Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada Provinciale 62
- CAP:
- 28804
- Latitudine:
- 45.9562652
- Longitudine:
- 8.518569100000036
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sul ciglio della strada, in una piccola area verde
- Data di collocazione:
- 1974
- Materiali (Generico):
- Ottone, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Struttura in pietra con lastra in ottone
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di San Bernardino verbano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La Val Grande, come tutte le valli Ossolane, è stata protagonista di una delle pagine più nere della guerra di liberazione, a causa della feroce repressione che i valligiani subirono per l’aiuto dato ai partigiani che difendevano la Repubblica dell’Ossola, durata solo poche settimane. Per documentare e rappresentare i luoghi della Resistenza in Val Grande, l’Ente Parco Nazionale che gestisce l’area selvaggia più vasta d’Italia e l’Associazione Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce hanno realizzato una carta storico-escursionistica. Una vera e propria “mappa della memoria”, a supporto dell’ attività di studio e conoscenza storica del territorio e della sua fruizione escursionistica. Su queste montagne è stata scritta una pagina importante della Resistenza italiana. Nel giugno del 1944 la Val Grande e la Val Pogallo furono teatro di un tragico rastrellamento e di aspri scontri tra le formazioni partigiane e le truppe nazifasciste. Stragi tristemente passate alla storia come l’eccidio di Fondotoce, quello di Baveno o quello di Trarego; migliaia tra partigiani e civili che li avevano aiutati furono catturati tra la Val Grande e la Val Cannobina. Il rastrellamento si svolse tra l’11 e il 30 giugno 1944. I tedeschi e i fascisti che attaccarono erano quattro-cinque mila, bene armati ed equipaggiati; i partigiani che si difesero erano dieci volte di meno, male armati, peggio equipaggiati e privi di viveri. Per le formazioni partigiane e per la popolazione civile furono venti terribili giorni di spietata caccia all’uomo, fucilazioni, incendi e saccheggi.
In tutto le vittime, tra partigiani, civili ed Ebrei (qui avvenne il primo rastrellamento di Ebrei, 54 persone, che furono fucilate sulle sponde del Lago Maggiore), furono quasi 1300: i loro nomi sono ricordati sul muro del Parco della Memoria e della Pace, sorto a Fondotoce tra il 1962 e il 1964, inaugurato alla presenza di Sandro Pertini.
Contenuti
- Iscrizioni:
- 1943-1945 Per ricordare tutti i partigiani che transitarono lungo questa strada per raggiungere la Val Grande e quelli che caddero su questi monti, per i meriti acquisiti dai partigiani locali, premurosi di fattivo aiuto nei difficili momenti della Resistenza per la lotta di liberazione.
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita