4916 - Cippo alla memoria di Maria Penna Caraviello e Mary Cox – Serpiolle

Cippo composto da un blocco di pietra, ornato nella parte anteriore da una scultura in bronzo raffigurante la testa di un cavallo. Sotto questa vi è una lastra di rame su cui è incisa l’iscrizione. La stele poggia su una base di pietra; gradini in pietra permettono l’accesso al monumento.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Serpiolle
Indirizzo:
Via di Capornia, al bivio con Via di Terzollina
CAP:
50139
Latitudine:
43.8190625
Longitudine:
11.2555625

Informazioni

Luogo di collocazione:
Area verde recintata, al limitare del bosco, nel punto in cui la Via di Capornia incrocia la Via di Terzollina e passa sopra al torrente Terzolle.
Data di collocazione:
21/06/1986
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Stele in Pietra. Testa di cavallo in Bronzo. Lastra commemorativa in rame.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Firenze
Notizie e contestualizzazione storica:
All’alba del 21 Giugno 1944 in località Terzollina, nei pressi di Serpiolle, due donne vengono uccise dai nazifascisti.
Si chiamavano Mary Cox e Maria Penna Caraviello e appartenevano entrambe alla Resistenza.
Mary Cox era nata a Firenze nel 1893 da genitori scozzesi. Rimasta orfana, viene affidata ad una famiglia che risiede nei pressi di Santa Maria Novella, in seguito continuerà a vivere a Firenze, dando lezioni private di inglese agli studenti: da tutti è conosciuta come “la professoressa”. Collabora attivamente con il CLN; il suo appartamento, all’ultimo piano di un’antica torre in Via de’ Tavolini, vicino a Piazza della Signoria, diventa sede di riunioni segrete e rifugio per prigionieri inglesi sfuggiti ai tedeschi.
Maria Penna, nata a Benevento nel 1905, nel ’30 sposa Rocco Caraviello, suo coetaneo, antifascista attivo già dal 1922. Rocco milita all’interno del Partito Comunista d’Italia, di cui diventerà responsabile per la Campania; nel ’28 viene incarcerato con l’accusa di “pericoloso sovversivo”. Nel ’35 Maria e Rocco con i loro due bambini (ne nasceranno poi altri due) abbandonano Benevento, diventatata per loro troppo pericolosa, e si trasferiscono a Firenze, dove aprono un’attività di parrucchiere. Questa, oltre che fonte di sostentamento per la famiglia, sarà anche copertura per il lavoro politico, che Rocco continua a portare avanti insieme alla moglie.
A Firenze nella primavera del ’44 l’attività del CTLN si fa ancora più intensa che nei mesi precedenti; aumentano di pari passo le rappresaglie dei fascisti, mentre la città è colpita dai bombardamenti aerei.
La sera del 19 giugno ’44, nell’appartamento di Maria Cox si tiene una riunione per organizzare la liberazione di alcuni patrioti dall’ospedale militare di Firenze. Vi partecipano anche il sottotenete Vincenzo Vannini, che opera nel suddetto ospedale, e il gappista Rocco Caraviello. Al termine dell’incontro i fascisti della banda di Mario Carità irrompono nell’appartamento, arrestano tutti i presenti, mentre Rocco Caraviello viene ucciso con un colpo alla nuca in una viuzza vicina (Chiasso del Buco). Gli altri vengono portati all’hotel Savoia e da lì a “Villa Triste”, il palazzo sede delle SS e dei fascisti della “banda Carità”, dove vengono picchiati e torturati.
Nel frattempo i fascisti vanno a casa di Maria Caraviello, mettono a soqquadro l’appartamento alla ricerca di materiale compromettente e infine, sotto gli occhi dei quattro figli, malmenano e portano via la madre e Bartolomeo Caraviello, cugino di Rocco. Anche loro subiranno interrogatori e torture a Villa Triste.
All’alba del 21 giugno Mary Cox, Maria Penna e Vincenzo Vannini vengono caricati su una macchina e portati in località Terzollina, vicino a Careggi. Il Vannini si dà alla fuga e, benché ferito al fianco da colpi di arma da fuoco, riesce a fuggire; verrà poi soccorso da contadini e dal parroco della chiesa vicina. I fascisti a quel punto scatenano la loro rabbia sulle due prigioniere rimaste, uccidendole e infierendo poi sui loro corpi. Poche ore dopo alcune ragazze, andando al lavoro, scopriranno i cadaveri delle due donne, ridotti in condizioni penose.
Gli altri arrestati, Bartolomeo Caraviello, Franco Martelli, Edgardo Savoli, verranno trucidati lo stesso giorno al Campo di Marte.
A Maria Penna, l’8 febbraio 1950, la Commissione Regionale Toscana ha riconosciuto la qualifica di Partigiano della Divisione Potente.

(Notizie tratte dalll’accurata ricerca storica di Maurizio Gerace dal titolo “Mary e Maria, due donne della Resistenza” data alle stampe nel 2007 dal Comune di Firenze e dal Consiglio del Quartiere 5.
Cfr. anche i siti:
http://www.anpi.it/donne-e-uomini/maria-penna-caraviello
http://www.anpi.it/donne-e-uomini/mary-rose-evelyn-cox/

Contenuti

Iscrizioni:
IN MEMORIA DI
MARIA PENNA CARAVIELLO
E
MARY COX
- IL CONSIGLIO DI QUARTIERE 9
- LA SMS DI SERPIOLLE
- IL POPOLO DI SERPIOLLE
21. 6. 1986
Simboli:
La testa di cavallo in bronzo raffigura Pegaso, il mitico cavallo alato simbolo della libertà.

Altro

Osservazioni personali:
Proveniendo da Firenze - da Careggi - e andando in direzione di Pian di San Bartolo, il cancello d’ingresso all'area verde in cui vi è il monumento si trova sulla destra.

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