2510 - Monumento Caduti Fara Novarese

Monumento a ricordo dei Caduti nelle due guerre mondiali di Fara Novarese che si erge in piazza della Stazione.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Fara Novarese
Indirizzo:
Piazza della Stazione
CAP:
28073
Latitudine:
45.550875
Longitudine:
8.458226999999965

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
1932
Materiali (Generico):
Bronzo, Pietra, Altro
Materiali (Dettaglio):
Granito
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Fara Novarese
Notizie e contestualizzazione storica:
Nella sua prima collocazione il monumento, dedicato ai caduti della Grande Guerra ed inaugurato il 17 agosto del 1924, si trovara in piazza della Libertà. Era formato da una sola colonna commemorativa. In precedenza sul fusto era presente una scritta in lettere di bronzo: Fara ai suoi caduti, a cui era stato aggiunto, probabilmente dopo la seconda guerra mondiale, di tutte le guerre: attualmente le due epigrafi sono state staccate e sostituite con una placchetta bronzea che riporta la sola scritta Fara ai suoi caduti a sgraffio corsivo.
Inoltre dall'estremità della colonna fino a poco tempo fa usciva l'ascia di bronzo a mo' di fascio littorio. Attualmente è stata rimossa.

FONTE DATI: http://bit.ly/TNfe86

Contenuti

Iscrizioni:
(nella colonna)
Fara ai suoi caduti
(nella lapide in bronzo)
4 NOVEMBRE 1918
COMANDO SUPREMO
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Diaz
Simboli:
Due ali di granito a ricciolo decorate con festoni in bassorilievo

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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