Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazzale della Pace
- CAP:
- 43121
- Latitudine:
- 44.80393100000001
- Longitudine:
- 10.327497999999991
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Area verde
- Data di collocazione:
- 30/06/1956
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Laterizio, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Muro in laterizio
Pietra di Sarnico basamento del Partigiano
Sculture in bronzo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Parma
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il Monumento al partigiano è opera dello scultore Marino Mazzacurati e dell'architetto Guglielmo Lusignoli.
La proposta per la costruzione a Parma di un monumento dedicato alla lotta contro il nazifascismo fu avanzata dalle associazioni partigiane nell’aprile 1951. Il comitato promotore era presieduto da Piero Campanini (ultimo presidente del CLN provinciale), e vi aderirono le massime autorità della Repubblica: il capo dello stato Luigi Einaudi, il presidente del Senato Enrico De Nicola, il presidente della Camera Giovanni Gronchi e il presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi.
Tra gli animatori del progetto vi erano il sindaco di Parma Giacomo Ferrari (ex partigiano con il nome di battaglia “Arta”, comandante unico delle formazioni partigiane parmensi) e il presidente dell’amministrazione provinciale Primo Savani, anch’egli ex partigiano e dirigente della lotta di liberazione.
Per finanziare l'opera venne indetta una sottoscrizione popolare tra la cittadinanza e i comuni della provincia. Il luogo per la costruzione del monumento fu individuato fin dall'inizio nell'area antistante il palazzo della Pilotta (allora piazza Marconi), dove prima sorgeva una statua al re Vittorio Emanuele II (distrutta nella notte del 5 luglio 1946 con una carica di tritolo). Venne indetto un concorso per la realizzazione dell'opera, e in luglio del 1954 una giuria composta da intellettuali, artisti e amministratori pubblici scelse all'unanimità il progetto di Mazzacurati e Lusignoli.
Il monumento fu inaugurato il 30 giugno 1956 con una grande cerimonia alla quale parteciparono il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ed altre autorità dello stato, le istituzioni comunali e provinciali, reparti delle forze armate schierati, i gonfaloni dei comuni decorati per la Resistenza e decine di migliaia di persone.
Nel 1966 l'opera vinse il premio nazionale di scultura dell'Accademia di San Luca. Nel 1961 è stata vittima di un attentato e la statua del partigiano a terra, restaurata, è stata deposta nel locale cimitero della Villetta, al suo posto è stata messa una copia
Contenuti
- Iscrizioni:
- Coi prodi
nella stessa pietra
abita ora la gloria
- Simboli:
- Non sono presenti simboli ma le statue dei due partigiani
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita