE
BERNARDINI GIACOMO
BRAMBATI GUIDO
CHIOCCONI SILVIO
RAFFI SILVIO
VENTURINI TORQUATO

VILMENTE TRUCIDATI DALLE BRIGATE NERE
1-11-1944
I COMPAGNI DI LOTTA DEDICANO

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AFFIDA AL POPOLO LA CONSERVAZIONE ED IL RISPETTO DEL LUOGO





Nel basamento:

QUESTO MONUMENTO E' STATO COSTRUITO A CURA E SPESE
DEL CAV. ANGELO ANDREETTI
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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